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Gabellone scrive a Emiliano
“Urge chiarezza legislativa"

La convocazione urgente di un incontro per illustrare una situazione amministrativa non più sostenibile da parte delle Province pugliesi. E’ quanto richiesto, con una lettera dal presidente UPI Puglia, Antonio Gabellone, al nuovo presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Nella lunga nota il presidente Gabellone ripercorre tutte le tappe procedurali di una vicenda che sta lasciando gli enti provinciali in un limbo che li vede giorno dopo giorno precipitare verso un inferno vissuto quotidianamente sulla pelle dei cittadini, i quali vengono privati di servizi essenziali e sui dipendenti provinciali  il cui futuro professionale è fortemente messo in discussione.

Emiliano App.pg
 

Ad oggi la Regione Puglia è totalmente inadempiente sul piano legislativo non avendo portato all’approvazione del Consiglio entro il 31 dicembre dello scorso anno (così come previsto dalla legge n. 56 del 2014)  il disegno di legge approvato dalla precedente Giunta in zona cesarini, il giorno prima della scadenza, il 30 dicembre. Un DDL che Gabellone bolla come “confuso, sia in ordine alle funzioni a suo tempo delegate dalla Regione alle Province e sia per quelle non fondamentali non più di competenza delle Province”. Mentre“lo stesso Osservatorio regionale – aggiunge  – deputato a tracciare linee procedurali da seguire per dare compimento alla Riforma, ha svolto un ruolo poco efficace in assenza di precise direttive politiche”.

In questa situazione di confusione politico-gestionale Gabellone rimarca al presidente Emiliano che con l’avvio del nuovo anno scolastico le Province dovrebbero garantire ed erogare, con finanziamenti regionali irrisori, il servizio di trasporto, l’assistenza specialistica e gli interventi di sostegno al diritto allo studio per gli alunni audiolesi delle scuole medi superiori. “E tutto ciò – scrive il presidente UPI Puglia – in contrasto con la Legge 56 del 2014 che prevede per le Province la titolarità della SOLA programmazione della rete scolastica, nonché la gestione dell’edilizia scolastica delle scuole medie superiori, escludendo, pertanto, tutto ciò che è di natura gestionale come le utenze, il riscaldamento, la pulizia, gli interventi di manutenzione nelle scuole”.

L’incontro sollecitato, quindi, al presidente della Regione serve anche  a definire questi servizi scolastici, ma anche altri servizi non più previsti nelle funzioni fondamentali, perché non si debba avviare un altro anno scolastico con disservizi.