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FAI Giornate di Primavera, apertura del Palazzo della Banca d’Italia a Bari

FAI, apertura straordinaria del Palazzo della Banca d’Italia di Bari e Mostra ‘En attendant Amboise’ opere di Corrado Veneziano dedicate a Leonardo da Vinci.

Le Giornate FAI di Primavera, oltre a essere un momento di incontro prezioso ed emozionante tra il FAI e la gente, sono anche un’importante occasione di condivisione degli obiettivi e della missione della Fondazione.

Fai di Primavera 2019 Bari e provincia

Sabato 23 Marzo dalle 10:00 alle 13:00 - dalle 16:00 alle 19:00 (ultimo ingresso 18:30) e Domenica 24 Marzo dalle 10:00 alle 19:00  orario continuato (ultimo ingresso 18:30), per le Giornate di Primavera del FAI si aprono i portono della Banca d'Italia di Bari.

L’accesso sarà consentito, per motivi di sicurezza, con l’effettuazione di controlli a mezzo di due metal detector, da parte di guardie giurate disarmate in possesso dell’abilitazione all’utilizzo delle apparecchiature radiogene. Gli effetti personali, inoltre, verranno controllati mediante apparato a raggi X.

FAI Leonetti

Il Palazzo della Banca d’Italia di Bari, inaugurato il 28 ottobre 1932, è tra i più belli e importanti della città. La struttura architettonica, su progetto dell’Ingegnere Accolti Gil, presenta elementi di pregio a cominciare dal salone principale, con le vetrate artistiche dei velari a soffitto di ispirazione neo liberty. Di notevole valore artistico sono, inoltre, i bassorilievi in marmo di Carrara dello scultore Gianni Remuzzi di Bergamo, posti alle pareti dell’atrio e del salone principale. Lo scalone in marmi pregiati, di chiara impostazione eclettica, accompagna fino al primo piano dove, accanto agli ambienti di Direzione, è possibile ammirare la sala del Consiglio, resa particolare da un pregevole esempio di soffitto a cassettoni. Nel corridoio del primo piano saranno esposti i disegni delle scuole in occasione del Premio ‘Inventiamo una banconota’.

Nel salone principale al piano terra si terrà la mostra ‘En attendant Amboise’ opere di Corrado Veneziano dedicate al genio Leonardo da Vinci per le celebrazioni del 500mo anniversario della sua morte, a cura di Pietro Marino.

In anteprima a Bari 15 tele ad olio ispirate al Codice Atlantico, l'opera più variegata, complessa e visionaria di Leonardo, che saranno esposte nella grande mostra voluta dal Governo Francese dal 24 maggio al 7 giugno prossimo ad Amboise, dove Leonardo è sepolto.  Corrado Veneziano riprende immagini, formule algebriche, schizzi del Codice, inserendoli in  sfondi suggestivi in azzurro e oro. I bulloni, gli ingranaggi, le "macchine" disegnate da Leonardo (per il volo, per le dighe, i missili) diventano oggetti poetici e fantastici, metafisici e suggestivi, inseguendo colori, ritmi e visioni da Chagall, Mirò, De Chirico.

Tutte le aperture della Delegazione di Bari:

Banca d'Italia Bari1

Bari - Palazzo della Banca d’Italia (1932)

Il Palazzo della Banca d’Italia, inaugurato il 28 ottobre 1932, è tra i più belli e importanti della città ed è in una scenografica posizione tra il Palazzo della Camera di Commercio e il Teatro Petruzzelli.

La struttura architettonica, su progetto dell’Ing. Accolti Gil, presenta elementi di pregio a cominciare dal salone principale, con le vetrate artistiche dei velari a soffitto di ispirazione neo liberty. Il contrasto tra i marmi gialli e verdi accentua la presenza delle numerose lesene e colonne e si ritrova nel disegno del prezioso pavimento. Di notevole valore artistico sono, inoltre, i bassorilievi in marmo di Carrara dello scultore Gianni Remuzzi di Bergamo, posti alle pareti dell’atrio e del salone principale. Lo scalone in marmi pregiati, di chiara impostazione eclettica, accompagna fino al primo piano dove, accanto agli ambienti di Direzione, è possibile ammirare la sala del Consiglio, resa particolare da un pregevole esempio di soffitto a cassettoni.

Nel corridoio del primo piano saranno esposti i disegni delle scuole in occasione del Premio ‘Inventiamo una banconota’. Nel salone principale al piano terra si terrà la mostra ‘En attendant Amboise’ opere di Corrado Veneziano dedicate al genio Leonardo da Vinci per le celebrazioni del 500mo anniversario della sua morte, a cura di Pietro Marino. In anteprima a Bari 15 tele ad olio ispirate al Codice Atlantico, l'opera più variegata, complessa e visionaria di Leonardo, che saranno esposte nella grande mostra voluta dal Governo Francese dal 24 maggio al 7 giugno prossimo ad Amboise, dove Leonardo è sepolto.  Corrado Veneziano riprende immagini, formule algebriche, schizzi del Codice, inserendoli in  sfondi suggestivi in azzurro e oro. I bulloni, gli ingranaggi, le "macchine" disegnate da Leonardo (per il volo, per le dighe, i missili) diventano oggetti poetici e fantastici, metafisici e suggestivi, inseguendo colori, ritmi e visioni da Chagall, Mirò, De Chirico. 

