Emiliano e De Vincenti ai ferri corti
Volano fendenti su Ilva e Sanità
Il ministro Claudio De Vincenti si fa paladino dei renziani nella disputa comn Michele Emiliano su congresso PD ed elezioni
Michele Emiliano continua ad attaccare il segretario del PD, Matteo Renzi, e ad incalzarlo sulla convocazione del Congresso prima delle elezioni. Appena il tempo di annunciare l'inizio della raccolta firme tra gli iscritti al partito, per indire secndo statuto un Referendum in tal senso, e a prendere le distanze dall'azione scismatica di Massimo D'Alema o Pier Luigi Bersani - dai microfoni di Radio 24 - che dalle fila renziane partono repliche e contromosse.
Tra i primi a sfoderare il gladio Claudio De Vincenti, Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, che bacchetta "l'attivismo politico" del governatore e commenta "Tra interviste a destra e manca, su carta a radio e tv, post su Facebook e quant'altro, c'è da chiedersi quando Emiliano possa trovare il tempo per fare il lavoro per il quale è stato eletto, ovvero governare la Puglia. Eppure ne avrebbe di questioni serie da risolvere. Ne cito solo una, che ai suoi cittadini sta particolarmente a cuore: il deficit del bilancio sanitario, che durante la sua amministrazione è cresciuto a dismisura fino ai 150 milioni del 2016".
I toni sono da battaglia a tutto campo e il ministro, assolvendo fino in fondo il ruolo di scudiero, aggiunge e rincara: "E a proposito degli interessi dei cittadini pugliesi, mentre Emiliano è impegnato in una irresponsabile demagogia per propri scopi personali, il governo pensa concretamente a tutelare i cittadini e i lavoratori di Taranto, mettendo il piano ambientale al primo posto per il futuro dello stabilimento siderurgico e garantendo risorse per le strutture sanitarie e il reddito dei lavoratori".
La risposta di Michele Emiliano non si fa attendere ed arriva forte dell'assist ricevuto dalla Deutsche Bank, che annuncia lo stop ai finanziamenti nel settore carbonifero, in linea con gli impegni previsti dall'accordo di Parigi: “La proposta di decarbonizzazione di Ilva della Regione Puglia non solo è stata riconosciuta dalla Commissione Industria del Senato e dai sindacati, non solo ha ricevuto attenzione e apprezzamento dai più autorevoli organismi scientifici nazionali e internazionali, ma oggi trova riscontro anche in colossi come la Deutsche Bank, che ha deciso di fermare nuovi finanziamenti al settore del carbone nel rispetto degli accordi della Conferenza sul Clima Cop21".