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FAI - Giornate Primavera: la mostra di Corrado Veneziano da Bari a Amboise
La mostra di Corrado Veneziano in Banca d'Italia a Bari, a cura di Pietro Marino, per la Giornate di primavera del FAI.
Corrado Veneziano
Sono un artista visivo, con esperienze maturate come regista teatrale (spesso con la Biennale di Venezia) e regista televisivo (più volte con la Rai). Mi occupo però soprattutto di arte figurativa, realizzata sempre con tele e tecnica a olio. Il mio lavoro pittorico, negli ultimi anni, si è sempre impegnato a reinterpretare, con uno “sguardo altro”, ciò che mi circonda: il già visto, il consueto, il quotidiano. Il tutto però, come già dicevo, con una lettura alterata e (spero) originale. Negli ultimissimi tempi, in particolare, ho lavorato sui “Non Luoghi” (dipingendo in chiave poetica asfalti, marciapiedi, vetrate), sui codici algoritmici (codici a barre, QR code), sui marchi commerciali (icone, simboli, loghi) in un gioco di irriconoscibilità, approfondimento, attrazione. Ho un curriculum arricchito da ottime presentazioni, con i migliori critici e studiosi internazionali. Ho esposto a Roma, a cura di Achille Bonito Oliva; a Bruxelles (nell'Istituto Italiano di Cultura), con una presentazione di Derrick De Kerckhove e Marc Augé; a Parigi (nella galleria comunale ’Espace en Cours), a cura di Julie Heintz; a San Pietroburgo (nella galleria Nevsky 8), a cura di Francesco Attolini.
Nel 2015, la RAI mi ha commissionato il logo del "Prix Italia", il Premio Internazionale per la Produzione Televisiva, la Radio e il Web.
Nel 2017 - dal 1 settembre al 10 ottobre - sono stato infine ospite del governo cinese. La mostra personale (42 opere su tele di grandi dimensioni) è stata ospitata dalla Galleria nazionale di Arte contemporanea di Lanzhou, in Cina, dal direttore della medesima Galleria Nazionale, Wu Weidong.
Leonardo atlantico
Da oltre un anno lavoro pittoricamente su Leonardo da Vinci, e in particolare sul suo Codice Atlantico.
Quest'anno, nel 2019, ricorre, infatti, l'anniversario della sua morte. Nelle mie opere pittoriche, sono partito da uno degli assunti più importanti e ripetuti di Leonardo da Vinci: il parallelismo tra "essere umano" e "universo": la perfetta corrispondenza tra i meccanismi del primo e il funzionamento del secondo; la simultanea "corresponsabilità" (un termine importante: etico ed estetico) tra i destini dell'uno e il destino dell'altro. Nella sua straordinaria e fruttuosa vita, Leonardo ha infatti lavorato soprattutto su un'immagine dell'uomo "immerso nell'universo". E il suo lavoro è una concatenazione di scoperte, prove, esperimenti, avventure tecniche e cognitive. Ho iniziato da queste due aree (l'Universo, la Pittura); ho studiato il suo testo più disorganico e complesso - "Il Codice Atlantico” - e ho prodotto 30 opere su tela, di formato medio (100 x 100cm) e grande (200 x 300cm). Le trenta opere (tutte in olio) riprendono alcune frasi (spesso da destra a sinistra, come nella stimolante abitudine leonardesca) e una serie di immagini disegnate da Leonardo nel suo "Codice Atlantico". Ancora una volta mi sono ritrovato a reinterpretare immagini e oggetti in parte giù visti, a cui tento di dare però una lettura più fantastica e poetica.
Il blu è la figura fondante delle opere (quasi un tappeto protettivo e ospitale). Una molteplicità di punti dorati - le stelle - segna il cielo diventando fiocchi (o fiori, punti, comete). E i disegni del Codice Atlantico vengono letti nella loro più alta modernità. Questi sono bulloni, ruote, pilastri, archi, attrezzi da fabbro e strumenti di officina; sono ponti, missili, macchine volanti, paracadute, ali, macchine per il moto perpetuo. Infine, sono parole scritte come note musicali o stelle, numeri di operazioni matematiche, formule algebriche da esaminare. Tutti i segni (alfabetici, simbolici, numerali, alchemici), si stagliano su un tappeto bluastro diventando oggetti astratti e metafisici: mongolfiere? missili aerospaziali? ali meccaniche che sfidano il vento? Tutte le immagini, affascinanti e fantastiche, in ogni caso, testimoniano il continuo lavoro dell'uomo sulla terra; la ostinazione e la forza nella ricerca e nel perfezionamento; il desiderio di superare le recinzioni tra tecnica, scienza e arte; il desiderio lucido - la "libertà" - nel sentirsi creatore e produttore, ingranaggio, motore e arbitro di un ciclo inesauribile che nessuna stasi può rallentare e fermare.
Sono stato invitato - unico artista figurativo al mondo - dalla Francia per le celebrazioni del 500° anniversario della morte di Leonardo nella città francese di Amboise, dove Leonardo ha vissuto gli ultimi anni ed è stato sepolto. Ho già programmato la mia mostra in molte altre città europee ed estere (per esempio nella Pinacoteca di Brera a Milano, nella Galleria Nazionale di Lanzhou, a Suwa in Giappone, nella nuova galleria Art Square Gallery a San Pietroburgo, nel Festival della Scienza di Genova, nel Convegno internazionale annuale della Nasa, a Washington) e inaugurerò - in anteprima - questo mio Tour a Bari, per ‘Le Giornate FAI di Primavera’. Credo che il lavoro di Leonardo sia tra i primi a immaginare (e a studiare scientificamente) la piena contiguità tra dimensione umana, ambientale, cosmica. Se c'è un vecchio simpatizzante del Fai della storia europea di 500 anni fa, quel precursore è forse proprio Leonardo da Vinci.
Un caro riconoscente augurio,