PugliaItalia
Discarica di Grottelline
Emiliano blocca Santorsola
Una nota dalla Regione segnala che: "Il Presidente della regione Puglia Michele Emiliano prende atto con sorpresa e disappunto che la struttura tecnica dell'assessorato all'Ambiente ha provveduto a rimettere alla Presidenza del Consiglio la questione relativa alla conclusione della nuova conferenza dei servizi, relativa alla discarica di Grottelline. E questo nonostante il governo regionale avesse espresso chiaramente l'intenzione di procedere ad un ulteriore approfondimento della questione in sede tecnico/politica".
"Nonostante la remissione - prosege la nota - il presidente ha chiesto all'assessore all'Ambiente di convocare con la massima urgenza un tavolo tecnico, con la presenza di tutti i soggetti istituzionali coinvolti nel l'iter autorizzativo per definire un percorso condiviso, che tenga conto delle legittime aspettative delle popolazioni coinvolte e che porti o alla delocalizzazione della discarica ovvero alla sua cancellazione dalla mappa delle discariche regionali".
Il presidente Emiliano ha inoltre dato incarico all'assessore Santorsola di comunicare al governo nazionale l'intenzione del governo regionale rispetto alla discarica di Grottelline, e conseguentemente di soprassedere all'assunzione di qualsivoglia decisione in merito alla conclusione dell'iter autorizzativo delle opere idrauliche accessorie oggetto della conferenza dei servizi oggetto di remissione.
Infine il Presidente ha dato mandato all'assessore di porre in essere ogni atto necessario alla revoca in autotutela del provvedimento di remissione.
A sparare ad alzo zero sulla presidenza della Regione Puglia ci avevano pensato dal M5S, con altra nota alquanto avvelenata col commento del consigliere pentastellato Mario Conca: “L'Arcangelo Michele, capace di buttare giù Punta Perotti da sindaco, ha scelto di far inviare da presidente della Regione tutti i documenti di Grottelline a Roma, lavandosene le mani. A nulla sono valsi i consigli monotematici dei sindaci di Poggiorsini e Spinazzola, inutili sono stati i nostri tentativi di farli desistere da questa sciagurata eventualità e insufficienti sono state considerate le motivazioni addotte dagli esperti sulla inconciliabilità di una discarica con un sito che dovrebbe invece essere tutelato dall'UNESCO.”.
La nota poi proseguiva: “La sorte del territorio murgiano ora la deciderà Renzi con il consiglio dei ministri. Una inattesa e tanto auspicata manna dal cielo per la Marcegaglia (COGEAM), che certamente potrà contare su conoscenze e amicizie capitoline per dirimere l'impasse che ha bloccato per dieci anni il loro business.”
"Ai sensi dell'Articolo Quater comma 3 della legge del 7 agosto 1990, nr. 241, hanno infatti - secondo il consigliere pentastellato - deciso di non decidere per coprire, evidentemente, una serie di pastrocchi che hanno caratterizzato l'iter del progetto di discarica”. Conca, di origine gravinese, definisce poi l'atteggiamento dell'amministrazione regionale “paradossale”, in quanto "se da una parte lamenta l'invadenza del governo nazionale nei casi de “La buona scuola” o delle trivelle, dall'altra, invece, procede alla remissione abdicando a se stessa".
L'affondo, che ha provocato la reazione del governatore, puntava il dito direttamente sulle contraddizioni dell'Amm.ne regionale, chiedendo: “Presidente Emiliano dove sono finiti gli annunci con cui dichiarava che quella discarica non si doveva più fare? Questa è la sua coerenza, ne prendo atto. Ora capisco perché l'Assessore Santorsola, più volte, si è stizzito allorquando ho osato chiedergli conto della stato dell'arte. A questo punto non mi rimane che dirvi che noi non ci arrenderemo e continueremo a richiamarvi alle vostre responsabilità, nella speranza che cito testualmente Se l'intesa non è raggiunta nel termine di ulteriori trenta giorni, è indetta una seconda riunione dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con le medesime modalità della prima, per concordare interventi di mediazione, valutando anche le soluzioni progettuali alternative a quella originaria"- possa preservare l'identità di un territorio che non merita di essere stuprato”.
Medesimo registro "stimolante" nella dichiarazione a caldo dei consiglieri regionali del Gruppo dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo e Francesco Ventola: "Il presidente Emiliano vuole decidere al posto del premier Renzi le politiche energetiche (Tap, Trivelle, Ilva decarbonizzata etc. etc.), ma anche quelle sociali (Reddito di dignità), ma quando si tratta di prendere delle decisioni che spettano solo ed esclusivamente alla Regione Puglia le delega ad altri. A chi? Proprio a Renzi".
"La notizia che il Dipartimento di Ecologia della Regione Puglia ha inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri tutta la documentazione, i pareri, i dati tecnici relativi alla discarica ‘Grottelline’, conferma la delega al Governo centrale a decidere al posto della Regione Puglia".
"Una decisione assurda, quanto vergognosa - aggiungevano i due consiglieri CoR - specie se presa da un presidente della Regione che in campagna elettorale ha fatto a quel territorio precise promesse e prendendo, per altro come consigliere del sindaco di Poggiorsini, determinati impegni perché quella discarica non fosse autorizzata. Ora come un novello Ponzio Pilato si lava le mani e lascia che a decidere del destino del nostro territorio sia proprio Renzi”. "stimolante"
(gelormini@affaritaliani.it)