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Giornata 2015, Libere dalla violenza
Le donne fanno fronte comune

La Giornata 2015 contro la violenza sulle donne, che ricorre ogni 25 novembre, è occasione di riflessione per la  presidente della Consulta regionale femminile pugliese Anna Maria Carbonelli Quaranta.

Giornata donne 2015
 

“Libere dalla violenza. Il tema è quanto mai attuale e scottante. Le Istituzioni, gli Organismi di Parità e le Associazioni, condividono da tempo un forte impegno per prevenire, sensibilizzare e contrastare il tema della violenza sulle donne e sui diritti umani di tutti gli individui per la protezione della vita e della libertà delle donne".

"Rappresenta un fenomeno sociale di grande dimensioni ed è necessario mettere in pratica interventi strutturali a sostegno della centralità della Donna nella società e nell’ambito familiare, seguendo i modelli europei più avanzati e all’avanguardia, dove l’integrazione socio-lavorativa femminile rappresenta un dato di fatto incontrovertibile e riconosciuto, secondo quanto prescritto dalle direttive di Bruxelles".

"Molestie e violenze albergano in ogni ambito sociale e molto spesso nel chiuso della “Famiglia” si subisce la violenza in vari modi: fisica, economica, psicologica, persecutoria (stalking)".

giornata violenza donne
 

"È fondamentale l’aspetto culturale: occorre aprire una discussione nelle scuole di ogni ordine e grado, con approfondimenti tematici per incidere nella educazione alla non violenza e al rispetto della dignità umana e in particolare alla differenza di genere".

"La Consulta regionale femminile ha spesso dibattuto sul tema della violenza sotto l’aspetto giuridico e sociale. Bisogna prevenire questo disastro e aiutare con interventi sistematici di Regione e Comune il fenomeno della violenza contro le donne e i minori, potenziando la rete dei servizi e il funzionamento delle equipe integrate multidisciplinari".

"Anche così - conclude Carbonelli Quaranta - potremo prevenire adeguatamente la violenza e contribuire a cancellare dalla nostra società il cosiddetto “femminicidio”.

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A tal proposito, il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo, ha voluto testimoniare sensibilità e impegno: "Dal 2000, la Giornata internazionale contro la violenza alle donne deve riportarci a riflettere su una realtà da estirpare dalla società civile, in tutti i continenti e in tutti gli Stati. Ci auguravamo che dopo la risoluzione ONU del 17 dicembre 1999, il nuovo millennio si aprisse all’insegna di una progressiva riduzione di un fenomeno odioso e doloroso".

"Leggere invece oggi l’ultimo Rapporto delle Nazioni Unite - sottolinea Loizzo - fa impressione: solo 119 Paesi hanno adottato leggi sulla violenza domestica e 125 sulle molestie sessuali. Un terzo (il 35%) delle donne nel mondo ha subito una violenza fisica o sessuale, dal partner, da congiunti o estranei. A brutalità e aggressioni, si aggiunge un contesto lavorativo che ancora  vede le donne subire trattamenti economici inferiori ai colleghi maschi (dal 90% al 70% in meno)".

"Ecco perciò che il 25 novembre deve diventare il momento della più attenta riflessione - conclude il presidente Loizzo - ma ogni giorno dobbiamo continuare a interrogarci e impegnarci contro questi corto circuiti delle nostre società, della vita di relazione, del rapporto uomo-donna, perché la cronaca registra continuamente episodi inaccettabili che vedono vittime anche in Italia donne, ragazze e nel mondo perfino bambine. Abusi, violenze, molestie e femminicidi non devono fare più parte del nostro quotidiano".

(gelormini@affaritaliani.it)