FI, Vitali commissaria Lecce e gela Aloisi. Asse tra gli scontenti?
Lecce – Il segretario azzurro, Gino Vitali, incassa la prova di forza sul rimpasto nella Giunta leccese di Paolo Perrone ma non sta a guardare: il partito cittadino, infatti, sarà commissariato ed affidato alla vice coordinatrice regionale Federica De Benedetto, già candidata alle ultime Europee. Il disco verde all’ingresso dei forzisti nell’esecutivo era arrivato la scorsa settimana, con un voto a maggioranza tra i componenti del gruppo a Palazzo Carafa. Big sponsor della mozione favorevole, l’ex consigliere regionale Aldo Aloisi e l’attuale numero uno in Via Capruzzi, Andrea Caroppo, il cui asse esce indebolito dall’altra decisione arrivata dal quartier generale FI: la destituzione di Aloisi dall’incarico interno di responsabile dei dipartimenti.
Un blitz in piena regola che potrebbe innescare un terremoto, dal momento che vicina ad Aloisi sarebbe Nunzia Brandi, capogruppo del partito in Comune e in pole per una carica assessorile sulla quale, per ora, tocca giocare la tripla. “Non so se si tratti di decisioni direttamente legate al rimpasto, ne prendo atto e non può che dispiacermi. Tanto il coordinatore cittadino De Gaetanis quanto lo stesso Aloisi hanno lavorato al mio fianco”, commenta cauto con Affari il coordinatore provinciale, Paride Mazzotta, ridimensionando i rumours che lo vedrebbero giocare di rimessa con Aloisi e Caroppo: “Si tratta del capogruppo in Regione e del primo dei non eletti alle Regionali, quindi è normale che ci si confronti”, dribbla. E se i cronisti avevano già segnato in rosso la data di sabato per l’ufficialità sulla composizione della nuova squadra, la prima conseguenza delle scosse in atto è la messa in discussione dell’agenda, tanto che non è neppure escluso un congelamento della situazione attuale. I beninformati, peraltro, sono certi che per la formazione definitiva servirà almeno una seconda messa a punto, a stretto giro dall’esordio dei berlusconiani. Sarà davvero Nunzia Brandi ad occupare lo slot in quota a questi ultimi? Chi la spunterà per il ruolo di vice tra i pesi massimi Monosi e Messuti e l’outsider Delli Noci? E come si concluderà il gioco di incastri per i tasselli dei Conservatori e Riformisti?
Che l’obiettivo degli uomini del Vicerè di Maglie sia o meno sparigliare in casa altrui, ad essere visibile in casa degli azzurri è solo la punta dell’iceberg. I toni non sono ancora quelli del braccio di ferro ma di una partita a scacchi. E non è difficile ipotizzare che ai malumori di taluni si sommino le aspettative di altri sul lungo periodo: Montecitorio per Caroppo e l’avvicendamento conseguente tra gli scranni del Consiglio per Aloisi? Non è dato saperlo: il primo preferisce non commentare le evoluzioni in corso ed il secondo smentisce le accuse di disallineamento e chiede a Vitali un chiarimento. Senza contare le insofferenze ormai manifeste di volti noti del calibro di Francesco Paolo Sisto e Michele Boccardi, già di stanza nella Capitale ed interessati a contenere il potere del plenipotenziario francavillese. Per sapere se, da oggi, avranno una sponda in più, o forse due, non ci vorrà poi molto.
(a.bucci1@libero.it)