Fondazione Pino Pascali, acquisita 'Cinque Bachi da Setola e un Bozzolo'
Regione Puglia e Fondazione Museo Pino Pascali annunciano l’acquisizione dell’opera 'Cinque Bachi da Setola e un Bozzolo (1968).
La Regione Puglia e la Fondazione Museo Pino Pascali, nel giorno della nascita dell’artista, hanno annunciato l’acquisizione dell’opera 'Cinque Bachi da Setola e un Bozzolo (1968)' - #opere #film #teatro #territorio #libri #comunicazione.
L’opera torna a casa, a Polignano a Mare, nel cinquantenario della scomparsa del grande artista pugliese, e viaggerà in Puglia, prima di trovare definitiva collocazione nel Museo Pino Pascali
Sono trascorsi 50 anni dalla scomparsa di Pino Pascali, l’11 settembre 1968 e, per omaggiare questo grandissimo artista pugliese, la Fondazione che porta il suo nome, con sede a Polignano a Mare, ha avviato un anno di celebrazioni attraverso talk, workshop, incontri, mostre, convegni, nel segno della memoria.
Per non limitarsi alle sole celebrazioni, ma imprimere un forte impulso al rilancio e allo sviluppo del sistema dell’arte contemporanea pugliese, la Regione Puglia, di concerto con l’altro socio - il Comune di Polignano - ha deciso di affidare alla Fondazione un importante progetto strutturale: #Pascali2018, attraverso il quale il Museo Pino Pascali potrà compiere un determinante balzo in avanti, sia in termini di qualità dell’offerta culturale, che di reputazione internazionale.
Ad annunciare questa grande operazione, che intende proiettare la Puglia al centro delle rotte nazionali e internazionali dell’arte contemporanea, sono stati il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’Assessore all’Industria Turistica e Culturale – Gestione e Valorizzazione dei Beni Culturali, Loredana Capone, il Direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, Aldo Patruno, il Sindaco di Polignano a Mare, Domenico Vitto, il Presidente della Fondazione Pino Pascali, Giuseppe Teofilo e tutti gli attori culturali protagonisti del progetto. Ha fatto seguito un tavolo tecnico scientifico che ha visto gli interventi della direttrice della Fondazione Museo Pino Pascali, Rosalba Branà, e di Pietro Marino, Presidente Comitato Scientifico.
Con questo progetto la Regione Puglia, che ha individuato nell’arte contemporanea un asset strategico delle proprie politiche culturali e di valorizzazione e promozione del Territorio, intende proseguire nella strutturazione di un modello di sviluppo fondato sulla valorizzazione dei grandi attrattori e dei “Grandissimi” di Puglia, rendendo fruibile tale patrimonio all’intera comunità tramite strumenti innovativi di partecipazione culturale, audience development ed engagement e, in definitiva, inclusione e coesione sociale. Un modello altamente sostenibile, fondato sull’arte contemporanea, orientato alla crescita culturale, turistica e socio-economica del territorio. Il progetto coinvolge la Fondazione Museo Pino Pascali di Polignano a Mare, l’Apulia Film Commission e il Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio regionale per le Arti e la Cultura, insieme per una grande festa nel nome del genio di Pascali.
L’OPERA
Il baricentro intorno al quale ruota il progetto #Pascali2018 è l’acquisizione al patrimonio della Fondazione dell’opera di Pino Pascali, Cinque bachi da setola e un bozzolo (1968), tra le più iconiche ed importanti nella produzione dell’artista, che qui utilizza nuovi materiali della società industriale, una serie concentrica di scovoli in nylon di comune uso domestico, a simulare in scala gigante dei bachi da seta striscianti, come meraviglia della natura. Ancora oggi l’installazione, tra le più importanti dell’artista, conserva tutta la sua carica rivoluzionaria e una freschezza sbalorditiva esattamente come nella prima apparizione a Parigi nel febbraio del ’68, subito dopo a Roma presso la Galleria l’Attico e in seguito, dopo la scomparsa di Pascali, in prestigiose sedi pubbliche in Italia e all’estero. Parte altamente innovativa del progetto è, inoltre, l’acquisizione da parte della Fondazione Museo Pino Pascali del “segreto” per la ricostruzione del Bozzolo, simbolo di vita e rinascita, che potrà essere ricostruito di volta in volta, sulla base delle indicazioni originali di Pino Pascali, scoperte nel corso degli anni dal suo mentore Fabio Sargentini.
