PugliaItalia
FI, Berlusconi benedice Sisto
“Alle urne dopo il Referendum”
Bari – Forza Italia schiera lo stato maggiore per l’inaugurazione della nuova sede di Bari Città Metropolitana. “Serve impegnarci in una grande crociata di democrazia. Dopo le Amministrative e la sconfitta di Renzi al prossimo Referendum sulle Riforme, il Capo dello Stato non potrà esimersi dallo scioglimento delle Camere e dall’indire le elezioni”, segna la road map Silvio Berlusconi, in collegamento telefonico. L’ex premier chiama per nome tutti i presenti, dal neo commissario provinciale Francesco Paolo Sisto al segretario regionale, Luigi Vitali, passando per i parlamentari Michele Boccardi ed Elvira Savino, l’ex europarlamentare Sergio Silvestris, il capogruppo regionale Andrea Caroppo e Paolo Pagliaro, dell’ufficio di presidenza. Cita persino l’ex candidato Sindaco Lobuono, serrando le fila per recuperare “quei 26 milioni di elettori sfiduciati e disgustati che non votano più”. Poi annuncia: “Verrò presto a Bari, tornerò in tv e su internet. Con Matteo Salvini e Giorgia Meloni vogliamo portare al Governo chi ha già dimostrato nella vita di essere capace”.
Per la contesa interna ci sarà tempo. “La nostra presenza, oggi, dimostra che Forza Italia non è un partito in dissoluzione. Abbiamo perso qualche consigliere comunale e di circoscrizione ma non il consenso degli elettori”, tira dritto Vitali, evitando il sale sulla ferita fresca dell’azzeramento del gruppo consiliare nel capoluogo, con l'abbandono di Michele Picaro e la porta sbattuta da Irma Melini e dai fittiani Romito e Finocchio, traslocati nel Misto. Mancano Michele Di Giulio e Nicola Quaranta, ultimi due rappresentanti azzurri del IV Municipio a passare tra i Conservatori e Riformisti, ma si affacciano i volti noti di Massimo Posca e Claudio Sgambati, oltre a quello del consigliere regionale Damascelli, della vice segretaria regionale Beatrice De Donato, del coordinatore dei Giovani, Mimmo Lardiello, e degli alleati Marcello Gemmato e Giovanni Riviello, big di Fratelli d'Italia e Noi con Salvini.
Tra i rumours, anche quello che vedrebbe il possibile ritorno nella scuderia berlusconiana di un cavallo di razza come il senatore molfettese Antonio Azzollini, impegnato nel fine settimana in un faccia a faccia con il Sindaco della sua città, Paola Natalicchio e verosimilmente impensierito dalla linea morbida adottata a sinistra degli alfaniani. Fantapolitica? Intanto, nessun riferimento neppure al presunto “asse” salentino tra l’ex regionale Aloisi e il numero uno del gruppo in Via Capruzzi, Andrea Caroppo, corroborato – e formalmente respinto – dal responsabile provinciale leccese Paride Mazzotta. “Nessuna distonia con il segretario”, aveva rassicurato quest’ultimo, in occasione del rimpasto nella giunta leccese di Paolo Perrone - avvenuto nonostante la contrarietà di Vitali - e la linea è rimasta la stessa anche dopo la scomunica della vice del plenipotenziario francavillese, De Benedetto, sulle alleanze trasversali in quel di Cavallino.
“Dobbiamo dimenticare tutto quello che è successo nel partito con quei professionisti della politica che, per fortuna, ci hanno abbandonati”, manda a dire Berlusconi, nella regione roccaforte dell'ex delfino Raffaele Fitto. Con gli uomini dell'ex Ministro di Maglie si prova a ricucire, per quanto la strada per le Comunali resti lastricata di più di una difficoltà: “Appare evidente che, ancora una volta, Forza Italia voglia proseguire lungo la strada che ha già portato il centro destra pugliese alla sconfitta”, lamentava ancora in mattinata il tarantino fittiano Chiarelli circa la quadra mancata sui fronti di Laterza e Ginosa. Venerdì il nuovo vertice. Altro giro, altra corsa.