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FdL, Gentiloni torna a parlare
di Sud mantenedo le distanze

Antonio V. Gelormini

Il presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, inaugura l'81^ Fiera del Levante. Atmosfera tesa col Governatore Emiliano.

Il presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni torna a parlare di Sud, inaugurando a Bari l'81^ edizione della Fiera del Levante, ma lo fa rimanendo seduto in platea e lasciando il palcoscenico alle sole istituzioni locali: forse anche così per testimoniare la svolta di una "ripartenza" per la Campionaria levantina.

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Un'inaugurazione sottotono, stravolta dall'annuncio alla vigilia dell'impugnazione presso la Consulta della legge regionale pugliese sulla Partecipazione, che ha avuto tutto il sapore di una testinonianza della distanza tra Governo e Governatore pugliese, e che ha reso meno incisive le pur apprezzabili esortazioni di gentiloni alla "collaborazione istituzionale"

Paolo Gentiloni è stato accolto nel quartiere fieristico dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dal sindaco di Bari, Antonio Decaro, dal presidente della Camera di Commercio di Bari, Sandro Ambrosi, e dalla commissaria dell’Ente Antonella Bisceglia.

Il sindaco della Città Metropolitana di Bari, Antonio Decaro, salutando il presidente Gentiloni, ha sottolineato l’identità imprenditoriale barese e l'attenzione alla tutela del territorio e della legalità: “La Fiera del Levante è nostra non solo perché dal 1930 segna la storia di questa città, ma perché ci assomiglia. È intraprendente come noi, è un incrocio di storie e di popoli diversi, e soprattutto la Fiera non si rassegna, quando tutto sembra perduto combatte e si rialza. Proprio come noi baresi. Il progetto di rilancio della Fiera dimostra che quando le istituzioni collaborano, quando il Sud e il Nord dialogano, quando le polemiche politiche lasciano il posto al lavoro paziente di cucitura delle relazioni, la storia può cambiare".

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"Signor presidente del Consiglio - ha aggiunto Decaro riferendosi al recente terremoto di Ischia  - come rappresentante di tutti i Comuni italiani le chiedo di aiutarci a bandire dal vocabolario la parola 'emergenza'. E di sostituirla con le parole prevenzione, regole, difesa del territorio, sicurezza, legalità, ricostruzione, comunità. Perché quanto più è fragile il nostro territorio tanto più solidi dovranno essere i nostri progetti a lungo termine, tanto più stabile dovrà essere la nostra capacità di pianificare, tanto più robusta dovrà essere la nostra visione".

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, visibilmente contrariato dalla piega degli eventi delle ultime ore, ha avviato il suo intervento mettendo l'accento  sulla vocazione pugliese all’accoglienza e al rilancio dell’economia: “Oggi in Fiera rappresentiamo un popolo che accoglie i migranti, allo stesso modo in cui è stato accolto in diverse parti mondo.

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“Presidente Gentiloni - ha esordito - lei ha visitato una delle imprese più avanzate nel settore dell’aerospazio proprio qui, in mezzo agli ulivi. Ma non è per caso che questa azienda si trovi in Puglia, perché questa è la stessa regione che ha promosso il referendum sulle trivelle, che chiede la decarbonizzazione dell’Ilva, che ha demolito gli immobili abusivi, ha bonificato le città dall’amianto, ha risolto centinaia di infrazioni europee sui rifiuti e sulla depurazione delle acque. Senza dimenticare la legge sul Reddito di dignità che in un solo anno ha aiutato 13mila famiglie a uscire dalla povertà, o quella sulle emissioni di PM10 che è all’avanguardia mondiale in termini di prevenzione ambientale".

“Presidente Gentiloni, - ha poi assicurato Emiliano - la sua opera di pacificazione del Paese, che tanta fiducia sta suscitando negli italiani dopo i disastri del passato, pensiamo debba proseguire. Non demorda. Segua la sua natura di servitore dello Stato, che non si piega davanti a nulla se non alla legge e all’interesse della Repubblica”. 

