Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano a Milano alla conferenza stampa di presentazione della quarta edizione di "Panorama d'Italia", la live&media experience della rivista Panorama, che racconta l’Italia direttamente dalle sue piazze con iniziative ed eventi aperti a tutti, insieme al direttore Giorgio Mulé e ai Presidenti della regione Lombardia, Roberto Maroni, e della regione Umbria, Catiuscia Marini, in rappresentanza delle 9 regioni toccate dal tour.
"Il turismo aumenta il reddito base, e il reddito base rappresenta la ricchezza effettiva di un Paese", ha detto Emiliano, "L'altro mezzo per giungere allo stesso risultato sono le esportazioni e le rimesse. Quindi il turismo è centrale perché non è un metodo economico che scambia il denaro sullo stesso territorio, ma fa crescere in maniera molto più accelerata il Pil di ogni nazione e di ogni regione".
"Per l'Italia è ovviamente una vocazione quasi obbligata - ha poi aggiunto - perché è il paese con il maggiore patrimonio culturale del mondo tra bellezze artistiche e architettoniche".
"Oggi grazie a “Panorama” - ha quindi sottolineato - abbiamo avuto la possibilità di parlare a tutta l'Italia della Puglia, una terra dove il turismo è esperienziale. La nostra regione ha redatto il primo piano strategico del turismo, in attuazione della nuova legge in materia".
"Abbiamo salvato una competenza turistica in capo alle regioni grazie all'esito del referendum", ha ribadito Emiliano, "Adesso bisogna dimostrare che ogni regione - anche in collaborazione con le altre, come detto oggi citando la collaborazione con
Matera Capitale Europea della Cultura 2019 - può dare al paese intero quei risultati che noi ci aspettiamo. La bellezza va valorizzata, ma serve anche un incremento del Pil, e il turismo sembra fatto apposta per darci questo risultato".
Michele Emiliano ha anche parlato della proposta di decarbonizzazione, nuova frontiera per coniugare sviluppo industriale e tutela dell'ambiente: "Accanto al turismo non bisogna rinunciare ad altre vocazioni tradizionali - ha aggiunto - crediamo all'industria, ma ovviamente l'industria non deve essere pericolosa, per questo abbiamo lanciato il piano di decarbonizzazione per immaginare uno sviluppo industriale basato su presupposti totalmente diversi, dove è l'ambiente che detta l'agenda all'economia e non il contrario".
(gelormini@affaritaliani.it)