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'E la felicità, Prof?' successo teatrale per Giancarlo Visitilli
“E la felicità, Prof?” Enorme successo per il lavoro teatrale, tratto dal libro di Giancarlo Visitilli, al Kismet - Bari.
“E la felicità, Prof?” Enorme successo per il lavoro teatrale, tratto dal libro di Giancarlo Visitilli, al Kismet. Più di quattrocento spettatori giovani il pomeriggio, per la rappresentazione condotta da Riccardo Spagnulo, e altrettanti adulti la sera, per quella con l’attore Luigi D’Elia.
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Il tutto parte con Giancarlo e Riccardo, che incominciano a lavorare alla trasposizione teatrale del libro, di cui dirigono l’adattamento e la regia, prima dell’epidemia. Poi il blocco globale, e quando riprendono subentra anche Luigi.
Riccardo e Luigi svolgono il lavoro diversamente, il primo con un linguaggio più dialettale ed una falsariga più impostata a far parlare i ragazzi, il secondo attraverso il filtro mentale dell’insegnante. Sullo sfondo si susseguono immagini molto belle, e anche la musica svolge un ruolo coinvolgente.
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C’è il mare, la sabbia e si parla di fine estate quando tornare a scuola è un dispiacere, ed i ragazzi raccontano con semplicità fatti di vita che sono uguali a tanti altri, eppure personali. La ragazza che fa per la prima volta l’amore, che prova una sensazione sconvolgente, si innamora, resta incinta, mentre lui neanche la pensa.
Il ragazzo gay costretto ad andare via per la non accettazione, ed il suo futuro da donna in un’altra nazione. Quinto anno, esami di maturità, problema nell’acquistare i nuovi libri, Natale senza compiti, la gita ad Altamura per vedere le impronte degli animali preistorici, e gli alunni in fila in macchina dietro il professore.
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Emerge il sorriso, la gioia in un quotidiano spesso difficile che i ragazzi superano con inconsapevolezza e voglia di vivere. Non ci si distrae un attimo, sono fatti noti, racconti ascoltati mille volte, ma c’è una semplicità e un coinvolgimento che commuove. E’ la vita. L’applauso è interminabile, Visitilli è emozionato, e poi c’è l’incontro con Fabrizio Versienti e Nicola Viesti.
Spagnulo racconta come è nato il progetto, come si è fermato e poi finalmente arrivato in scena, e i due giornalisti commentano il lavoro che è piaciuto molto. Il foyer è gremito di gente che ascolta in silenzio, presa dal racconto di frammenti di vita di ragazzi qualsiasi che però…cercano il sorriso.