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Elezioni, ‘Gli occhi di tigre’ del civismo pugliese

di Antonio V. Gelormini

Il civismo pugliese e Articolo Uno sollecitano il PD alla scelta coraggiosa di un campo largo, che preveda le geometrie variabili territoriali: finora vincenti.

A chiedere attenzione e ben più del solo ‘diritto di tribuna’ ad Enrico Letta e al Partito Democratico non è soltanto la galassia del civismo pugliese - grazie alla quale la maggioranza di centrosinistra è riuscita, negli ultimi anni, a tenere i numeri necessari per governare - ma anche Articolo Uno, che nei giorni scorsi, tramite la lettera aperta di Ernesto Abaterusso, ha stimolato il segretario regionale del PD, Marco Lacarra, a cui era indirizzata la busta: con il foglio interno diretto al Commissario Francesco Boccia.

Il civismo pugliese insiste per poter fare la sua parte ed ‘essere traino’ per la vittoria, e non ‘essere al traino’ di risultati volti a garantire soltanto la difesa di scranni da riconfermare. L’esortazione, piuttosto, è quella di far fronte comune per incrementare il numero di parlamentari eletti - pur nella riduzione di quelli eleggibili complessivamente - per non far sì che questa opportunità resti solo appannaggio di Fratelli d’Italia, favoriti dai sondaggi.

Dopo le diverse richieste dei mesi scorsi, a Villa Romanazzi Carducci - Bari i gruppi civici 'CON Emiliano' e 'Per la Puglia' hanno convocato una conferenza stampa per tornare a chiedere e sollecitare al PD - forza leader del centrosinistra - un tavolo della coalizione, in vista delle imminenti elezioni politiche.

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Tema centrale: la necessità di rafforzare la coalizione di centrosinistra, in vista dell’appuntamento elettorale del prossimo 25 settembre e di istituire un tavolo della coalizione, in cui il civismo organizzato possa esprimere il proprio protagonismo, forte dei successi raccolti in Puglia finora, grazie al modello indicato e perseguito da Michele Emiliano.

“Alle sconfitte politiche sul fronte nazionale, le vittorie locali - soprattutto in Puglia - hanno corroborato il centrosinistra”, ha sottolineato Giuseppe Tupputi alla guida in Consiglio regionale del Gruppo ‘CON’.

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Mentre Alessandro Delli Noci, assessore di punta della giunta Emiliano ha dichiarato: “Perché si rafforzino le forze di centrosinistra e perché si governi il Paese lasciato nell’impasse con la caduta del governo Draghi, è indispensabile rafforzare la coalizione e dare dignità al civismo organizzato, che non è solo portatore di consensi ma è espressione di valori progressisti e di idee".

"Per questa ragione - ha ribadito Delli Noci - chiediamo al Partito Democratico un tavolo della coalizione, che definisca la traiettoria da seguire e che sia rappresentativo dei territori, dei loro bisogni, delle loro potenzialità e delle loro vocazioni".

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In altre parole, la rivendicazione di interpretare “il campo largo”, di difficile attuazione a livello nazionale, con la lente delle “geometrie variabili”, in funzione delle realtà regionali o territoriali. L’applicazione di uno schema a zona, che possa essere capace di reagire con efficacia alla domanda di cambiamento proveniente dal basso.

In particolare, dopo le deludenti prove fornite dai parlamentari uscenti - di tutte le forze politiche, in maniera trasversale - prima con l’imbarazzante pantomima in occasione dell’elezione del Presidente della Repubblica e poi con la deludente e sorprendente caduta del Governo Draghi a pochi mesi dalla scadenza naturale.

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"Vogliamo affiancare il PD con uno spazio politico autonomo - ha detto Delli Noci - che esprima sensibilità e competenze degne di essere riconosciute, perché inglobate in un’organizzazione politica già attiva sui territori e spesso al governo degli stessi”.

A fargli eco il collega assessore Sebastiano Leo: “Le liste civiche hanno dimostrato in questi ultimi anni e nelle ultime elezioni, di essere una forza trainante. Oggi è il momento delle scelte e quella forza deve esprimere la sua opinione anche rispetto alle liste bloccate, perché ne ha pieno diritto”. 

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"Le civiche in Puglia sono una presenza importante, che vuole fare sentire il suo peso non per una dimostrazione di forza, ma per creare una sinergia che porti la Puglia più rappresentativa al Governo. Quel peso, che ha determinato la vittoria di questa coalizione in Puglia - ha concluso Leo - non può limitarsi ora a subire indicazioni, ma ha pieno titolo per condividere la linea da seguire”.

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In pratica, pare leggersi tra le righe, gli accordi finora sono stati funzionali alla formazione della squadra/alleanza (non coalizione), ma per portare gli elettori alle urne - come conferma il trend degli ultimi anni - c’è bisogno di nuovo entusiasmo. Non solo, ma che esso sia anche diffuso. Cosa che il civismo locale ha dimostrato di saper ancora accendere. Elemento che un buon commissario tecnico dovrebbe tenere ben presente, procedendo con coraggio alle scelte conseguenti.

Altrimenti, seppur toccanti, le note dell’inno nazionale non basteranno.

(gelormini@gmail.com)

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Pubblicato sul tema: Elezioni, il modello 'civiche' chiede al PD dignità di rappresentanza

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