PugliaItalia
Discarica "Vergine" di Lizzano (Ta)
La chiusura dopo la bonifica
Commenti controversi sulle dichiarazioni di Gianfranco Grandaliano (Ager) sul futuro della discarica "Vergine" di Lizzano (Ta).
“L’obiettivo è discarica zero perché è l’impianto più impattante”. Parte da questa considerazione il Commissario dell’Agenzia regionale per i rifiuti (Ager), Gianfranco Grandagliano, intervenuto all’audizione in V Commissione presieduta da Mauro Vizzino.
L’incontro per ottenere aggiornamenti sulla situazione della discarica Vergine (Lizzano-Ta) era stato richiesta dal consigliere Francesco Ventola e condivisa da tutti i consiglieri dell’area tarantina (Pentassuglia, Borraccino, Perrini, Trevisi, Galante, Casili Franzoso Morgante), perché preoccupati dalle segnalazioni dei cittadini e da articoli di stampa circa le condizioni del sito.
“Sono state diffuse notizie non vere – ha detto il Commissario dell’Ager – è stato avviato un percorso di natura pubblica per bonificare e mettere in sicurezza la discarica in questione, con l’obiettivo della chiusura, un percorso condiviso con il Dipartimento regionale”. Per cui, la Regione - più in generale - non intende aprire nuovi siti, ma procedere alla bonifica e messa in sicurezza di quelli esistenti".
"Per quanto riguarda, invece, i rifiuti speciali - ha precisato Grandaliano - la Regione sta immaginando una norma con la quale si preveda una sorta di ristoro economico a quei Comuni che ospitano i rifiuti speciali (autorizzati dalla stessa Regione), oltre che il finanziamento di particolari progetti nell’ambito della raccolta differenziata".
"La Regione punta altresì - ha il Commissario Ager - ad una gestione ciclo dei rifiuti ambientalmente compatibile e con costi più contenuti, ma solo con una impiantistica pubblica sarà possibile raggiungere questo duplice obiettivo".
Soddisfazione per le parole del commissario Grandaliano è stata espressa da Francesca Franzoso, consigliere regionale di Forza italia: "La Regione prevede la bonifica e la messa in sicurezza con il riempimento della volumetria residua, per procedere poi alla definitiva chiusura del sito".
"Abbiamo appreso con piacere che la linea politica della Regione è quella delle discariche zero, anzichè quella bugiarda dei rifiuti zero. Registriamo dunque un cambio di passo sull’argomento", sottolinea Franzoso, "Finalmente la Regione ha compreso che la gestione del ciclo dei rifiuti è un vero e proprio processo industriale che necessita a valle di impianti moderni e tecnologicamente avanzati".
"Attendiamo di conoscere il cronoprogramma degli interventi - aggiunge la consigliera FI - per poter fornire una data certa che indichi la fine di questa brutta pagina di politica ambientale e rassicurare una volta per tutti i cittadini di Lizzano e dei comuni limitrofi”.
Tutt'altra tonalità nelle dichiarazioni di Francesco ventola (Noi con l'Italia): "Scoprire così del futuro della Discarica Vergine (in località del Comune di Lizzano) è paradossale per la politica tutta: la Regione Puglia, attraverso una società strumentare (Aseco?!? di proprietà dell’Acquedotto pugliese), ha deciso di sostituirsi al privato, di procedere a proprie spese alla bonifica, ma soprattutto al riempimento con materiale biostabilizzato (quindi di fatto la sta riaprendo) e una volta riempita di chiuderla. Nel frattempo ha avviato un procedimento amministrativo-giudiziario di “esecuzione in danno” che chiaramente porterà alla confisca del bene, visto che i privati sono falliti, che diventerà di proprietà della Regione. Ma per fare cosa? Quale progettualità c’è dietro tutto questo?"
"C’è voluto un servizio televisivo del Tgnorba che paventava l’acquisizione della discarica da parte della Regione Puglia - incalza Ventola - per poter finalmente avere un’audizione dove, per la verità, avremmo voluto che a relazionare ci fosse il presidente Emiliano, nonché titolare della delega all’Ambiente, e non un tecnico come il direttore dell’Ager, Gianfranco Grandaliano, che in modo puntuale quanto lapalissiano ci ha svelato che da circa 20 giorni (praticamente da quando c’è stato che stato lo scoop giornalistico) l’avvio di una procedura di esecuzione in danno per procedere alla bonifica, riempimento, chiusura della discarica".
"E quando pensava il presidente Emiliano di informare il Consiglio? Ma anche la sua stessa maggioranza - rincara Ventola - visto che l’audizione di oggi è stata richiesta da tutti i consiglieri regionali tarantini (di centrosinistra-centrodestra e M5S) che sono letteralmente caduti dal pero di fronte alle parole di Grandaliano? E quante altre situazioni analoghe vengono gestite in questo modo senza nessuna politica di programmazione, ma agendo a macchia di leopardo spinti da questa o quella emergenza???"
"Ricapitoliamo - precisa Francesco Ventola - più di quattro anni fa la Discarica Vergine, una delle più grandi della Puglia, viene sequestrata dai carabinieri su mandato della Procura di Taranto, per sospetto inquinamento – tanto meno dell’aria - che costringe le popolazioni a tenere chiuse le finestre nel periodo estivo, oltre che disturbi fisici come bruciore agli occhi, nausea etc. etc. Un anno fa, di fronte al silenzio più totale sul futuro, sui rischi di inquinamento abbiamo come partito presentato la richiesta di un’audizione per conoscere da Arpa e Asl se ci fossero problemi di inquinamento della falda, visto che i pozzi sentinella presentano in alcuni periodi dell’anno livelli anomali nei materiali rilevati. Misteriosamente questa audizione non ci viene concessa. Ma oggi molte cose sono chiare, ma alimentano anche tanti altri dubbi derivanti sicuramente da un presidente e una giunta regionale che pensano di governare in segreto, solo pochi devono sapere quello che accade davvero. Ma perché? A chi giova tutto questo?"
