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Garavaglia: 'Un museo in ogni Ospedale' Il modello Gallipoli fa scuola a Roma

"Il Museo dell’Ospedale di Gallipoli: un esempio da seguire e da diffondere", è l’invito lanciato dall’ex ministro della Sanità, Maria Pia Garavaglia

"Il Museo dell’Ospedale di Gallipoli: un esempio da seguire e da diffondere", è l’invito lanciato dall’ex ministro della Sanità, Maria Pia Garavaglia, durante l’inaugurazione a Roma del 98° Anno Accademico dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria.

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“Ci vorrebbe un museo come quello di Gallipoli in ogni ospedale, per recuperare le tante testimonianze che la medicina offre. Non solo - ha precisato Garavaglia -  per fare storia della Sanità, ma anche per continuare ad arare il terreno della cultura medica e scientifica di cui l’Accademia di Arte Sanitaria si fa portavoce in tutta Italia”.

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Un invito a fare promozione a tutto tondo e, nello stesso tempo, a fare da argine contro i messaggi distorti diffusi su temi delicati e di stretta attualità come la clonazione e i movimenti anti-vaccinisti, i cosiddetti No Vax. "Un compito importante e su più fronti per l’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria - come ha ricordato in apertura il suo presidente, il pugliese Gianni Iacovelli - chiamata a rinnovare il suo ruolo al fianco della scienza, non solo come custode di essa ma come punto di riferimento per disseminare esempi positivi”.

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Importante il legame creato tra ASL Lecce e ASL Roma1, padrona di casa del Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia che ospita l’Accademia. Per il Direttore Generale Angelo Tanese, infatti, “Il Museo di Gallipoli è una bella iniziativa e potrebbe essere l’inizio di un gemellaggio tra le due aziende sanitarie su temi di comune interesse”.

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Obiettivo centrato, insomma, per Enrico Viola, presidente del Comitato organizzatore del Museo salentino e intervenuto in rappresentanza della ASL Lecce: “Abbiamo portato a Roma la  nostra esperienza per metterla a disposizione delle altre realtà italiane. Una missione riuscita, perché abbiamo spiegato come sia possibile fare buona sanità e sana amministrazione trasformando un problema in una risorsa".

"E’ del resto l’idea base della nostra operazione - ha sottolineato Viola - recuperare i vecchi apparecchi tecnologici e lo strumentario medico e metterli in vetrina in un Museo. Tutto reso possibile grazie alla ferma volontà di un gruppo di appassionati e alla lungimiranza  e sensibilità dimostrata dal Direttore Generale Silvana Melli. E ora questo buon esempio ha già attirato l’attenzione e la curiosità di altre aziende sanitarie che vorrebbero replicarlo: noi, naturalmente, abbiamo già offerto la nostra collaborazione”.

(gelormini@affaritaliani.it)