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Puglia, Emiliano lavora alla nuova giunta. Ora la conta in Consiglio
La partita sulla scacchiera regionale pugliese assume risvolti tattici per addetti ai lavori. Emiliano lavora alla nuova giunta, Decaro proiettato in Europa.
La partita sulla scacchiera regionale pugliese assume risvolti tattici per addetti ai lavori. L’esigenza per Michele Emiliano di rimodulare gli equilibri e le alleanze, a seguito delle vicende giudiziarie che hanno travolto il contesto politico locale e dopo le insistenti richieste da parte dei leader sia del PD che del M5S, ha spinto il centrodestra a tentare di approfittare delle difficoltà evidenti nella maggioranza e a decidere di presentare una mozione di sfiducia, che sarà discussa nella prossima seduta del Consiglio Regionale fissata il 7 maggio ed eventualmente votata con appello nominale.
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Il tentativo di “togliere tempo” alla tessitura di una nuova trama governativa del presidente Emiliano è stato neutralizzato dal rinvio della convocazione del Consiglio Regionale del 23 aprile e c’è da prevedere - memori delle tradizionali e trasversali strategie politiche viste in passato - che la prossima seduta si materializzerà con il ritrovato numero di consensi utile a sostenere la maggioranza. Anche perché all’orizzonte si prospetta un periodo di campagna elettorale a più livelli: municipali, comunali ed europee.
In pratica, non c’è bisogno di grande acume politico nell’immaginare che Michele Emiliano si ripresenterà alla prova dell’aula, avendo i numeri certi per la nuova squadra di governo regionale, che dovrebbe essere rinnovata in larga parte, dopo il ritiro dei propri rappresentanti da parte del M5S, le dimissioni assessorili già registrate, nonché l’esaurimento dell’azione amministrativa di chi non ha forze politiche a sostegno.
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Certo, i malumori interni alla maggioranza sono fisiologici - specialmente a fine legislatura e soprattutto alla luce dell'impossibilità, a seguito delle vicende giudiziarie, di pensare a un rimpasto per soddisfare legittime ambizioni personali (c'è bisogno di rappresentanze spendibili) - ma i pentastellati, che fino alle elezioni proveranno ad avere la maglietta immacolata, dovrebbero comunque garantire il sostegno (anche a seguito del riscontro delle richieste di legalità avanzate).
Anche se, con la presentazione della mozione di sfiducia, il centrodestra nello svolgere la sua incisiva azione di opposizione, cerca di rendere più difficile il lavoro del Presidente, offrendo ai malumori e alle fronde nella stessa maggioranza l’occasione per ravvivare ambizioni e pretese anche in vista del ritorno alle urne per il governo della Regione (sia esso a scadenza naturale oppure, come si spera dai banchi avversari, in un anticipo a tardo autunno).
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Nel frattempo, Antonio Decaro lancia la sua campagna elettorale dichiarando di voler portare Bari a Bruxelles, con una nota diffusa sui social, accompagnata da una foto che lo vede proiettato nel futuro rappresentato da un nutrito gruppo di bambini:
Care baresi, cari baresi.
Abbiamo trascorso insieme dieci anni indimenticabili. Faticosi, certo. Perché non è facile guidare questa comunità, rappresentare una intera città, la città in cui si è nati.
Eppure il vostro affetto ha trasformato questa fatica in uno straordinario dono.
Essere il sindaco di Bari, il vostro sindaco, è stato per me un privilegio. E di questo non finirò mai di ringraziarvi. Continuerò a farlo, il sindaco, con disciplina e onore, fino al 9 giugno. Con in testa sempre lo stesso obiettivo: lavorare perché Bari sia all’altezza delle grandi città europee.
L’Europa, sì. È lì che oggi si decide il destino dei nostri territori. È lì che Bari, con le sue mille voci, i suoi sacrifici, i suoi progetti, ha bisogno di farsi sentire. Perché rappresenta il sud che non si arrende, che vuole decidere come e dove investire le risorse che gli spettano di diritto. Un sud che ha faticato duramente per raggiungere i suoi traguardi e che nessuno può fermare.
Qualcuno mi chiede: “Perché te ne vai?”. Io non vado da nessuna parte.
Io resto qui, oggi, più che mai.
Perché l’Europa oggi è Bari, è Napoli, è Campobasso, è Potenza, è L'Aquila è Catanzaro ma è anche Collepasso, Olevano sul Tusciano, Riccia, Grassano, Lettomanoppello, Rocca Imperiale.
Le nostre città, i nostri piccoli comuni, le nostre spiagge, le nostre campagne, il nostro mare, i nostri asili nido, i nostri diritti, le nostre libertà si costruiscono, si sviluppano e si difendono in Europa.
Tra qualche settimana non sarò più il vostro sindaco. Ma questa città, questa terra, non la abbandonerò mai. E comunque sono tranquillo. La sto lasciando alle persone giuste: voi, che amate questa città come la amo io.
Sarete voi i primi cittadini di Bari.
E se vorrete, sarete con me anche i primi cittadini d’Europa.
(gelormini@gmail.com)
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Pubblicato sul tema: Puglia, Centrodestra presenterà mozione di sfiducia al presidente Emiliano
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