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Expo 2015, apre il tocco di Peppe Zullo
Il profeta pugliese delle erbe e del km.0

Antonio V. Gelormini

Partito e arrivato. Sarà Peppe Zullo il primo cuoco ad avere l’onere e l'onore di rappresentare la Puglia nella vetrina mondiale dell’Esposizione Universale di Milano, facendo gustare agli ospiti provenienti da ogni parte del globo i prodotti e le pietanze della cucina pugliese, nel Padiglione Eataly.

Il "tocco" messicano dello chef di Orsara di Puglia segnerà il varo della manifestazione mondiale con un unico obiettivo: "Nutrire il pianeta". L'approdo a Expo 2015 del "Profeta del km. 0" è stato significativamente segnato da tappe cruciali e tipiche per la cucina povera di Puglia.

Zullo Piatti
 

LA PASTA 100% BIO.- Villa Jamele, la maestosa tenuta che Peppe Zullo ha consacrato alla filosofia del “simple food for intelligent people”, ha ospitato uno degli eventi più significativi dell’anno. Alcuni dei migliori cuochi d’Italia sono stati chiamati a realizzare i loro piatti utilizzando la pasta Senatore Cappelli prodotta da Daunia&Bio. “E’ stato un appuntamento molto importante”, ha dichiarato Peppe Zullo, “perché racconta una storia vera, fatta di autentiche eccellenze, e fa comprendere come l’unica strada percorribile sia quella della nostra vocazione alla qualità e alla unicità di sapori e prodotti”.

MED FOOD ANTICANCER.- In vista del mese che lo vedrà protagonista alla kermesse mondiale di Milano, nel Padiglione Eataly dell’Expo, è stato tra i relatori e testimonial dei due giorni di seminario che l’Università e il SIAN dell’Asl Foggia, con il coordinamento di Michele Panunzio, hanno dedicato alla buona alimentazione come fattore di cultura e prevenzione contro il cancro e le malattie degenerative. Un appuntamento di grande rilievo scientifico, durante il quale Peppe Zullo è stato chiamato a testimoniare il proprio percorso e la filosofia che lo ha reso celebre nel mondo, quella riassunta in un semplice “dalla terra alla tavola”. Alla platea dell’Aula Magna della Facoltà di Economia dell’Università di Foggia, uno degli atenei all’avanguardia in Europa sui temi della ricerca alimentare, il cuoco di Villa Jamele ha spiegato le tappe che lo hanno portato a realizzare nella sua tenuta orsarese il primo ristorante nell’orto d’Italia, una vera e propria scuola della buona alimentazione.

zullo in cucina
 

LA MIGLIORE RICETTA D’ITALIA - In una sorta di "aperitivo" milanese, prima di aprire ufficialmente il 1° maggio l'Expo 2015, Peppe Zullo ha ricevuto il premio nazionale “Acqua di Chef” 2015, contest organizzato da Ferrarelle, per la miglior ricetta. Nel capoluogo lombardo, il cuoco-contadino ha presentato, attraverso un video magistralmente realizzato da Wild Rat Film di Niki dell’anno, la sua parmigiana di borragine. “La mia parmigiana”, ha detto Peppe Zullo illustrando la ricetta, “mette insieme alcuni degli elementi più preziosi della grande cucina pugliese e mediterranea: il nostro olio extravergine, il pomodoro, le proprietà di un’erba spontanea bella e saporita come la borragine e, ancora, la gustosa sapidità naturale del caciocavallo dei Monti Dauni. In un’unica ricetta, sono racchiusi lo straordinario potenziale e la ineguagliabile ricchezza della Puglia”.

Numeri da capogiro per questa esperienza all’Expo, da venerdì 1 a domenica 31 maggio 2015, di Peppe Zullo, lo chef a cui sarà affidato il ristorante della Puglia, nel Padiglione Eataly, che dichiara: “Nonostante i numeri di questo evento planetario, la mia missione resta quella di coniugare la quantità alla qualità”.

Secondo le stime più accreditate, il quartiere Expo sarà visitato da una media di 170mila persone al giorno. Il Padiglione Eataly, con i 20 ristoranti regionali, produrrà 10mila coperti giornalieri. “Questo significa”, ha spiegato Peppe Zullo, “che io e il mio staff, quotidianamente, dovremo preparare e servire non meno di 500 piatti al giorno”.

ALBERO DELLA VITA 1expo padiglione italia
 

I CINQUE PIATTI “TOP” DEL CUOCO-CONTADINO. Il cuoco di Villa Jamele è abituato ai grandi numeri. Da circa 30 anni, le sue tenute ospitano eventi, matrimoni e convegni. A Milano, per una platea proveniente dai cinque continenti, ogni giorno Peppe Zullo e i suoi collaboratori offriranno agli ospiti del ristorante pugliese cinque piatti che racchiudono gli elementi, gli ingredienti e la tradizione della cucina made in Puglia.

Zullo Expo2015 2
 

“Stiamo lavorando da più di un anno a questo avvenimento storico”, ha aggiunto il cuoco orsarese. “Tutto dovrà essere perfetto e, certamente, ci sarà da lavorare tantissimo. A sorreggerci ci sarà l’entusiasmo e l’onore di rappresentare il brand Puglia di fronte agli occhi del mondo”. Da maggio a ottobre, si prevede che saranno non meno di 20milioni i visitatori italiani e circa 10milioni quelli stranieri che si recheranno all’Esposizione Universale di Milano.

DALL’ORTO DI VILLA JAMELE ALL’EXPO. Il cammino del cuoco-contadino verso l’Expo ha avuto inizio molti anni fa e ha trovato un punto di svolta nella realizzazione dell’orto di Villa Jamele, che rappresenta gli orti di Puglia. E’ proprio davanti a quella distesa di colture che il cerimoniere del ‘simple food for intelligent people’ accoglie, da anni, migliaia di persone attente all’autenticità e alla salubrità del cibo vero, quello che va dalla terra alla tavola.

Chi è Peppe Zullo? Secondo Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, è un “cuoco-contadino che ha saputo restituire alla sua terra l’orgoglio che merita”. Per Oscar Farinetti, ideatore di Eataly, si tratta di uno dei migliori ambasciatori dell’eccellenza pugliese nel mondo. Sono moltissimi i testimoni del percorso intrapreso negli ultimi 30 anni da questo straordinario interprete della cucina italiana. Lo studio e la cura su qualità e tracciabilità delle materie prime, la riscoperta dei valori più autentici della tradizione mediterranea e il cibo come elemento della felicità, insieme, sono la strada maestra sulla quale il cuoco del ‘simple food for intelligent people’ continua a produrre sogni e realtà nel segno del gusto. L’azienda agricola di Peppe Zullo, il suo ristorante, Villa Jamele e la scuola di cucina sono i frutti più appetitosi e maturi di una storia in continua evoluzione.

(gelormini@affaritaliani.it)