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Elezioni Bari, PD: 'Primarie larghe e popolari, non élitarie'

PD: 'Svolgere le primarie solo con i registrati del giorno prima escluderebbe migliaia di baresi, soprattutto le fasce più povere e deboli della popolazione'.

“Per mesi abbiamo chiesto le primarie per unire la coalizione e sempre le abbiamo chieste libere e partecipate - ha commentato così Domenico De Santis, segretario del PD Puglia la conferenza presso la sede della Giusta Causa - contro le primarie abbiamo incontrato dapprima una chiusura pregiudiziale della parte di coalizione che sostiene Michele Laforgia e, soprattutto del M5S, da qualche giorno registriamo un mutamento di idee su questo strumento democratico".

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"E, su un piano che travalica anche la specificità barese - ha proseguito De Santis - abbiamo accolto con soddisfazione la scelta dei 5 stelle di sperimentare, per quello che li riguarda, le consultazioni a Bari. Voglio subito precisare che non siamo pregiudizialmente contrari alle preregistrazioni (salvo verifiche tecniche non marginali), ma riteniamo che vada comunque garantita a tutti la possibilità a tutti di registrarsi anche il giorno del voto. Come è stato fatto con le primarie di Prodi, di Vendola, di Decaro, di Emiliano e di Schlein".

"Inizialmente avevamo chiesto di aprire i seggi in tutti i 15 quartieri della città, per evitare spostamenti con le auto, ma siamo venuti incontro con una proposta minima di 6 seggi. Vorremmo evitare che queste consultazioni, sottoposte a condizioni e limitazioni incomprensibili, si trasformino in elitarie. Noi vogliamo coinvolgere il popolo del centrosinistra senza costruire ostacoli che impediscano l’effettiva partecipazione di tutti a una scelta così importante". 

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"Svolgere le primarie solo con i registrati del giorno prima escluderebbe migliaia di baresi, soprattutto le fasce più povere e deboli della popolazione. Qui non stiamo chiedendo ai baresi di indossare la maglietta di un partito politico, ma di indicarci il miglior interprete di un programma amministrativo che abbiamo già scritto tutti insieme. Per questo non si può chiudere la platea e occorre invece dare spinta ad una libera partecipazione. Immaginate se le primarie del PD non fossero state aperte fino all’ultimo, oggi Elly Schlein non sarebbe la nostra segretaria nazionale.”