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FdL premiata a Montecitorio
Con 100 eccellenze d'Italia
La Fiera del levante è, nel sistema Paese, tra le prime cento eccellenze italiane. Lo attesta, appunto, il premio "Le 100 eccellenze italiane", che il suo presidente Ugo Patroni Griffi ha ricevuto a Monecitorio. Un riconoscimento che varrà alla Fiera del Levante l'inserimento nel prestigioso volume edito da Riccardo Dell'Anna Editore e che ospità le realtà più significative d'Italia.
"E’ per me motivo di grande soddisfazione - dice Patroni Griffi - perché significa che l’impegno profuso, a volte anche caparbiamente, dal consiglio di amministrazione, generale, dai revisori dei conti, dai sindacati e dai dipendenti ha dato i suoi frutti. Questo significa che, al di là degli slogan, Insieme si può".
"La Fiera del Levante, la cui Caravella ha attraversato per anni venti di bufera, finalmente può contare su un segno più. Rispetto all’anno scorso, solo per fare un esempio, i ricavi della 79° edizione della Campionaria sono aumentati del 2,14% (3,4 milioni di euro). Il 2014 si è chiuso con un utile di 3,5 milioni di euro ed il Mol è passato da -1.352.952 del 2013 a -187.239 del 2014 e, finalmente, a +300.413 del 2015 con una previsione di +808.268 per il 2016"".
"La Fiera del Levante, dunque, si riprende alla grande il suo ruolo sullo scacchiere internazionale - aggiunge - grazie anche all’incremento di manifestazioni che, tra consolidate e nuove, saranno 31 entro dicembre ed agli eventi, congressi e convegni, in sensibile aumento: 185 entro fine anno. Ad oggi, inoltre, ci sono già una ventina tra fiere e convegni in corso di contrattualizzazione per il 2016, oltre alla Campionaria in programma dal 10 al 18 settembre".
"Quando e se la privatizzazione della gestione sarà andata a regime - conclude Patroni Griffi - la Fiera del Levante potrà contare su altre venti manifestazioni specializzate e al consumo che la Fiera di Bologna porterebbe in portfolio. Si andrebbe così a posizionare, nel mondo delle fiere internazionali, come il terzo polo fieristico italiano accanto a quello veneto e lombardo".
"La scelta delle eccellenze italiane - ha sottolineato Antonio Catricalà a Montecitorio - ha seguito il criterio oggettivo delle cose fatte, e non solo annunciate".
(gelormini@affaritaliani.it)