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'Generazione50', in scena il valore
aggiunto dei cinquantenni senza lavoro

Antonio V. Gelormini
Storie e speranze di chi a cinquant'anni vuole ricollocarsi sul mercato del lavoro. Nella Sala delle Muse del Teatro Petruzzelli, a Bari, spazio al problema dei lavoratori "troppo giovani per la pensione e troppo vecchi per lavorare",  che in Italia - come in Puglia - riguarda drammaticamente la fascia degli ultracinquantenni.
 
Il mercato del lavoro sembra che possa fare a meno dei cinquantenni. Ma siamo proprio sicuri che sia così? Le analisi di settore indicano che l'esperienza rappresenta - oggi più che mai - un plusvalore importante e fondamentale da mettere a disposizione delle aziende.
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A porre la questione sono gli associati alla Rete di Imprese STRATERGICA, che Lunedì 25 gennaio alle ore 18.00, incontreranno una platea di disoccupati ultracinquantenni baresi, per avviare un percorso di conoscenza ed autovalutazione, condividendo le loro esperienze, illustrando i vantaggi delle aziende ad assumere un cinquantenne, e divenendo attori di un grande progetto sociale che culminerà nella costruzione di un portale web dedicato all'impiego degli over 50 e di una lettera al Presidente della Regione Puglia, affinchè promuova politiche tese alla creazione di opportunità di lavoro per questa categoria sociale.

 

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La Grande Crisi ha messo nel mirino i cinquantenni, diventati “il target privilegiato delle ristrutturazioni aziendali”. I dati Istat segnalano come per i lavoratori maturi cresca sia l’occupazione sia la disoccupazione, ma è un effetto statistico legato all’invecchiamento della forza lavoro. 

 

Il problema dei lavoratori troppo giovani per andare in pensione e troppo vecchi per trovarne uno nuovo, è un problema a cui si presta ancora scarsa attenzione. Nel Mezzogiorno nel 2014 la fascia 45-54 anni ha registrato 260.300 persone in cerca di occupazione, mentre gli Over 55 sono stati 89.300. Un fenomeno che in Italia vede un primato maschile con il 57,7% di lavoratori in cerca di occupazione contro il 42,3% delle lavoratrici. Per guardare in profondità e con responsabilità alla prospettiva di chi vive il dramma di perdere il lavoro a 50 anni, occorre calarsi nelle condizioni personali di chi si trova in questa soffocante situazione di stand-by. 

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GENERAZIONE 50 nasce proprio con l’intento di avviare un percorso di conoscenza e autovalutazione che offra a questi lavoratori la possibilità di fare rete e acquistare più consapevolezza del proprio valore in termini di opportunità per la società.

 

Obiettivo: fornire una traccia di orientamento e indurre a riflettere sulla disponibilità al cambiamento dei lavoratori e delle imprese; perlustrare le skills dei lavoratori presenti e offrire loro motivazioni per reinventarsi un ruolo professionale; mettere in relazione coloro che hanno competenze tali da poter essere utili a neo-imprese, imprese mature e altri colleghi nella stessa condizione.

 

A ciascuno sarà consentito di dotarsi di una video-scheda e di un curriculum con cui promuoversi in un portale web dedicato al progetto. L’obiettivo dell’evento non è quello di simulare un Job Day, ma di permettere uno scambio reciproco di esperienze tra persone che hanno elementi in comune, non solo anagrafici.

 

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"L’obiettivo di Generazione 50 – spiega l’ideatore dell’iniziativa, Roberto Lorusso, esperto di pianificazione strategica – è quello di sollevare il velo che offusca il peso e il valore degli over 50 che, pur avendo maturato una lunga e importante esperienza lavorativa, vivono in un eterno limbo, muovendosi con un imbarazzo ben superiore a quello dei neolaureati perché hanno piena consapevolezza del loro valore e soffrono il peso della responsabilità di essere capifamiglia e assistono al dibattito nazionale sul tema del lavoro in cui non sono previsti e si sentono esclusi, isolandosi così sia dall’ambiente esterno che da quello familiare".

 

L’evento a carattere esclusivamente partecipativo vedrà i presenti essere protagonisti con attività che aumenteranno la motivazione e la speranza. Collettivamente i partecipanti disegneranno una mappa delle “Reason Why” e illustreranno i vantaggi per le imprese ad assumere un cinquantenne.

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Dalla platea assisteranno anche alcuni imprenditori e giovani responsabili di start-up che interverranno solo alla fine percondividere opinioni e proporre soluzioni.

 

La conclusione dell’evento è affidata ad un’esercitazione collettiva che prevede la redazione di una lettera indirizzata al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano - invitato con un tweet a conoscere le speranze dei partecipanti - per chiedere una maggiore attenzione a questa categoria sociale e affinché ponga in essere politiche tese alla creazione di opportunità di lavoro e a favorire start up di over 50.

 

(gelormini@affaritaliani.it)