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DiRò, evoluzioni d’arte in vetrina
Ascolto e mostra nella ‘GalleryA’

di Antonio V. Gelormini

Le parole in rame di Vincenzo Di Cillo e Patrizia Rossini esposte in vetrina nella GalleryA - Bari, dove le barriere per il Covid-19 si fanno trasparenti.

Le parole in rame di Vincenzo Di Cillo e Patrizia Rossini esposte in vetrina nella GalleryA - Bari, dove le barriere si fanno trasparenti, per tener vivo l’interesse artistico al tempo del Coronavirus.

Ascoltare un quadro, farsi rapire dalla narrazione di una scultura, danzare al ritmo dei versi per perdersi tra le tessere di un mosaico di tele o i riflessi ramati di moderne composizioni attraversate da una sorta di palingenesi artistica, che rivive ad ogni cambiamento di luce, temperatura e contesto ambientale.

In altre parole, dar corpo all’ambizione michelangiolesca che con la martellata sul ginocchio del Mosè implorava la statua affinché desse ‘cenno di vita’ e proferisse ‘parola’. Declinare l’espressività e la percezione artistica attraverso l’utilizzo di tutti i sensi, compreso il gusto: il cui richiamo può facilmente essere vivacizzato dall’intendità degli stimoli olfattivi.

Le opere di DiRò-artists in pair, rappresentano momenti di vita, considerazioni consapevoli mature, ma al tempo stesso ‘giovanili’ nella loro leggerezza. Riflessioni a due teste e quattro mani, in un gioco di sponda binario, che si ‘materializzano’ attraverso opere realizzate in rame: trattato con agenti naturali e/o chimici.

DiRò logo

Una materia in evoluzione, il rame, proprio come la vita: animata e generatrice di continue trasformazioni. Un elemento poco nobile, ma molto famigliare; una materia alchemica, calda e adattabile, che ben si presta alle rappresentazioni su tela o alle applicazioni tridimensionali.

Una materia che si evolve nel tempo, ma anche nello spazio, che prende e dà riverberi cangianti in base alla luce, all’esposizione, all’angolazione da cui si guarda.

Ma le opere di DiRò, non sono solo materia, sono anche parole, concetti, riflessioni; ma anche voce, carezze, suono avvolgente e fremiti emotivi. Ogni lavoro ha una rappresentazione materica, un lettering che ne racconta il concetto intrinseco, ma ha anche una voce che lo anima. Anche per questo, ogni opera è corredata di un ‘qrcode’, inquadrando il quale è possibile ascoltare il testo di ogni quadro.

Costretti dalla pandemia ad evitare assembramenti e ogni forma di contatto fisico - soprattutto nei locali chiusi - la proposta di Vincenzo De Cillo e Patrizia Rossini inverte il senso di marcia e parcheggiandosi nelle grandi vetrine di GalleryA - il negozio di abbigliamento e accessori donna, di Aurelia Annoscia (in via Saverio Abbrescia 83a - angolo con via Imbriani, qrt. Madonnella) - non mette le opere in mostra, ma espone i lavori ‘a distanza breve’, rendendoli ammirabili 24 ore su 24.

Dirò Esplosione

L’esposizione resterà allestita fino al 6 gennaio 2021 e gli artisti accoglieranno personalmente i visitatori ogni martedì dalle ore 17,30.

 (gelormini@gmail.com)