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Emergenza abitativa, il caso Foggia e i paradossi istituzionali multilevel
‘Storie Italiane’, la trasmissione di RaiUno condotta da Eleonora Daniele, ne ha fatto da settimane una sorta di cavallo di battaglia.
‘Storie Italiane’, la trasmissione di RaiUno condotta da Eleonora Daniele, ne ha fatto da settimane una sorta di cavallo di battaglia, dando spazio e prendendo a cuore la situazione critica di alcune famiglie di Foggia, diventate l’emblema dell’emergenza abitativa del capoluogo dauno e non solo.
Una battaglia che aveva visto ‘sfuggenti’ le istituzioni, ma che l’insistenza dell’occhio di bue televisivo ha infine portato ‘in presenza’ sia il sindaco, Franco Landella, che l’Amministratore Unico dell’ARCA Capitanata, Donato Pasquarella.
Una battaglia che vede le donne e le madri di alcuni quartieri della città - più o meno a ridosso di via San Senvero e dell’area comprendente l’ex Distretto Militare - coalizzate in un fronte solidale di protesta, che le ha portate, insieme alle loro famiglie, ad accamparsi per strada: anche in funzione del pericolo crollo degli stabili temporaneamente occupati.
Una battaglia costellata da una sequela di paradossi ‘da brivido istituzionale’, che ha spinto la conduttrice e la redazione della trasmissione Rai a tener accese le telecamere sul caso con cadenza ormai quasi quotidiana.
Un immobile fantasma “al contrario”, sul quale non si può intervenire perché ufficialmente inesistente (doveva essere demolito per il pericoloso degrado registrato), ma che resta ‘resilientemente’ in piedi - regolarmente ripreso come fondo scena della protesta in atto - alla presenza dei rappresentanti istituzionali più significativi.
Una situazione di precarietà che ha accumulato ritardi “trentennali”, che gravano sulle condizioni disagiate delle famiglie “assegnatarie e in graduatoria” di alloggi popolari - quindi non occupanti abusivi di immobili - costrette a confrontarsi con i ritornelli delle promesse, degli impegni e delle rassicurazioni trasversali della politica e dei suoi esponenti, che nei 30 anni si sono man mano succeduti.
Le ultime rassicurazioni sono arrivate proprio dal Sindaco Landella, in diretta televisiva, mentre in perfetto ‘politichese’ chiamava in causa l’ARCA e il governo regionale per l’atavica evanescenza dei finanziamenti necessari da destinare all’emergenza abitativa.
Nel contempo, si resta allibiti nell’ascoltare le testimonianze ‘imbarazzanti’ - relative agli interventi di sostegno, messi in atto dall’Amministrazione comunale col pagamento assicurato dei fitti, per gli alloggi reperiti e temporaneamente sostitutivi di quelli da assegnare - con il rifiuto delle proposte e dei contratti da sottoscrivere, per percepita ‘sospetta inadempienza’, perché in altre parole: “Non si fidano della liquidità del Comune di Foggia”.
Per le 15 famiglie più a rischio, delle 34 coinvolte nella fiera dei paradossi, è arrivata la sospensione TAR del provvedimento di sgombero, della palazzina “demolita” ripresa dalle telecamere, fino all’11 maggio prossimo venturo. Ma il commento delle madri è secco: “Ci allungano solo l’agonia”.
E’ il motivo per cui hanno deciso di rivolgersi, ancora una volta, attraverso l’appello accorato delle mamme dei bassi di Santa Chiara, all’unico rappresentante istituzionale che finora ha dimostrato una concreta attenzione alla loro “paradossale” situazione: il Prefetto di Foggia, Raffaele Grassi.
"Signor Prefetto, abbiamo bisogno di parlare con voi scendete giù: vogliamo i nostri diritti - hanno implorato le donne durante l’ennesima manifestazione - vogliamo vedere riconosciuti i nostri diritti “scavalcati”. Siamo stanche, siamo tutti stanchi. Vogliamo dignità anche per i nostri figli".
Il prefetto non potrà che raccogliere le istanze e girarle alla Regione Puglia, all’attenzione del presidente, Michele Emiliano e dell’assessore al ramo, Anna Grazia Maraschio, nel tentativo che la protesta non si trasferisca nel livello superiore di Bari.
Al riguardo l'assessore Maraschio, interpellata da Affaritaliani.it - Puglia ha dichiarato: "La Regione Puglia è impegnata da tempo a supportare il Comune di Foggia nella risoluzione delle problematiche legate all’emergenza abitativa. Diversi sono stati gli interventi di cui il Comune ha beneficiato e di cui sta tuttora beneficiando, grazie all’impegno attivo del mio assessorato in accordo con il Presidente Emiliano oltre che di Arca Capitanata".
"Oltre 9 milioni di euro, fondi della Delibera CIPE n. 127/2017 riservati alla Regione Puglia - ha precisato - sono stati destinati ad un programma di edilizia residenziale pubblica di 160 alloggi per la realizzazione dei primi 85 a cura dell’ARCA Capitanata. A tale scopo la Regione Puglia ha messo a disposizione aree di proprietà regionale in mancanza di quelle comunali".
"In ragione delle rilevate condizioni di eccezionale degrado igienico e socio-sanitario, che hanno reso necessario lo sgombro dei container di Via San Severo e in adempimento dell’Ordinanza n.59 /2020 del Presidente Emiliano - ha quindi specificato l'Assessore - si è quasi concluso il trasferimento delle famiglie in alloggi di nuova costruzione edificati con risorse regionali e di Arca Capitanata. Infatti con la stessa ordinanza, la Regione ha autorizzato ARCA Capitanata ad utilizzare 3,5 milioni di euro derivanti dalla vendita di alloggi di sua proprietà per l’acquisto ed il recupero di alloggi destinati per l’emergenza abitativa".
"Inoltre, nell’ambito del Programma dell’Abitare Sostenibile e Solidale di cui alla D.G.R. n. 2419/2019, su proposte del Comune di Foggia, la Regione Puglia ha ammesso a finanziamento due interventi per la realizzazione di alloggi, a cura di ARCA, e di opere di urbanizzazione, a cura del Comune, per complessivi 2,3 milioni di euro".
"Con queste azioni - ha concluso Anna Grazia Maraschio - si vuole contribuire a fornire una risposta all’emergenza abitativa che interessa numerose famiglie. La Regione e l’assessorato che dirigo continua a monitorare la situazione abitativa di Foggia ed è impegnato a rafforzare una proficua e collaborativa interlocuzione con il Comune, al fine di mettere in campo tutte le attività e gli interventi possibili, atti a poter contribuire ad un progressivo miglioramento della attuali criticità".
A tal proposito, il Sunia di Foggia (Sindacato unitario nazionale inquilini ed assegnatari) ha chiesto che fine abbia fatto l'accordo tra il Comune di Foggia, la Regione Puglia e l’Arca Capitanata per la costruzione dei 150 nuovi alloggi di Erp in zona fiera, su suolo di proprietà della Regione.
"Ci sono decine di Accordi di Programma tra il Comune di Foggia e la Regione Puglia che prevedevano, in cambio di aree e di autorizzazioni, la costruzione di alloggi da destinare all’edilizia sociale - lamenta Michela De Palma segretaria provinciale - sono passati decenni da questi accordi, ma risultati nessuno o irrilevanti".
(gelormini@gmail.com)