Elezioni, Emiliano: "Il PD faccia del
civismo il suo miglior alleato"
Lo stimolo "civico" di Michele Emiliano per la nuova legge elettorale
I candidati appoggiati dal PD la spuntano al primo turno in molti Comuni al voto amministrativo e la formula delle coalizioni di Liste Civiche, ancora una volta, si dimostra a misura delle esigenze e aspirazioni locali, proponendosi come modello per una nuova legge elettorale, che volesse davvero garantire formule di governabilità al Paese.
Le elezioni a Monte Sant'Angelo di Pierpaolo d'Arenzo, a Castellana Grotte di Francesco De Ruvo, e le rficonferme di Domenico Vitto a Polignano a Mare o di Marco Potì a Melendugno in Salento mettono di buonumore il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, leader di Fronte Democratico (PD): "Mi auguro che tutti capiscano che bisogna fare una legge elettorale che assomigli a quella delle regioni e cioè con un premio di coalizione perché, in questo modo, non ci sarebbe spazio per i cosiddetti populismi: potrà vincere il centrodestra o il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle dovrà rassegnarsi all'idea di essere un soggetto propositivo, che non metta solo a profitto i fallimenti del centrodestra o del centrosinistra, ma dovrà cominciare a fare proposte di governo e tentare di vincere le elezioni su progetti positivi, non solo facendo la critica al “bar dello sport” ".
"Hanno voglia, a Roma, di impostare una legge elettorale in questo modo? - si chiede e prosegue Emiliano - mi auguro di sì, anche perché abbiamo visto che con le leggi comunali e con le leggi regionali (che potrebbero essere adattate), si può ottenere un buon risultato di governo. I cittadini possono, anche attraverso il ballottaggio, farsi spiegare bene quali sono i concetti per poi convergere su questo o quell’altro candidato.
"Il 'Consultellum', invece, è un pandemonio organizzato che moltiplicherà le liste", sottolinea il Governatore, "E’ indispensabile che il PD promuova non solo l’inserimento, come ha già detto il segretario, dei civismi nelle liste del PD (cosa non semplicissima), ma che promuova una lista alleata al PD che rappresenti tutto questo mondo che non è PD, che non rappresenta neanche i vecchi esponenti della sinistra del partito, ma che è un’altra cosa, della stessa natura che ha portato me a diventare sindaco di Bari e presidente della regione, per essere chiaro, che va rappresentata anche in Parlamento".
"Non si può pretendere - precisa emiliano - che questa novità della società italiana si inserisca in Forza Italia o nel Movimento 5 stelle o nel PD. Il PD deve saper promuovere anche a livello politico, come ha fatto a livello delle amministrazioni comunali, un raggruppamento del genere considerandolo come un alleato privilegiato. Questo ci può dare una maggioranza più probabile, sufficiente per governare il paese. Andare da soli e pensare che tutto si risolva nella dialettica con questo o quell’altro minipartito o minimovimento non è sufficiente".
"In questo paese c’è un’energia enorme, civica, che va portata dentro il centrosinistra - conclude Michele Emiliano - perché altrimenti lo faranno il movimento 5 stelle o la destra. Noi dobbiamo essere più credibili e lo siamo perché governiamo bene la gran parte dei comuni e delle regioni italiane".
(gelormini@affaritaliani.it)