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Giornata contro la violenza sulle Donne: rose, fiori e riflessioni
Tantissime le iniziative in occasione della Giornata internazionale, per il contrasto ad ogni forma di violenza sulle donne.
Non si contano le iniziative in occasione della Giornata internazionale per il contrasto ad ogni forma di violenza sulle donne. Il Comune di Bari, aderendo all'iniziativa promossa dall'ANCI, domenica 25 novembre esporrà “a mezz’asta” la bandiera della Città di Bari sulla facciata del Palazzo Comunale, in segno di lutto per tutte le vittime di femminicidio.
In una sorta di anteprima, in Consiglio regionale pugliese, il teatro è entrato in Aula consiliare, con un monologo sulle donne e sul punto di vista femminile nei rapporti con gli uomini: un modo anche questo di riempire di contenuti e riflessioni la Giornata contro la violenza sulle donne.
Un insolito e autentico momento teatrale in uno spazio istituzionale, che ha visto In scena - da sola nell’emiciclo - l’attrice e autrice altamurana, Daniela Baldassarra, raccontare ironicamente e intensamente il percorso della donna “tipo”: da moglie delusa e casalinga frustrata a single che cerca di autodeterminarsi, scontrandosi con un universo maschile molto diversificato, ma unito da un comune denominatore, l’amore per mammà.
“Un modo giusto di riflettere sul problema della violenza e in particolare sull’emergenza dei femminicidi”, ha commentato il presidente del Consiglio Regionale della Puglia Mario Loizzo, intervenendo al confronto successivo, ““E’ chiaro che in questa Giornata non ci sarà niente da celebrare, ma tanto da cambiare. Basta leggere le cronache tutti i giorni per capire che siamo di fronte ad una vera tragedia. Si stenta perfino a trovare le parole per esprimere lo sdegno per quanto sta accadendo, per questa esplosione di brutalità raccapricciante contro le donne”.
“Tuttavia, facciamo bene a non rassegnarci all’idea che tanto non cambia niente - ha aggiunto il presidente Loizzo - perché bisogna far crescere un nuovo senso collettivo di responsabilità, occorre assumere tutti insieme un approccio culturale diverso. La società civile, le forze sociali e i soggetti più sensibili devono fare dell’indignazione uno strumento per dare un sussulto e fermare la barbarie dell’oggi, nella consapevolezza che uno sforzo di buona volontà e il rispetto dei valori potranno dar vita finalmente ad un nuovo rinascimento”.
"La violenza contro le donne è una piaga sociale che ha assunto negli anni dimensioni allarmanti”, ha dichiarato a proposito il Presidente del Gruppo consiliare LeU/I Progressisti, Ernesto Abaterusso, “Parliamo non solo di violenze fisiche, ma anche psicologiche, domestiche, troppo stesso taciute per paura, che lasciano ferite indelebili sui corpi così come nell’anima delle donne. Tacere o minimizzare il fenomeno vorrebbe dire impedire una consapevole e adeguata presa di coscienza a livello sociale di questo fenomeno drammatico”.
“Perciò - ha sottolineato Abbaterusso - LeU/I Progressisti ha deciso di sostenere la manifestazione Nonenormalechesianormale! Chiedendo alla Regione Puglia, che si è sempre contraddistinta per l’attenzione a questo tema - così come ai temi dei diritti e delle pari opportunità - di impegnarsi ancora di più. Quello che serve oggi è un cambiamento culturale, che parta dai contesti formativi in cui crescono le nuove generazioni perché è solo educando al rispetto e alla parità che si può fare quel primo passo per combattere la violenza e gli stereotipi".
Nel corso dell’incontro in Consiglio, la presidente del Comitato Unico di Garanzia della Regione Puglia, Magda Terrevoli, ha presentato i corsi di educazione finanziaria, organizzati da Giunta e Consiglio e riservati al personale, per aiutare a gestire le proprie risorse patrimoniali, anche nel mondo della new economy.
Anche l’Unione Induista Italiana fa sapere di aver organizzato un’iniziativa nei templi, in cui ogni uomo della comunità leggerà un inno all’aspetto femminile del Divino e donerà un fiore a ciascuna donna. Un gesto semplice e gentile, all’insegna della nonviolenza. Aderiranno all'iniziativa tutti i templi da Trento a Palermo, passando per la comunità di Brescia, Parma, Cremona, Novellara, Milano, Mantova, Genova, Altare, Roma, Napoli, Bari e Palermo.
Le comunità si riuniranno a partire dalle 16.00 dove si svolgerà la consueta funzione religiosa, puja, che terminerà con l'omaggio di una rosa alle donne presenti e con un inno in segno di rispetto e di nonviolenza verso ogni essere.
“L’evento nasce anche per contrastare la violenza registrata anche questo anno in molti ambiti della comunità femminile immigrata, con condizioni femminili che hanno recentemente registrato, in certi ambiti, dati inquietanti”, afferma Marco Omizzolo, sociologo e responsabile scientifico Coop. Sul fronte migranti, la situazione, specialmente nelle campagne, è disastrosa in particolare per gli aspetti legati al caporalato: “Per le donne le esperienze di sfruttamento e ricatto sono più estreme. Mentre infatti per gli uomini le retribuzioni sono di tre euro in media per un’ora di lavoro, per le donne si arriva a 1,5/2 euro. Le lavoratrici migranti, inoltre, sono soggetti a ricatti raccapriccianti come quelli di carattere sessuale e di licenziamento, se non si soddisfano le ansie sessuali del padrone o del caporale di turno. Tutto questo è dimostrazione di uno scadimento morale della società e del sistema economico di produzione che, in agricoltura e non solo, si fonda ancora su episodi di tale violenza”.
A tali episodi di negatività l’Unione Induista vuole reagire attraverso un’iniziativa simbolica perché, come asserisce Svamini Hamsananda Ghiri, guida spirituale dell’Unione, “La violenza può essere fisica, verbale o psicologica, ma una rosa è sempre segno di gentilezza…”.
Esempio ripreso e rilanciati a Lecce, dove fiori belli e colorati saranno donati domenica 25 novembre a tutte le donne, al Mercato contadino di Campagna Amica in Piazza Bottazzi. Qui, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, le ‘contadine’ di Coldiretti Donne Impresa Lecce animeranno la domenica dei leccesi con l’iniziativa ‘Lasciati Fiorire!’.
In mattinata, spazio al dibattito con Enza Miceli, operatrice del Centro Antiviolenza della cooperativa SanFra, Marialba Pandolfini, imprenditrice nel settore turistico e il magistrato Salvatore Cosentino. I lavori saranno coordinati da Daniela Margarito, presidente di Coldiretti Donne Impresa Lecce.
Una giornata speciale per il capoluogo salentino, in cui sarà festeggiato - tra l’altro - l’anniversario dello stesso Mercato di Campagna di Piazza Bottazzi, che proprio domenica compie 10 anni e le imprenditrici di Coldiretti Donne Impresa, coadiuvate dagli agricoltori di Campagna Amica, offriranno un agri-aperitivo a base di prelibatezze a KM0 e di olio extravergine ‘nuovo’.
La Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne fu ufficializzata dall'Assemblea Generale dell'ONU, che scelse la data grazie all’impegno di un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell'Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotà nel 1981. Questa data fu scelta in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell'arretratezza e nel caos per oltre 30 anni. Il 25 novembre 1960, infatti, le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente.
(gelormini@affaritaliani.it)