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Elezioni a Bari, Vito Leccese il passo dalla stanza di fianco

Le liturgie tattico-elettorali in vista dell'appuntamento con le urne di giugno e la designazione del candidato del centrosinistra a Bari: Vito Leccese.

Il Partito Democratico a Bari batte un colpo e imprime, finalmente, una spinta all’iter convenzionale per la designazione del candidato sindaco dopo Antonio Decaro. Lo fa indicando Vito Leccese, proponendolo all’intera coalizione che è chiamata ad esprimersi, in vista del passaggio finale e concreto prima di dare il via alla campagna elettorale relativa.

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Le prime reazioni, com’era ovvio aspettarsi sono state di prassi: Michele Laforgia ha dichiarato che non intende fare alcun passo indietro, mentre dal Movimento 5 Stelle hanno ribadito di non condividere la scelta e tanto meno l’ipotesi di primarie, per dirimere la questione.

L’impressione è che le liturgie preparatorie debbano compiersi fino in fondo, per individuare le formule migliori a garanzia della “faccia” di tutti e, nel contempo, accentuare gli irrigidimenti in vista delle trattative definitive per gli assetti ‘a lunga gittata’: quelli da inquadrare all’indomani delle elezioni.

Nel campo di fronte, quello del centrodestra, le cose non è che vadano molto diversamente: altrimenti, visto lo stallo degli avversari, il lancio di una candidatura forte sarebbe stata mossa da manuale, per condizionare non poco il percorso elettorale. Se il solo nome finora presentato, è quello giovane e rispettabile di Fabio Romito (Lega), è ipotizzabile che il gioco tra FDI, FI e Lega si dipani su una scacchiera più articolata di pesi e contrappesi, nella trama intricata dei diversi Comuni in cui a giugno si andrà al voto.

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“Prendiamo atto, dalle dichiarazioni del deputato Leonardo Donno - ha detto Domenico De Santis, Segretario del PD Puglia - che il Movimento 5 Stelle non condivide la scelta di Vito Leccese, né quella delle primarie”.

“In questi lunghi mesi abbiamo atteso invano la disponibilità a trovare un modo per tenere insieme la coalizione. Tre mesi fa abbiamo congelato le nostre tre autorevoli candidature. Nei giorni scorsi Pietro Petruzzelli, Paola Romano e Marco Lacarra, i più votati alle scorse amministrative, hanno fatto un gesto di grande generosità: indicando Vito Leccese come sintesi civica del PD da portare al tavolo della coalizione. Una proposta individuata anche per venire incontro alla richiesta degli alleati di trovare un nome che non fosse espressione diretta del PD. Ma niente, non va bene nemmeno questo”.

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“Che si fa allora? - ha proseguito De Santis - Si tirano i dadi, si fa un sorteggio, si pesca la carta più alta? Non è più tempo di veti e polemiche. Qui sono in ballo il futuro della nostra città e uno straordinario patrimonio di buon governo e credibilità acquisita negli anni. Nei momenti più complicati del centrosinistra abbiamo trovato la soluzione con le primarie. Ma ci vengono negate anche queste. Quindi? Invito tutti alla ragione, perché sono mesi che subiamo da parte di un segmento della coalizione solo diktat e pressioni su un unico nome che ad oggi non ha unito la coalizione”.

“Il nostro obiettivo - ha concluso De Santis - è invece, fin dall’inizio, quello di provare a trovare l’unità dello schieramento progressista. Lo abbiamo dimostrato nei fatti. Ora ci aspettiamo rispetto, senso di responsabilità e, finalmente, qualche segnale concreto che testimoni, anche da parte degli altri interlocutori, la volontà di tenere unita la coalizione”.

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Scende in campo anche un altro “padre nobile” per lanciare i messaggi in codice, che potrebbero mettere il M5S di fronte alle proprie responsabilità, molto di più di quanto possano farlo le diverse dichiarazioni d’intenti: “Diciamo la verità - ha commentato Nichi Vendola - due candidati al ruolo di sindaco, con la storia politica e lo spessore morale di Michele Laforgia e Vito Leccese, sono una grande ricchezza per il centro-sinistra e per Bari. Noi non dobbiamo inventare candidati di cartapesta”.

“Partiamo da questa consapevolezza - ha aggiunto l’ex governatore - senza la quale rischieremmo di dare un messaggio di confusione ai nostri elettori. I partiti e movimenti che costituiscono il nostro “campo” non sono riusciti a convergere su un’unica candidatura ma, con percorsi e tempi differenti, hanno indicato due personalità di assoluta autorevolezza e competenza, entrambi espressione dell’area progressista”.

