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Eolico offshore Odra in Salento: botta e risposta Pagliaro - Delli Noci

Impianto offshore Odra Otranto-Leuca: botta e risposta Pagliaro - Delli Noci

A dare il via al botta e risposta sull'avanzamento della realizzazione del parco eolico offshore ODRA, al largo delle coste salentine, è stato il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani: “La Regione Puglia getta la maschera - ha scritto in una nota diffusa - mentre si proclama contro le rinnovabili selvagge, di fatto spiana la strada a Odra Energia per impiantare 73 pale eoliche alte 315 metri a soli 14 chilometri dalla costa, nello specchio di mare di fronte ai comuni di Santa Cesarea, Otranto, Castro, Andrano, Tricase, Alessano, Castrignano del Capo, con tutte le opere di connessione alla rete elettrica nazionale".

"È un tradimento agli impegni presi a difesa del territorio, la Valutazione d’Impatto Ambientale favorevole rilasciata il 6 dicembre dall’Assessorato regionale allo sviluppo economico a guida Delli Noci. Siamo indignati ma non stupiti da questo inchinarsi alle multinazionali dell’energia, che trapelava già nel disegno di legge sulle aree idonee, non a caso bloccato nel suo iter nelle Commissioni referenti. Vorremmo sapere cosa ne pensa l’assessora all’ambiente Triggiani, di questa VIA al progetto Odra".

"L’ex assessora Maraschio aveva avuto il coraggio di schiararsi al nostro fianco contro questo scempio - ha aggiunto Pagliaro - partecipando anche ad uno dei sit-in che abbiamo organizzato a Porto Miggiano e dichiarando senza mezzi termini che l’impianto Odra confligge con la pianificazione regionale. E allora perché la Regione Puglia ha cambiato idea, nonostante il nuovo piano presentato dalla società sia quasi identico al precedente? Sono state ridotte le pale, da 90 a 73, ma sono state alzate da 275 a 315 metri".

"È un piano che abbiamo combattuto con tutte le forze insieme a 72 Consigli comunali che hanno deliberato contro, all’assemblea dei sindaci della Provincia di Lecce, alle associazioni ambientaliste e alle Proloco, ai cittadini salentini mobilitati a difesa della loro terra". 


 

"Perché la Regione Puglia contravviene alle sue stesse linee guida per la gestione dello spazio marittimo, tracciate nella delibera inviata al Ministero dell’Ambiente? Aveva detto sì agli impianti offshore - ha ribadito Pagliaro - ma nelle aree portuali già utilizzate a fini industriali e in alto mare, senza alcun impatto visivo sulla litoranea. Invece il progetto Odra andrà ad invadere uno specchio di mare di altissimo pregio naturalistico e 'uno dei punti più sensibili del Mediterraneo dal punto di vista storico, culturale e archeologico' secondo il professore emerito Francesco D’Andria – calpestando la volontà dei territori e il loro diritto ad auto determinare l’uso del proprio patrimonio paesaggistico. Questo va contro la sentenza della Corte Costituzionale del febbraio scorso, che ha stabilito la legittimità della nostra legge sul fermo pesca dei ricci di mare, stabilendo che gli spazi prospicienti la costa non sono di esclusiva competenza dello Stato".  

"Ed è miope parlare di un progetto utile per il territorio facendo leva sui posti di lavoro in fase di costruzione ed esercizio, perché un mostro del genere a pochi chilometri dalla costa la sfregerà e ne ridurrà l’appeal turistico, causando la perdita di posti di lavoro nel settore trainante per l’economia salentina. Una cosa non esclude l’altra, se si programma con intelligenza e rispetto del territorio. Basterebbe spostare la localizzazione dell’impianto eolico e delle relative opere di connessione a terra in aree prive di vincoli e tutele, sia per l’ambiente offshore che onshore. Altrimenti si crea un grave precedente. Abbiamo tante aree in Puglia dove accogliere operatori commerciali che investono in energie rinnovabili, ed è folle consentire che si trivelli la costa per generare posti di lavoro distruggendo il nostro patrimonio di bellezza".

"La realizzazione di opere strategiche per il Paese - ha ripetuto Pagliaro - non può comportare un sacrificio così grande per la nostra terra e il nostro mare. Non deve prescindere dall’armonia con il territorio e dal rispetto della salute pubblica. Permettere che l’interesse economico prevalga sulla salvaguardia di ecosistemi unici e della qualità di vita delle comunità locali sarebbe un grave errore, incompatibile con i principi di sostenibilità e giustizia sociale professati a parole ma smentiti dai fatti. Per questo la nostra battaglia contro il mostro di Odra di fronte alle nostre coste non si ferma, nonostante la Regione sia passata - anzi credo sia stata sempre – dalla parte dell’invasore”.


