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'Fatti albero' il libro per
Edizioni Radici Future
L'arabesco ambientale di Alfredo De Giovanni “Fatti albero” - Edizioni Radici Future, 2022: un racconto per il teatro liberamente tratto da una storia vera.
Incrociare le peculiarità relazionali tra un libro e l’albero, esaltando la funzione vitale che da sempre è svolta dai “pilastri” più antichi della Natura, è già di per sé cosa lodevole, da parte di un autore: sia egli portato per i romanzi, oppure i gialli o ancora per saggi storico-scientifici.
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Ma ciò che Alfredo De Giovanni è riuscito a fare col suo ultimo lavoro “Fatti albero” - ERF, 2022 (pagg, 184 - 16,00 €) è un vero e proprio arabesco che, non saprei dire quanto consapevolmente, combina la dote e l’intarsio pregiato del “libro” sotto la corteccia dell’albero, quale dedalo vascolare linfatico di primaria importanza per la sopravvivenza dell’albero stesso. Se a questo si aggiunge che il fluire di quella linfa verso le sue radici è testimoniata da una pubblicazione a cura di Edizioni Radici Future, il quadro a tinte più che suggestive è davvero completato.
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Un racconto per il teatro liberamente tratto da una storia vera: la mobilitazione di un intero paese, per salvare un albero di pino secolare dall’abbattimento prematuro. La relazione intima e metaforica tra un ragazzo e il “suo” albero: quello che ha accompagnato la sua crescita non solo fisica, ma anche la sua formazione adolescenziale, accompagnandolo nelle diverse fasi verso la maturità di adulto consapevole e responsabile.
Un mix di narrazione e divulgazione, in cui l’appendice (declinata come ramificazioni) è più ampia del racconto stesso (il tronco), i cui frutti - a loro volta - si presentano come caleidoscopio didattico nell’affascinante relazione tra l’uomo e la Natura: dalla letteratura alla geografia, dall’educazione civica alla storia, dall’arte alla musica, fino alla religione e alla tecnologia.
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Un esercizio, quello di Alfredo De Giovanni - geologo, musicista, scrittore e tecnico di grandi interventi strutturali per Acquedotto Pugliese - molto accattivante e coinvolgente, che invoglia il lettore a seguirlo nel suo percorso divulgativo, fino a stimolare il fiorire di ulteriori riferimenti, proprio come l’incedere evolutivo e naturale di ogni germoglio del Regno Vegetale.
E così attraversando i boschi, le selve e i giardini affrontati dall’autore nelle pagine del suo libro, il pensiero corre alla Carta Costituzionale nata da quella foresta di saperi e di saggezza dei Padri Costituenti; all’esortazione di Mons. Giancarlo Maria Bregantini ad essere “Sposi del creato e non suoi amanti”; all’enciclica di Papa Francesco “Laudato sì” con la sua ecologia integrale e l’istituzione della Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato (1 settembre).
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Ma anche alle cariatidi del Tempio di Athena e al Noce di Benevento, sotto i quale si svolgono i sabba delle streghe di tutti i tempi; alla quercia che chiese al mandorlo di parlargli di Dio e al suo fiorire: quale sublime risposta (Nikos Kazantzakis); all’ulivo fornito da Atena come dono all’umanità, mentre Poseidone generò un cavallo, e al premio ricevuto da Zeus per aver dato un dono agli uomini di pace e non di guerra.
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E infine, ad un altro Papa, Giulio II (al secolo Giuliano della Rovere) che della quercia ne fece stemma di famiglia e marchio identitario della Guardia Svizzera Pontificia, a cui prima o poi - magari - affidare anche la difesa dello stesso creato. Fino alla meraviglia dell’Albero della Vita, nel capolavoro musivo del pavimento della Cattedrale di Otranto, ad opera del monaco Pantaleone, sintesi e testimonianza eccelsa del crocevia strategico rappresentato dalla Città di Otranto: protesa verso Est ed avamposto di Puglia per lo scambio e l'incontro fra culture e popoli differenti, fra Occidente e Oriente.
“Un libro a cui tengo moltissimo - ha detto l’autore Alfredo De Giovanni - che mi ha impegnato per quasi un anno e che mi ha fatto scoprire il mondo infinito degli alberi”. Un libro che contiene un regalo particolare: un "Segnalibro fecondo" arricchito di semi e piantabile nei vasi di casa, per la nascita - se non di un nuovo albero - di certo nuove piantine di fiori.
(gelormini@gmail.com)
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Pubblicato sul tema: Festa degli Alberi a Toritto e Altamura con BPPB e Edizioni Radici Future