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“Laforgia e Leccese hanno oggi una cruciale responsabilità: impedire che le differenze possano degenerare in una rottura, indicando la strada che dovrà condurci alle elezioni nel segno dell’unità della nostra coalizione. A loro affiderei il compito di cercare un utile punto di intesa, una sintesi, o di condividere la scelta della consultazione popolare con le primarie. La democrazia, lo sappiamo bene noi pugliesi, non è mai un problema ma è la soluzione del problema”.

“Ci dicano Michele e Vito come proseguire: loro sanno bene che abbiamo una eredità preziosa da preservare e proiettare nel futuro. Con Michele Emiliano e Antonio Decaro è nata una città che non c’era: non la Bari del Far West e del coprifuoco, degli eco-mostri e del teatro incenerito, ma la Bari della cultura e dell’innovazione, della riqualificazione urbana e della cura dei diritti. Un Sud non marginale, non lamentoso, non rassegnato, ma coraggioso e intraprendente. Da Bari è partita l’onda che ha travolto la Puglia peggiore e che ha fatto vincere la Puglia migliore”.

“Ognuno e ognuna di noi - ha concluso Vendola - ha dato il suo contributo di passione e intelligenza per trasformare in realtà ciò che appariva un sogno. Il noi della comunità progressista ci ha fatto vincere in passato. Quel noi è la chiave per continuare a vincere, per una città sempre più giusta e sempre più bella”.

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Nichi Vendola chiama al senso di responsabilità i due pretendenti al ruolo di leader, stimolandoli a dimostrarsi tali e a saper trovare la sintesi per garantire la continuità nel cambiamento. E se dovesse essere complicato, che abbiano il coraggio di affrontare le primarie, per poi fare ancora fronte comune nel centrosinistra. Con buona pace del M5S che, se non vuole rimanere isolato, non deve perdere l’occasione per contribuire alla piega da far prendere agli eventi.

Dal suo canto, Vito Leccese prova a creare le condizioni per la convergenza e ricorda: “Quando ho varcato per la prima volta la soglia del Comune di Bari, avevo 22 anni, moltissimi capelli e le gambe che mi tremavano. Ma dentro, una passione incrollabile: quella di un ragazzo che voleva a tutti i costi battersi per i diritti, per l’ambiente, per la pace, per una città con meno diseguaglianze e più giustizia sociale”.

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“Al primo posto nella hit parade c’era We Are The World, Francesco Cossiga era appena stato eletto Presidente della Repubblica e nei cinema usciva “Ritorno al Futuro”. Ricordo bene quel giorno del 1985. Da allora sono stato consigliere comunale, ho fatto l’assessore, il parlamentare, per poi ricoprire ruoli più tecnici, affiancando i sindaci che si sono succeduti negli ultimi 20 anni. Li ho ascoltati, sempre, e sempre ho provato con tutto me stesso ad aiutarli e supportarli e sopportarli anche per il bene della città”.

“L’ho fatto restando nella stanza di fianco, evitando spesso la luce dei riflettori mediatici. Un po’ per carattere, un po’ perché sono convinto che certi compiti richiedano il dovere dell’umiltà e dell’operoso silenzio”.

“Anche da qui, però, ho provato a praticare il dialogo, da sempre, con tutti. Ho provato a coltivare lo spirito di squadra come farò della mia azione politica e amministrativa. Perché credo fermamente che anche il migliore dei sindaci, senza un’ottima squadra al suo fianco, sia destinato a fallire. Una squadra. Ecco, è quella che vorrei intorno a me da oggi, mentre con emozione e immensa gratitudine mi metto a disposizione della comunità politica che mi ha indicato come candidato sindaco. Una squadra che vada oltre i personalismi, che sappia unire, collaborare, per crescere. Per vincere”.

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“Esco, dunque, da quella stanza di fianco, da quel silenzio, per tornare alla luce dei riflettori. E come in quel giorno di quasi quarant’anni fa, sento le mie gambe tremare. Ma sento anche scorrermi nelle vene la stessa identica, sincera passione. E questa passione è l’unica promessa che posso farvi, l’unica garanzia che posso darvi, oggi, mentre vi chiedo di accompagnarmi in questo cammino”. 

“Un cammino che sapremo affrontare solo se saremo tutti insieme, uniti, dalla stessa parte, per far crescere e migliorare ancora la città in cui siamo nati, la città in cui viviamo. Ora è tempo di camminare, di immaginare il futuro, di scrivere un’altra pagina di questa storia. Io ci sono. Spero anche voi”.

(gelormini@gmail.com)

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Pubblicato sul tema: Vito Leccese sarà il candidato sindaco di Bari per il centrosinistra