PugliaItalia
Ex-Ilva e decarbonizzazione: DRI d'Italia opta per Paul Wurth e Midrex
Ex Ilva: individuato da DRI Italia, al termine della procedura di gara, l’offerente preferito per l'impianto di preridotto a Taranto.
La nota diffusa dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in merito al futuro dell'Ex-Ilva di Taranto e al processo di decarbonizzazione auspicato.
decarbonizzazione di ilva Guarda la gallery
“Paul Whurt e Midrex sono state scelte dalla società Dri d'Italia come offerente preferito per la costruzione a Taranto dell'impianto di preridotto di ferro, che dovrà alimentare i futuri forni elettrici di Acciaierie d'Italia nel nome della sostenibilità e dell'innovazione. Questa notizia pubblicata oggi da alcuni organi di stampa - ha dichiarato Emiliano - è importantissima per Taranto e per la Puglia".
"Si tratta di un enorme passo in avanti sulla strada epocale della decarbonizzazione dell’ex ilva - ha sottolineato il Governatore pugliese - il lavoro incessante e determinato di Invitalia e di Dri d'Italia ha prodotto in tempi rapidissimi, al termine della procedura di gara, un risultato concreto per lo sviluppo e la tutela dell’ambiente a Taranto e per il Paese intero".
Emiliano a RomaGuarda la gallery
"I tempi previsti per la conclusione dei lavori e per l’attivazione dell’impianto al 30 giugno 2026 sono del tutto compatibili con i tempi del Pnrr. Per questa ragione risulta incomprensibile la scelta del ministro Fitto di eliminare il progetto Dri indispensabile per la decarbonizzazione, finanziato per legge tra l’altro dal Pnrr. Come incomprensibile è la reintroduzione dello scudo penale per proteggere i manager dai rischi di inquinamento derivanti dalla produzione a ciclo integrato".
ex IlvaGuarda la gallery
"Alla luce di questa novità è necessario reinserire il progetto Dri come strategico per l’industria italiana e per lo sviluppo economico del territorio, in un’ottica realmente sostenibile e innovativa. La Regione Puglia e la comunità tarantina sostengono fortemente, con impegno, questa prospettiva. Taranto non può più aspettare”.
(gelormini@gmail.com)