FAI Giovinazzo

Giovinazzo - Palazzo Messere (1867)

Nello sviluppo urbano che vede la formazione del Borgo ottocentesco di Giovinazzo, oltre il nucleo medievale, il Palazzo Messere costituisce con gli altri nobili palazzi, il nuovo confine della cittadella medievale, fino ad allora cinta e separata dalla terra dalle antiche mura difensive. A partire dal 1861, il Comune bisognoso di denaro per costruire il Palazzo Municipale nella piazza del Borgo, dichiarò edificatori i terreni liberati dalle mure urbiche che, venduti alle nobili famiglie furono utilizzati per costruire le loro dimore (Marziani, Daconto, Maldari). Una nuova quinta scenica palazziale struttura così la via di Santa Maria degli Angeli e le antiche fossate che sono dominate, per mole, dal Palazzo Messere. Voluto da Mauro, sui suoli situati proprio di fronte alla sua antica abitazione e messi in vendita dal Comune, il Palazzo con gli appartamenti, i grandi saloni affrescati e le imponenti scale, fu edificato tra il 1864 e il 1867, per ospitare la famiglia a partire dal 1870. Il percorso verso Palazzo Messere consentirà di visitare eccezionalmente la Chiesa Madonna degli Angeli.

molfetta porto

Molfetta - Pontificio Seminario Regionale Pugliese

Il Pontificio Seminario Regionale Pugliese, eretto su progetto dell’ing. Momo, fu inaugurato il 4.11.1926. Nel chiostro, perimetrato da colonne di stile composito, si trova la Cappella Maggiore, a navata unica e soffitto a capriate, che conserva, dell’originaria struttura, solo l’altare. Ristrutturata nel 2016 ha visto lo svellimento del pavimento, sostituito nella zona absidale da uno a motivi geometrici in stile cosmatesco, e la demolizione dei due amboni. L’intera zona absidale è occupata dal mosaico del Cristo Redentore, commissionato da Mons. Carata, nel 1958, al Cav. Berlendis. La biblioteca “San Tommaso D’Aquino”, posta a sinistra, risalente al 1957 e ristrutturata nel 2015 su progetto dell’Arch. Grasso, custodisce pregevoli volumi, tra cui preziose cinquecentine, dono sia della Biblioteca Vaticana che di Pio XI. Al primo piano è custodito un affresco su tela raffigurante una Madonna con Bambino, di autore ignoto, risalente al XIV sec., dono di Pio XII. 

Neve11 Gravina

Gravina in Puglia - Chiesa Convento di San Francesco d’Assisi (Sec. XVI)

La Chiesa di San Francesco d’Assisi di Gravina in Puglia, secondo la tradizione popolare, sarebbe stata fondata su volere dello stesso San Francesco verso la metà del 1300. Abbattuta dal violento terremoto del 1456, fu ricostruita dai frati. L’attuale chiesa è considerata dagli esperti un capolavoro rinascimentale che ci riporta alla grande arte del '500, progettata probabilmente sulla influenza del Bramante. La facciata della chiesa riprende lo stile romanico pugliese, mentre l’interno é in perfetto stile rinascimentale. Molti studiosi hanno attribuito ad alcuni dipinti, all’interno dell’edificio religioso, influenze raffaelliane. La torre Campanaria fu eretta nel 1766, struttura molto bella e importante per la città di Gravina.

Altamura - Palazzo dell'Acquedotto Pugliese

Il Palazzo dell'Acquedotto è stato realizzato negli anni '30 del Novecento, ispirandosi allo stile romanico pugliese. Il caratteristico bugnato di colore bianco ne rende più imponente l’aspetto e ne sottolinea visivamente l'importanza rispetto alle costruzioni circostanti. L'immobile si sviluppa su quattro livelli e comprende un serbatoio pensile per l'accumulo delle acque. 

Conversano

Conversano - Chiesa e Convento dei Santi Cosma e Damiano (Sec.XVII)

Il conte Giangirolamo II Acquaviva d'Aragona nel 1639 edificò la Chiesa su quella romanica di San Matteo. Completata nel 1650 in stile barocco napoletano con la riprogettazione dell'apparato decorativo interno del pittore napoletano Finoglio che morì senza veder compiuta l'opera.

Conversano – Chiesa e Monastero di San Benedetto (Sec.VI)

Edificato a partire dal VI secolo, il Convento di San Benedetto è dedicato al santo di Norcia. Dopo essere passato sotto la diretta protezione papale il monastero venne affidato alle monache cistercensi. In seguito si arricchì di vaste tenute nell'agro di Castellana e di un enorme potere datogli dalle Badesse Mitrate che beneficiavano dei privilegi vescovili. Proprio quando tale potere giunse all'apice, il monastero si arricchì del superbo campanile barocco in laterizio rosso, il più alto della città e della Cattedrale, a testimonianza del superiore potere delle badesse, degli ordini clericali e monastici nel Medioevo. 

FAI Troia loc

Grotta di Sant'Oronzo - Turi

La grotta di Sant'Oronzo è una grotta carsica scoperta nel 1658. La leggenda vuole che qui si rifugiò il vescovo leccese Oronzo per sfuggire alle persecuzioni dei romani. La Chiesa di Sant'Oronzo alla Grotta è la seconda per grandezza di Turi e la sua costruzione ebbe inizio nel 1727, per volere dei cittadini e dei frati del locale convento francescano. L’edificio religioso si presenta a fabbrica quadrangolare con croce greca, a tre navate, in fondo alle quali vi sono altrettanti altari in pietra con decorazioni policrome e tele raffiguranti Sant'Oronzo, San Pietro d'Alcantara e Santa Teresa d'Avila e la Vergine con San Bernardino da Siena.

(gelormini@affaritaliani.it)

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Pubblicato sul tema: FAI, Giornate di Primavera: Il Millennio a Troia (Fg)