D'altro canto il consigliere regionale di Sinistra Italiana/Liberi E Uguali, Mino Borraccino, commenta: "A causa della precaria situazione ambientale in provincia di Taranto, siamo impegnati per evitare in tutti i modi di non aggiungere altri carichi inquinanti sul territorio. Per la discarica “Vergine” di Lizzano, così come per gli altri impianti di smaltimento dei rifiuti ci batteremo affinchè non venga concessa alcuna autorizzazione per riaprire o ampliare siti. Così come in questi giorni stiamo lavorando per inficiare il provvedimento della Provincia di Taranto che autorizza il sopralzo alla discarica di Grottaglie, o per scongiurare il raddoppio dell’inceneritore di Massafra, non ci arrenderemo e perseguiremo il nostro obiettivo fino in fondo".
"Anche nella assemblea della V Commissione ho ribadito il concetto che la provincia tarantina non può più sopportare altri carichi inquinanti - aggiunge Borraccino - anche in ossequio al Piano regionale dei rifiuti speciali che cita testualmente che nel territorio tarantino ed in quello brindisino, a causa dell’alto carico inquinante già preesistente, non possono esserci ulteriori incrementi".
"E’ giunto il momento di passare dalle parole ai fatti, diversamente la presenza della provincia di Taranto nella massima assise regionale rischia davvero di non contare nulla.I nostri, quello mio e dei colleghi tarantini, non possono essere sempre degli inutili appelli, mentre poi le decisioni vengono prese in solitudine dal presidente Emiliano. Questo modo di fare non va bene - ribadisce Borraccino - e occorre lavorare su una seria programmazione per la gestione dei rifiuti nella nostra provincia.
"Durante il corso dell’audizione del commissario dell’AGER sulla discarica “Vergine” di Lizzano / Fragagnano, richiesta anche da me, per comprendere l’approccio dell’esecutivo regionale sullo spinoso aspetto dell’inquinamento ambientale di quel sito, il dott. Grandaliano ha confermato l’interessamento della agenzia all’acquisizione della discarica per la bonifica del sito, contestualmente seguirà anche lo stoccaggio di rifiuti biostabilizzati inerti con bassi indici spirometrici, che colmeranno la volumetria libera della stessa discarica".
"Ovviamente verificheremo e seguiremo l’iter per escludere ogni possibilità che all’interno della discarica possano arrivare invece rifiuti solidi urbani, rifiuti speciali e quant’altro siamo stati abituati a vedere scaricare nelle discariche.La nostra attenzione resta alta, come facciamo già dal lontano dicembre del 2015, quando anche insieme all’ex assessore Santorsola, e tanti altri colleghi della provincia di Taranto, abbiamo cominciato a monitorare questo sito, posto sotto sequestro dalla competente autorità giudiziaria dal 2014. Il nostro obiettivo non cambia, resta quello di riuscire ad ottenere la bonifica e la contestuale chiusura all’esercizio della discarica in questione".
Anche i consiglieri del M5S Marco Galante, Cristian Casili e Antonio Trevisi diffondono una nota a margine dell’audizione del Commissario dell’Ager Grandaliano sulla discarica Vergine di Lizzano: “Bisogna accelerare la procedura di messa in sicurezza e bonifica della discarica Vergine di Lizzano, chiusa ormai da quattro anni. Il grave livello di contaminazione accertato nell’area interessata e il superamento dei limiti di legge con riferimento ad inquinanti pericolosi, come PCB, diossine, idrocarburi e ferro nei pozzi spia sono un segnale di allarme: si deve intervenire prima di arrivare all’inquinamento della falda perché da quello non si torna indietro”.
“Dall’inizio della legislatura - continuano i cinquestelle - sono state diverse le procedure di bonifica avviate dalla Regione, ma nessuna si è conclusa con la messa in sicurezza dei siti e per questo chiediamo di accelerare questi percorsi. La discarica Vergine va monitorata costantemente, dal momento che le ultime analisi risalenti allo scorso anno evidenziano una situazione che non ci può far stare tranquilli per la salute dei cittadini. Chiediamo anche di avere un cronoprogamma che indichi modi e tempi per la bonifica, a cominciare dalla rimozione del percolato che ormai fuoriesce da anni. In questi anni abbiamo avuto diversi incontri tecnici con tutti i soggetti interessati per fare il punto sulla discarica e ci saremmo aspettati che la Regione ci tenesse aggiornati su tutte le decisioni prese, invece abbiamo saputo della decisione di avviare la procedura di sostituzione in danno solo dal Commissario Grandaliano, data l’assenza della Giunta in Commissione a cui purtroppo siamo ormai abituati.
"È stata creata - proseguono in consiglieri M5S - l’Agenzia dei rifiuti, ma ancora non è chiaro come chiudere il ciclo dei rifiuti e mancano studi scientifici che diano indicazioni sui siti meno impattanti per ospitare gli impianti. Da circa due anni aspettiamo che venga discussa la nostra proposta di legge "Verso un’economia circolare a rifiuti zero” per introdurre un nuovo sistema che incentivi i cittadini a differenziare adeguatamente i rifiuti nel rispetto dell’ambiente e prevedere misure di riduzione della produzione dei rifiuti. L’obiettivo comune è quello di chiudere le discariche, ma la Regione non può limitarsi solo alle parole, ora servono i fatti”.
(gelormini@affaritaliani.it)