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E' morto Nico Cirasola, il regista di 'Focaccia blues'

E' morto Nico Cirasola, l'autore dell'intramontabile e iconica rappresentazione cinematografica dell'identità e dei valori pugliesi: "Focaccia blues".

E' morto Nico Cirasola, l'autore dell'intramontabile e iconica rappresentazione cinematografica dell'identità e dei valori pugliesi, capaci di avere la meglio su qualsiasi tentativo di omologazione globale: "Focaccia blues".

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Il regista pugliese era nato a Gravina in Puglia (Ba) 71anni fa, era a Roma per lavoro e a Bari sarà ricordato nell'ultimo saluto al Cinema ABC. Tra i primi coommenti quello dell'ANAC Associazione Nazionale degli Autori Cinematografici: "Regista tra i più appassionati, tentò strade assolutamente indipendenti per raccontare storie della sua terra".

Regista, attore, sceneggiatore e produttore cinematografico, Cirasola debutta al cinema a 38 anni, con Renzo Arbore, in “Odore di pioggia” (1989). Il suo interesse per il mondo cinematografico, però, ha radici più profonde e nel 1982 cura il libro “Da Angelo Musco a Massimo Troisi. Il cinema comico meridionale” per Edizioni Dedalo.

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Poi continua ad abbinare regia e interpretazione in "Corsica" (1991) e in "Da do da" (in dialetto significa: “da qua a là”, 1994). Recita, quindi, nel 1995 in due film: in "Un altro giorno ancora" interpreta un portiere d'albergo e ne "L'estate di Bobby Charlton" ha il ruolo di cameriere. Nel 2000 è l'interprete di "Sangue vivo".

Dopo queste esperienze, decide di ritornare alla regia con "Albania blues(2000), poi con "Bell'epoker" (2003-2004) ed infine con "Focaccia blues" (2009). In questi lavori si distingue per lo stile asciutto relativamente a scene, ambienti, personaggi, narrazione e dialoghi. Nel 2010 firma il corto "Signor Gi Bi", sulla vita di Gino Boccasile: illustratore, pubblicitario e pittore barese.

“Nico Cirasola è stato un uomo di cinema a tutto tondo - ha detto il Sindaco di Bai, Antonio Decaro - una figura eccentrica e irregolare, che si è misurata con la scrittura, la regia, l’interpretazione e la produzione. Un entusiasta, un artigiano del cinema, un uomo profondamente legato a questa terra, ai suoi volti e alle sue storie".

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"Con ‘Odore di pioggia’ ci ha regalato un insolito racconto on the road di una Puglia mitica, mentre con ‘Focaccia blues’ ha firmato un documentario che è un piccolo gioiello sul conflitto tra locale e globale declinato sui temi dell’alimentazione".

"Di Nico Cirasola mi hanno sempre colpito - ha aggiunto Decaro - la vitalità, la capacità di innamorarsi di progetti sempre nuovi, lo sguardo libero e originale con cui ha guardato il mondo e ha scelto di vivere la sua vita. Nel suo lavoro si è circondato dei migliori attori pugliesi, ma molti sono anche i protagonisti della scena nazionale apparsi nei suoi film".

"Oggi Bari perde un testimone sensibile e originale: - ha concluso Decaro - ai suoi familiari e a chi gli ha voluto bene giunga l’abbraccio di tutta la città”.

Anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha trasmesso espressioni di cordoglio per la scomparsa del regista, sceneggiatore e artista Nico Cirasola: “Per cercare di riassumere e descrivere l’uomo, il regista e l’artista Nico Cirasola bisogna forse rivedere il film 'Il mio nome è Nico Cirasola', che Giovanni Piperno gli ha dedicato nel 1998. Certo, da allora, Nico di film ne ha girati tanti. E ha girato il mondo per presentare le sue opere, raccontando storie che hanno quasi sempre avuto la Puglia come comune denominatore".

"Uomo dall’intelligenza e creatività vivacissime, sempre disponibile, appassionato del suo lavoro e grande animatore di iniziative culturali, Nico Cirasola - ha sottolineato Emiliano - lascia a tutti coloro che lo hanno conosciuto, stimato e amato, tracce significative del suo percorso. Ogni volta che ci incontravamo era sempre l’occasione per condividere una sua nuova idea, frutto della sua inesauribile progettualità".

"La Puglia oggi saluta e rende onore - ha concluso Emiliano - a un vero cineasta indipendente, che ha dedicato una vita intera alla cultura, al cinema, all’arte. Alla sua famiglia, ai suoi cari, al suo pubblico vanno il mio affetto e il mio sentito cordoglio”.

(gelormini@gmail.com)