Pino Pascali è stato tra gli artisti più brillanti che ha avuto i suoi natali in Puglia. Le sue opere e la sua ricerca sono conosciute a livello internazionale e hanno influenzato artisti e aperto molte strade: critici e storici dell’arte nazionali e internazionali sono tutt’oggi impegnati nel dibattere la sua poetica. Le sue opere sono conservate nei musei più importanti: dal MoMa di New York alla Tate Modern di Londra, dal Mumok di Vienna al Georges Pompidou di Parigi fino al Museum of Modern Art di Osaka e alla Galleria Nazionale di Arte moderna e contemporanea di Roma. Con quest’ultima la Fondazione Museo Pino Pascali intrattiene una lunga e autorevole collaborazione che ha portato al restauro di 32 mq di mare circa sino alla mostra Dialoghi 3.0. Pino Pascali e Claudio Cintoli, e all’operazione di grande successo degli ultimi mesi Aperto per Restauro di cui rimane traccia nella prestigiosa esposizione del Dinosauro che riposa in mostra attualmente nelle sale del Museo.
Il progetto nasce dalla premessa che l’arte contemporanea è un asset strategico per lo sviluppo culturale, economico e turistico del territorio, e dalla necessaria conseguenza di dotare il territorio in cui l’artista ebbe i suoi natali e l’unico museo a lui dedicato di un maggiore corpus di opere di Pascali da proporre ai suoi concittadini, ai visitatori, soprattutto internazionali, e alle numerose scuole che ogni giorno affollano le sale espositive della Fondazione nella splendida sede di Polignano a Mare.Dopo un lungo processo di ricerca e di analisi sulle opere di Pascali attualmente disponibili sul mercato – che ha coinvolto i massimi esperti del settore – si è deciso di procedere in favore dei Cinque bachi da setola e un bozzolo, di proprietà di Fabio Sargentini (Galleria L’Attico di Roma), per la qualità, il soggetto, il periodo di realizzazione dell’opera, la tecnica di esecuzione, le dimensioni, il grado di commerciabilità e lo stato di conservazione.
IL FILM
Un’operazione così importante non poteva non essere raccontata: il progetto #Pascali2018 ha previsto, infatti, la produzione di un docufilm sul “viaggio” dell’opera, a partire dall’imballaggio a Roma fino alla consegna presso la Fondazione a Polignano. Grazie ad una serie di fortuite occasioni, il documentario racconterà tutto il percorso dell’opera, nel suo ideale “ritorno a casa”. A realizzarlo, attraverso un raffinato progetto sviluppato in collaborazione con Apulia Film Commission, il montatore, compositore, regista, sceneggiatore Walter Fasano (Bari, 1970), che vanta collaborazioni, tra gli altri, con Dario Argento, Ferzan Özpetek e Luca Guadagnino, con il quale ha lavorato da ultimo al film Premio Oscar Chiamami con il tuo nome.
IL TOUR - Infine, i Cinque bachi da setola e un bozzolo, a significare quanto siano diventati parte del patrimonio culturale condiviso di tutta la Puglia e del Mezzogiorno, prima di trovare definitiva collocazione nella sala dedicata della Fondazione Pascali a Polignano a Mare, partiranno per un tour che toccherà punti nodali dell’intero territorio pugliese, in diretta connessione con i grandi attrattori culturali regionali, e con la prospettiva di transitare, nel 2019, a Matera Capitale Europea della Cultura.
LE CONFERENZE
Con l’arrivo dei Cinque bachi da setola e un bozzolo, la Fondazione Museo Pino Pascali lancerà inoltre un ricco programma di eventi e di didattica volti a riflettere sul portato della figura artistica di Pascali e della sua ricerca, che segue gli appuntamenti già realizzati e dedicati alle opere del maestro, contestualizzandole nel periodo di sua massima espressione, quello immediatamente antecedente alla scomparsa. Per Pascali, infatti, gli anni ’60 furono fondamentali; il 1968, in particolare, segnò la nascita di alcune delle sue opere cruciali e la partecipazione ad una tormentata Biennale di Venezia, dove l’artista ottenne il riconoscimento da parte del mondo dell’arte internazionale.
La prima parte della programmazione 2018 della Fondazione Pino Pascali ha visto svolgersi un importante convegno “Pascali. Intorno al 1968. Memorie e prospettive” che ha introdotto il tema, facendo il punto sulle ricerche legate all’artista, ma anche ripercorrendone le orme in un anno fondamentale per la storia italiana e per l’artista, grazie agli interventi di importanti critici e protagonisti di quell’epoca, ma anche giovani studiosi: Achille Bonito Oliva, Vittorio Rubiu, Fabio Sargentini, Paola Pitagora, Marco Tonelli.
IL LIBRO E LO SPETTACOLO - L’omaggio a Pino Pascali sarà inoltre completato attraverso la realizzazione di un libro pop-up. Si vuole rendere omaggio al Pascali “ludico” attraverso un oggetto creativo, che rappresenterà sia uno strumento di approfondimento, sia un libro-oggetto da collezionare e conservare, in linea con la genialità inventiva ed istrionica di Pino Pascali per il quale tutto si trasformava in arte.