“In Italia e tutta l’Europa ci si interroga su politiche e strategie per l’accoglienza - ha detto la commissaria Antonella Bisceglia - ma è mio dovere ricordare quanto la Fiera del Levante sia stata, sin dalla sua costituzione, un luogo in cui l’integrazione tra culture e lingue è sempre stata realtà. Fin dalla storica Galleria delle Nazioni, la vocazione della Fiera è quella condivisa dalla stessa città di Bari e dalla Regione Puglia. Da oltre ottant’anni qui si lavora per l’Internazionalizzazione, e anche quest’anno un intero padiglione è dedicato alle PMI pugliesi che incontrano rappresentanti di 23 Paesi esteri". 

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"È anche in quest’ottica che il nuovo assetto dell’Ente Fiera, con la società creata da Camera di Commercio di Bari e Bologna Fiere - la New.Co. - fa da spartiacque tra passato e futuro, con innumerevoli opportunità di sviluppo e di crescita. Oggi possiamo disegnare stimolanti prospettive future grazie a un rigoroso piano di ristrutturazione incentrato su tagli dei costi fissi, sulle sinergie tra Istituzioni ed Enti, con il determinante contributo delle organizzazioni sindacali. Tutti sforzi necessari per superare una congiuntura che, negli ultimi anni, appariva particolarmente sfavorevole, ma che ora mostra definitivi segni di crescita". 

"Quest’anno la Fiera è incentrata sul binomio cultura-economia. Con il Polo delle Arti e della Cultura, per il quale ringrazio Regione Puglia e Comune di Bari, abbiamo avviato il recupero e il restauro di spazi da destinare, tra l’altro, ad attività culturali, formazione delle nuove generazioni e spettacoli dal vivo. È un investimento importante sull’identità della Fiera del Levante come attrattore culturale e turistico della nostra regione".

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"Questa Campionaria - ha continuato la commissaria Bisceglia rivolgendosi al premier Gentiloni - restituisce una cifra stimata tra i 12 e 15 milioni di euro, si tratta di “ricchezza” che ricade su un territorio che va ben oltre la sola provincia di Bari, e che rendono la Fiera parte attiva della vita economica, sociale e culturale della città, dell’area metropolitana e della Regione. La nostra scommessa - ha concluso Bisceglia - è di continuare nella nostra missione di business coniugando e trasformando la cultura, in tutte le sue forme, in sviluppo ed economia".

Cuore dell'intervento del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, è stata un'esortazione a tutto il Mezzogiorno: "Il mio messaggio qui da Bari, dalla Fiera del Levante, è che credo che da diversi anni non ci siano mai state condizioni così favorevoli per investimenti e sviluppo nel Mezzogiorno e in Puglia in modo particolare. Questa è la consapevolezza che dobbiamo trasmettere all'esterno, alle imprese, al mondo della finanza, alle realtà che abbiamo attorno. Non ci sono mai state condizioni più favorevoli per investire e il Governo le incoraggerà ulteriormente. Dobbiamo fare di questo anche una battaglia culturale. Lasciamoci alle spalle la discussione sul Mezzogiorno, e facciamolo partendo da qui, da questa Fiera, dove il Sud dimostra di avere le carte in regola per far valere la nostra forza in Europa e nel mondo".

"I grandi temi rilanciati dalla Fiera proprio a settembre, - ha continuato Gentiloni - sono in fondo gli stessi della prossima legge di Bilancio: dare sicurezze alla nostra economia, mettere in regola i conti pubblici, consolidare il debito italiano e accompagnare la crescita, puntando innanzitutto sul lavoro, per trasformare l’attuale ciclo positivo dell’economia, che investe in misura quasi inaspettata il Sud e la Puglia, in un trend costante che investa la produzione, l’export, settori come la manifattura, le tecnologie e il turismo".

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"L’impegno del Governo, e di questo ringrazio in particolare il ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti, si è impegnato ad esempio sull’Ilva riuscendo a non azzerare i livelli occupazionali e al contempo ad osservare le direttive ambientali che l’Europa giustamente ci impone. Sappiamo tutti che la sfida non è finita, che l’impegno e il dialogo con gli organi di governo locale non devono fermarsi, ma io ho fiducia negli italiani onesti, che sono la stragrande maggioranza. Quegli italiani onesti che, come disse nel 1949 un grande pugliese, Giuseppe Di Vittorio, è possibile riunificare sotto un unico obiettivo comune: il lavoro, lo sviluppo che passa attraverso la riduzione delle diseguaglianze e del disagio sociale. E questa difesa del lavoro e della rinascita economica credo trovi in Puglia una delle sue espressioni migliori. Con questo augurio dichiaro ufficialmente aperta la 81^ Fiera del Levante”