 

La replica dell’assessore regionale allo Sviluppo Economikco, Alessandro Delli Noci, a smentire il consigliere Pagliaro, è arrivata a stretto giro di comunicato: “L’attacco insensato e ingiustificato del consigliere Pagliaro, a proposito della valutazione favorevole di impatto ambientale, che il mio assessorato avrebbe rilasciato per l’impianto eolico sulla costa salentina, oltre ad essere una deprecabile fake news ci dice una cosa ben precisa: che il consigliere Pagliaro è superficiale nella lettura dei documenti tecnici ufficiali, ai quali si approccia con un unico obiettivo, diffamare la mia persona".

"Per chiarezza ci tengo a specificare che il parere reso dalla Sezione Transizione Energetica è un contributo istruttorio, che afferisce al procedimento di VIA del Governo centrale, reso tecnicamente dalla Sezione che, così come altre autorità e sezioni coinvolte nel subprocedimento regionale (parere non vincolante regionale, a norma dell’art. 24 comma 3 del D Lgs 152/2006) confluisce nel provvedimento finale di cui all’art.8, comma 1 della LEGGE REGIONALE 7 novembre 2022, n. 26 (destinato quindi a perfezionarsi con la determina della Sezione ambientale competente, afferente all’assessorato all’ambiente)".

"Si tratta di un mero contributo tecnico-istruttorio del dirigente della struttura, non vincolante che, nello specifico, non riporta alcun segno di favore o non favore all’iniziativa, ma evidenzia la necessità di contemperare, nella fase progettuale, idonee misure di compensazione per il territorio e per lo sviluppo di una filiera locale per l’approvvigionamento di risorse umane e materiali".

"Questo rilievo di tipo tecnico, se non puntualizzato in alcun contributo tecnico o parere, avrebbe al contrario potuto consentire al MASE (unico soggetto titolare della competenza al rilascio del titolo finale) di leggere un assenso incondizionato all’iniziativa. In questo modo, il dirigente ha sollevato eccezioni in linea tecnica, non potendosi spendere in argomentazioni di tipo né politico né di altro tenore avendo firmato in proprio il parere, avendone facoltà in linea procedimentale".

"Voglio ribadire, soprattutto al consigliere Pagliaro - ha precisato Delli Noci - che è evidentemente confuso circa chi decide cosa, che è il Governo centrale, rappresentato dalla sua stessa parte politica, a decidere se e dove autorizzare gli impianti. Quello che come Regione Puglia possiamo fare - e stiamo facendo - è vigilare, e fare in modo che i territori su cui il Governo centrale deciderà di installare impianti a fonti rinnovabili ricevano le giuste compensazioni economiche per le comunità". 


 

"Invito infine il consigliere Pagliaro a leggere con attenzione i documenti, chiedere serenamente spiegazioni ma soprattutto chiedo che non strumentalizzi ogni piccola o grande informazione per le sue finalità elettorali”.

E altrettanto immediata giunge anche la controreplica del consigliere Paolo Pagliaro: “L’assessore Delli Noci, evidentemente punto nel vivo, replica in maniera scomposta alle nostre fondate osservazioni sul parere rilasciato dalla sezione Transizione energetica del suo Assessorato allo Sviluppo economico nell’ambito del procedimento di VIA per l’impianto eolico offshore di Odra Energia a 14 chilometri dalla costa Otranto-Leuca".  

"Visto che l’assessore sale in cattedra, gli chiediamo come mai una sezione del suo Assessorato rilasci un parere, quando invece di norma, nel procedimento di VIA nazionale, il parere viene espresso unicamente dalla Regione, dalla Giunta o dal presidente, o dall’assessore all’Ambiente che ha competenza in materia di valutazione ambientale. Questo parere vale solo per l’Assessorato di Delli Noci o è condiviso dal presidente Emiliano e dall’assessora Triggiani?" 

"Quanto alle trite accuse di strumentalizzazione a fini elettorali, le rimandiamo al mittente. Ci occupiamo di questi temi e della difesa del Salento da quando l’assessore aveva i calzoni corti, e siamo in battaglia ogni giorno. Altro che campagna elettorale! È lui che fa campagna elettorale con i sistemi del potere, quindi la smetta di lanciare frecciatine e dica piuttosto, una volta per tutte, se è contrario o favorevole all’impianto offshore di Odra: 73 pale galleggianti di 315 metri di altezza di fronte alla costa salentina".

(gelormini@gmail.com)