Riprendendo le singole opere presenti nel libro, verranno prodotte 150 pop-up da collezione. Infine, la grande festa dell’arte contemporanea continuerà a teatro attraverso quattro azioni e spettacoli site specific che racconteranno il Pascali performer, ma anche la vita dell’artista, la sua eclettica personalità. La pièce teatrale, a cura dell’attore Vito Facciolla, sarà proposta nelle province interessate dal progetto, nei teatri comunali pugliesi e nelle scuole, operazione in partnership con il Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio regionale per le Arti e la Cultura.
IL PREMIO PASCALI - Nell’ambito delle celebrazioni, il Premio Pino Pascali 2018 sarà conferito a Fabio Sargentini, storico animatore della Galleria L’Attico di Roma. Il Comitato Scientifico (Pietro Marino, presidente, Valérie Da Costa, Carlo Berardi, Marco Giusti) ha motivato così la scelta: “Fabio Sargentini, illuminato pioniere e promotore di esperienze fra le più avanzate dell’arte italiana e internazionale dagli anni Sessanta – Settanta, nell’ambito non solo della pittura e della scultura, ma del teatro, della danza e della musica nella nuova concezione performativa e multimediale. Organizzatore, in questo contesto, di seminari, mostre personali e collettive, festival, eventi. Autore di opere teatrali e letterarie all’insegna della sperimentazione linguistica. Esponente di una moderna concezione della galleria d’arte come luogo di produzione, incontro e diffusione di cultura attenta ai tempi del cambiamento e dialogante con la società. Fra i grandi artisti da lui lanciati o seguiti, assume rilevanza storica il sodalizio con Pino Pascali, al quale ha dedicato sostegno non solo in tutte le fasi della sua folgorante vita d’artista, ma nella custodia, rivisitazione e diffusione della sua opera, dalla prematura scomparsa sino ad oggi. Con partecipazione particolare alle iniziative nella terra natale dell’artista che hanno favorito la nascita e la crescita del Museo a lui dedicato e della Fondazione Pascali”.
Con tale premio la Fondazione intende in qualche modo celebrare la chiusura di questo primo cinquantennio senza Pino Pascali, ma pervaso della sua arte, per proiettarsi nel futuro diventando autorevole punto di riferimento artistico e culturale sulla figura e sulle opere del genio pugliese.
IL FONDO LODOLO - A questa importante operazione si aggiunge la eccezionale acquisizione da parte della Fondazione del Fondo fotografico di Pascali (un nucleo di oltre 170 fotografie, molte delle quali inedite) e del Fondo del video pubblicitario (13 caroselli originali), grazie alla donazione di Carla Ruta Lodolo. Le immagini e i video sono parte della mostra Pino Pascali. Fotografie, a cura di Antonio Frugis e Roberto Lacarbonara, inaugurata il 13 ottobre. In esposizione oltre 80 scatti realizzati dall’artista nel 1965, in occasione di un reportage pubblicitario realizzato tra Roma e Napoli.
LA COMUNICAZIONE - L’immagine coordinata del progetto #PASCALI2018, declinata nell’hastag #PASCALI50, è stata sviluppata dall’Agenzia PUSH STUDIO, rielaborando le idee proposte dai ragazzi del Liceo Artistico I.I.S.S. De Nittis-Pascali (presieduto dalla prof.ssa Irma D’Ambrosio), nell’ambito delle attività didattiche realizzate proprio in occasione delle celebrazioni pascaliane. L’alunno che ha ideato l’immagine ispiratrice del logo (appartenente ai corsi di grafica delle classi 4 e 5 – sez. E) è Luca Cosimo Paoli. Il team di lavoro è composto da Roberta Colossi, Gaia Ceglie, Ornella Susca, Silvano Sorino, Angelica Dirello, coordinati dai professori Marilena Di Tursi, Maria Pia Battista, Domenico Cacciapaglia.
SPONSOR - Caradonna Art Movers, esperti del settore trasporti d’arte e sponsor tecnico della Fondazione Museo Pino Pascali, sta realizzando le casse per l’opera, con un progetto d’innovazione tecnologica nell’ambito del trasporto e della conservazione dei beni culturali, che renderanno possibile lo spostamento dei Cinque Bachi da Setola in Italia e nel mondo in assoluta sicurezza.
Garofoli SpA, esperti del settore dell’illumino-tecnica e sponsor tecnico della Fondazione Museo Pino Pascali, ha progettato e realizzato un sistema d’illuminazione innovativo e tecnologicamente avanzato adatto all’esposizione dell’opera.
Grafica Zerottanta Srl, solida e storica azienda del settore della carta stampata, Grafica080 Srl è sponsor tecnico della Fondazione Pascali, producendo il materiale promo-pubblicitario necessario per la diffusione del progetto #PASCALI2018.
APERTURA STRAORDINARIA - Per consentire la più ampia fruizione dell’opera appena acquistata, nel week-end dal 19 al 21 ottobre il Museo Pascali resterà aperto gratuitamente al pubblico dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 21 e a tutti i visitatori sarà consegnato un omaggio originale a ricordo di questo memorabile evento.
(gelormini@affaritaliani.it)
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