PugliaItalia
Emiliano e il Patto di stabilità
Fronte comune Sud per reagire
Per il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, “il patto di stabilità non può essere un modo per asfissiare il ruolo delle Regioni e avere meno intralci”. “Il patto di stabilità - dichiara Emiliano - è un meccanismo recessivo che frena la ripresa economica. Abbiamo il Quantitative easing, abbiamo il patto Junker per le imprese, ma ci teniamo il patto di stabilità che è un meccanismo che impedisce a Regioni con i conti a posto e soldi da spendere, anche di cofinanziare i fondi strutturali”.

“È chiaro che questa operazione italiana - sottolinea Emiliano - va declinata in modo diverso. Non può essere un sistema per togliere peso alle Regioni senza dichiararlo. Perché questa è la nostra preoccupazione: che qualcuno pensi di asfissiare lentamente il ruolo delle Regioni dal punto di vista finanziario per avere meno intralci al momento delle decisioni più importanti”. Inoltre Emiliano sostiene che serve un coordinamento delle regioni del Mezzogiorno, in quanto il “riscatto del Paese passa da qui”.
“Il coordinamento delle Regioni del Mezzogiorno è una cosa sulla quale noi siamo sempre stati molto prudenti, perché la Costituzione non lo prevede tecnicamente; se abbiamo capito bene il governo non lo gradisce, quindi vorremmo evitare di indispettire il governo ma vogliamo evidentemente fare quello che il Nord fa già da tempo: arrivare nei momenti decisivi della legge di Stabilità, nelle decisioni più importanti in materia sanitaria, di bilancio dello Stato, con una politica comune tra le Regioni del Mezzogiorno”.

Per Emiliano “deve essere chiaro questo punto, nel momento in cui facciamo questo lavoro, lavoriamo per l'Italia, non solo per noi stessi. E questo passaggio credo sia il modo in cui anche questa perplessità del governo sul Mezzogiorno che ragiona unito, possano venire meno”.
Comunque sulla legge di stabilità, il giudizio “complessivo" di Emiliano è "positivo". Per Emiliano “l'idea di diminuire le tasse è il sogno di ogni amministratore. Se ognuno di noi riuscisse a diminuire la pressione fiscale sarebbe contento. Il problema - rileva Emiliano - è spiegare ai cittadini che, se si diminuisce la pressione fiscale, bisogna trovare il modo di risparmiare il denaro perché bisogna lasciare i servizi essenziali intatti”.