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La prima dichiarazione a caldo è stata del senatore Dario Stefàno presidente della Giunta per le Immunità del Senato: "Non si può non condividere l'invito del Presidente Gentiloni alla collaborazione leale fra tutti i livelli istituzionali, è l'unico modo per vincere la sfida della ripresa per la Puglia e il Mezzogiorno. Un invito che stride, a mio avviso, con un certo clima di freddezza che si percepiva nella nuova sala in cui si è svolta la cerimonia. Spero sia solo l'effetto del nuovo format, perché altrimenti, anche la migliore delle intenzioni programmatiche sulla carta rischia di naufragare, se il sentimento collettivo non è quello della condivisione e della collaborazione per il raggiungimento di obiettivi importanti".   

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"Ho molto apprezzato - prosegue Stefàno - che il presidente Gentiloni abbia dedicato ben oltre la metà del suo intervento al Mezzogiorno, indicandolo come azione prioritaria del governo, che in questo momento diviene stringente perché le condizioni economiche hanno dato segnali di controtendenza incoraggianti, superiori  alle previsioni".

"Anche i toni adoperati, garbati e concreti - ha continuato Stefàno -  ci confermano il bisogno di essere concreti. La leale collaborazione non può che essere l'unico modo di procedere con la prospettiva di chiudere il lungo periodo di crisi che ha attraversato il Paese ed ancor più il mezzogiorno. Qui in Puglia, ha sottolineato il premier, ci sono tutti gli ingredienti per vincere la sfida della ripresa: la nostra regione ha dimostrato performance significative nei settori chiave, ciò dimostra che siamo sulla strada giusta. Non sprechiamo questa occcsione".

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Lo stesso Michele Emiliano, a margine della ceriminia di inaugurazione ha dichiarato: “Ho sentito finalmente dopo molti anni  il tono di un discorso giusto per un presidente del Consiglio. Ho sentito il presidente del Consiglio parlare della questione meridionale come di una questione fondamentale, l’ho sentito proiettato ad incoraggiare senza illudere, l’ho sentito analizzare gli elementi positivi della situazione economica senza dire bugie".

"Questo mi incoraggia molto di più di un pallone lanciato nel cielo - ha aggiunto Emiliano - che invece scoraggia perfino di più di una analisi cruda. Sono quindi moderatamente soddisfatto del suo discorso: è il discorso di un presidente del Consiglio che deve tenere insieme un governo molto complesso".

 

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"Se Gentiloni assumesse la leadership del centrosinistra - ha poi sottolineato Emiliano - il suo contributo al Paese, all’Italia e a tutto il centrosinistra sarebbe molto più importante, perché egli sarebbe liberato da tutte le scorie e appesantimenti che oggi probabilmente gli hanno reso molto  molto più difficile dare le risposte alle domande che gli abbiamo fatto. Ma il solo fatto che abbia lasciato aperte le risposte, e questo lo esprime quotidianamente con la sua vita istituzionale, è una buona notizia".

 

"Sono certo che lavoreremo nei prossimi giorni con il Governo per risolvere le questioni che sia io che il sindaco di Bari gli abbiamo rivolto. Di questo sono particolarmente soddisfatto: sia dei preliminari, che del discorso ufficiale che di quel che si dice dopo. L’insieme di questi elementi mi incoraggia e mi dà fiducia”.

 

Infine, sul ricorso alla Corte costituzionale sulla legge sulla Partecipazione, Emiliano ha precisato: “Sono convinto che quando dimostreremo che la nostra legge è identica a quella della Toscana  - e tutto sommato non dice altro che vogliamo discutere anche delle grandi infrastrutture nazionali quando esse toccano la Puglia - penso che il Governo nazionale facilmente comprenderà che non c’è nessun problema costituzionale. In ogni caso i ricorsi alla Corte costituzionale li facciamo anche noi contro le leggi nazionali: non bisogna drammatizzarli”

 

(gelormini@affaritaliani.it)

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Pubblicato sul tema: FdL, ANCE Puglia e Bari-Bat 'I cantieri come risorse'