PugliaItalia

Donne Democratiche e dopo elezioni
Appello al voto femminile responsabile

Antonio V. Gelormini

Le Donne Democratiche si cuciono la bocca, ma il comune sentire testimonia una forte delusione sulle conseguenze della mancata approvazione, in Consiglio regionale pugliese, della legge sulla doppia preferenza e sull'evanescenza percepita di gran parte delle candidature femminili nelle liste del Centrosinistra per l'imminente tornata elettorale.

"Le donne candidate al Consiglio Regionale della Puglia e ai Consigli Comunali dell'area metropolitana barese e in Puglia in genere", dichiara la portavoce Teresa Zaccaria, "Rivolgono un accorato appello per la partecipazione al voto e puntano caparbiamente sulle elettrici/tori affinchè sia artefici del destino politico della regione e dei territorin interessati. Il voto alle donne candidate è esso stesso un a sfida al cambiamento culturale".

Il dibattito e una serie di reazioni tutte interne alle logiche di partito, che fendono trasversalmente i raggrumenti in campo, sono rinviati all'avvio della nuova attività amministrativa per non ledere l'esito del voto che per il centrosinistra si preannuncia favorevole.

In ogni caso, l'esperienza di Elena Gentile e di Giusy Servodio, raccomanda e stimola le Donne Democratiche a non adagiarsi sulle tecnicalità di formule più o meno garantiste di rappresentanze di genere, ma insistere e cercare l'affermazione attraverso l'impegno individuale e il costante rapporto con un elettorato orfano di riferimenti apprezzabili. Una prateria di opportunità per il concreto pragmatismo femminile.

"La politica è selezione - sottolinea Giusy Servodio - e non cooptazione", ricordando le numerose campagne elettorali affrontate, i trascorsi amministrativi locali e le avvincenti stagioni parlamentari vissute da donna appassionata e impegnata in politica.

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"C'è da fare un gran lavoro di riconnessione della politica con gli uomini e le donne del nostro Paese", fa eco Elena Gentile europarlamentare e protagonista politica pugliese con salde radici in Capitanata, a Cerignola, terra "cafona" dai nobili figli come Giuseppe Di Vittorio o, per altri versi, dello stesso Pinuccio Tatarella.

"Un partito aperto, sì - precisa Elena Gentile - ma che non diventi una sorta di Arca di Noè, dove è possibile imbarcare chicchessia", anticipando già uno dei fronti su cui il dopo voto dovrà aprire un confronto che, secondo un refrain tra le Donne Democratiche, non c'è stato o non hja avuto modo di svilupparsi "prima del voto".

"Una vera democrazia paritaria, per riconoscere alle donne spazio non solo nella potica e nelle istituzioni, ma c'è ancora tanto da fare nel mondo del lavoro e nella vita pubblica", è l'impegno esortazione di Elvira Tarsitano, candidata al Consiglio Regionale.

Una candidatura, prim'ancora che femminile, caratterizzata dalla competenza nei settori dell'Ambiente e del Sociale, che l'ha portata a pianificare una campagna elettorale "tematica", tutta concentrata sui contenuti e sulle sensibilità quotidiane più popolari.

Sensibilità e attenzione al sociale anche per Michelle Souza, candidata al Consiglio Comunale di Altamura (Ba), con sostegno "carioca" al Sindaco Antonello Stigliano. Certo, perchè Michelle ha origini brasiliane, ma da anni è esponente di punta di quel circa 10% della popolazione cittadina costituito da "immigrati integrati" nella realtà comunitaria murgiana.

(gelormini@affaritaliani.it)