FdL inaugurazione: Conte delude, Decaro incisivo e Casillo già corre
Gli umori e i commenti a fine cerimonia inaugurale dell'82 Campionaria della Fiera del Levante a Bari
Musi storti, sguardi sfuggenti e delusione diffusa all’uscita dal Nuovo Centro Congressi della Fiera del Levante, a fine cerimonia inaugurale dell’82esima Campionaria a Bari.
In particolare per la aspettative sul discorso del Presidente del Consiglio pugliese, Giuseppe Conte - il terzo dopo Antonio Salandra e Aldo Moro - che segna una sorta di abisso tra la contingente e generica analisi oggi presentata dal Capo del Governo, dalla personalità storico-politica dei due predecessori: nel quadro internazionale d’inizio secolo scorso del primo, con radici daune, e nella prospettiva programmatica lungimirante del secondo dai natali salentini e l’adozione barese.
Un discorso che ha tenuto a distanza temi e problematiche affrontate in maniera a tratti sorprendentemente incisiva dal Sindaco di Bari e presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, in forma più diplomatica, ma altrettanto decisa dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e con risvolti decisamente innovativi - anche nella disamina analitica - dal neo presidente dell’Ente Fiera e imprenditore di primo livello, Pasquale Casillo.
Discorso e approccio di un presidente che non riesce a smentire e respingere gli addebiti per la percezione diffusa di una certa ‘sudditanza’ dai suoi due vicepresidenti di M5S e Lega, sensazione che, in questa tradizionale mattinata inaugurale nel quartiere fieristico barese, legge persino nella presenza ‘incombente’ e silente del ministro per il Mezzogiorno, Barbara Lezzi, una sorta di ‘tutoraggio’ persistente.
Tra i più critici Dario Stefàno (PD)componente della commissione Bilancio di Palazzo Madama: “Conte non ha superato l’esame sul futuro per il mezzogiorno. Da un premier pugliese, non sentire alcuna seria indicazione riguardo all’agenda di governo sia in materia economica generale sia nella direzione del nostro mezzogiorno, mi lascia realmente basito. È stata un’apertura della Fiera del Levante assolutamente deludente, con nessun reale richiamo alle principali vertenze che investono il Paese, il Mezzogiorno e la Puglia” lo dichiara il senatore dem Dario Stefàno, componente della commissione Bilancio di Palazzo Madama.
“Un intervento che risulta poi particolarmente insufficiente sui nodi principali che investono la nostra regione ad iniziare dal TAP, arrivando alla Xylella o al caporalato", prosegue Stefàno, "Non ho sentito alcuna indicazione se non un laconico diciamo a "stiamo studiando". Semmai, solo una scarsa sensibilità rispetto al voler ammettere che anche sulla questione Ilva avevano raccontato qualcosa di irrealizzabile e che, forse, avrebbero fatto meglio ad ammettere che quelli che c’erano prima avevano prodotto un buon lavoro che loro hanno sostanzialmente confermato. Per il resto, un battesimo per il Premier deludente, fatto di affermazioni di carattere talmente generale che tutti quanti non possiamo che condividere quali, ad esempio, la necessità di incrementare le infrastrutture, i trasporti, efficiente la spesa pubblica e l'utilizzo delle risorse comunitarie"
“L’assenza di indicazioni sul quadro economico in generale e sul mezzogiorno in particolare - conclude Stefàno - conferma che l’agenda del governo non è nelle mani del Presidente del Consiglio e il suo intervento è una implicita ammissione di non poter incidere sulla stessa, legata come è a qualche manifesto elettorale che continua a gridare un’emergenza immigrazione che nessuno avverte più. Ci aspettavamo qualcosa di più. Spero che questa fase di studio finisca presto perché il Paese ha bisogno di risposte in un quadro economico che è in peggioramento”.
“La Fiera del Levante rappresenta da sempre uno dei più importanti appuntamenti per l'economia del nostro Paese e per la sua proiezione internazionale, e lo dico da presidente del Consiglio e da pugliese”, ha affermato nek suo discorso il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, alla cerimonia di inaugurazione della 82esima “Campionaria Generale Internazionale” di Bari.
Trattando i temi economici, fiscali e sociali del Paese e del Mezzogiorno in particolare, Conte ha mostrato ottimismo sul futuro: “L'obiettivo è quello di creare la stessa fiducia che caratterizzò l'Italia dell'ultimo dopoguerra. Questo governo presta molta attenzione al Sud, non soltanto perché io sono pugliese, ma perché c’è una sensibilità di fondo”.
Il Presidente ha quindi più volte ribadito la massima attenzione del Governo verso le imprese, “Ma ciò - ha sottolineato - non significa una diminuita attenzione al mondo delle imprese. La forza delle nostre imprese potrà aiutarci a produrre quelle risorse di cui abbiamo bisogna per un paese più giusto, più forte, più inclusivo. Noi vogliamo aiutare chi intraprende per creare ricchezza, per sé stesso e per gli altri”.
Sulle future mosse dell’esecutivo e sulle anticipazioni della prossima legge finanziaria, il Presidente del Consiglio ha affermato che “Reddito di cittadinanza e riforma fiscale saranno due pilastri su cui lavoreremo per sagomare una manovra che sia anche di equità sociale".
Altrettanto critico, ma meno tranchant, il commento del presidente di Ance Puglia Nicola Bonerba: "Benissimo l'annuncio del grande piano volto alla realizzazione e manutenzione delle infrastrutture, soprattutto per il Mezzogiorno; l'auspicio è che si possa tradurre in vere e proprie opere in tempi brevi. Per questo avremmo accolto con favore un impegno governativo per la semplificazione delle procedure, visto che molte gare, anche in Puglia, non vengono bandite a causa delle lungaggini burocratiche che continuano a creare ritardi nell'ammodernamento dei territori".
"Ci saremmo aspettati, inoltre, un passaggio sulla rigenerazione urbana e un impegno sui finanziamenti volti al recupero e alla valorizzazione delle periferie; queste, per ritrovare appeal e integrarsi con i centri urbani, necessitano di interventi volti alla sicurezza sismica e idrogeologica, servizi, spazi comuni, scuole e viabilità adeguate che, con interventi di demolizione e ricostruzione e la partecipazione di privati, sono condizioni necessarie per rigenerazione virtuose”.
Mentre il presidente di Noi con l'Italia, Raffaele Fitto, non concede attenuanti: "Quest'anno più degli altri anni l'inaugurazione della Fiera del Levante ha perso una grande occasione: tracciare attraverso i discorsi delle Istituzioni il futuro che attende l'Italia e il Mezzogiorno in particolare sul piano economico e sociale".
"Deludente il premier Conte che, in poco più di mezz'ora , ha toccato il tutto e quindi non è entrato nel merito di niente - ha rincarato Fitto - neppure una parola sul TAP ne' sull'emergenza Xyella, solo un passaggio sull'Ilva dove con un pizzico di rammarico ha ammesso che quando già deciso dal precedente governo non era modificabile. Bene avrebbe fatto, allora, il suo partito, Movimento 5 Stelle, a dirlo in campagna elettorale quando in Puglia hanno raccontato un sacco di balle promettendo la chiusura dell'Ilva.
Medesima lunghezza d'onda per Erio Congedo e Marcello Gemmato di Fratelli d'Italia, che allargano il fronte dei chiamati in causa: "Noi profetici: cerimonia inaugurale palcoscenico per comizi. Come avevamo previsto, abbiamo partecipato ad un'inaugurazione della Fiera del Levante fatta di resoconti inauditi tanto da parte del sindaco di Bari Antonio Decaro quanto dal governatore pugliese Michele Emiliano".
"Questi - continuano i due rappresentati di FdI - hanno forse dimenticato che il Comune e la Regione sono da anni nelle loro mani e che i disservizi a livello di Sanità, Agricoltura, Occupazione, Infrastrutture, sono sotto gli occhi di tutti e che i cittadini pugliesi ne sono ben consapevoli. Nascondere la polvere sotto il tappeto dei proclami in vista dei prossimi appuntamenti elettorali non li redimerà".
"Di Tap, Xylella, Ilva, Sanità, c'è stato tempo e modo di discutere e di agire, oggi assistiamo all'ennesimo inopportuno comizio da parte di persone che ne hanno rappresentato allo stesso tempo la causa e l'effetto", precisa Congedo. "I cittadini -dichiara Gemmato- hanno già bocciato il loro operato votando in percentuale maggioritaria la compagine di centrodestra alle Politiche di marzo scorso".
"Dal premier Conte - continua il deputato - poche parole sul Sud: la Fiera del Levante da anni subisce lezioni impartite dai capi di governo che si susseguono, nessuna prospettiva programmatica di crescita delle aziende e delle imprese, nessun concreto slancio che la elevi davvero ad evento di portata nazionale. L'auspicio (e l'augurio) è che il nuovo presidente della Fiera del Levante, Pasquale Casillo, di cui abbiamo apprezzato l'intervento equilibrato, è che sappia fare di più e meglio".
(gelormini@affaritaliani.it)
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