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Giornata Intenazionale per l'eliminazione della Violenza contro le Donne
Daniela Saliani Giornata Eliminazione Violenza Donne

In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il sindaco di Bari Antonio Decaro, ha deposto un mazzo di fiori nel camerino del Teatro Petruzzelli intitolato ad Anna Costanzo, vittima di femminicidio barese. All’iniziativa ha partecipato anche il fratello della donna uccisa nel 2009, Antonio.

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La cerimonia rientra nel programma di appuntamenti promossi dall’amministrazione comunale per sensibilizzare l’opinione pubblica su un fenomeno drammatico e in costante crescita. Attraverso l’organizzazione di questi momenti di riflessione l’amministrazione intende non solo rendere omaggio alla memoria alle vittime di femminicidio, ma soprattutto ribadire l’importanza della costruzione di una nuova cultura rispettosa delle differenze di genere e contraria ad ogni tipo di discriminazione.

“Oggi, nella Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza sulle Donne, anche il Comune di Bari ha voluto organizzare una serie di iniziative in ricordo delle vittime di femminicidio, che purtroppo il nostro territorio e tante famiglie sono costretti a piangere - ha dichiarato il sindaco Decaro - come ogni 25 novembre, ormai da diversi anni mi ritrovo qui, nel camerino di Anna Costanzo, vittima di femminicidio per mano di un uomo che non accettava la fine della relazione con lei. Una storia come migliaia se ne ripetono da quel 2009, cui siamo quasi assuefatti, al punto da ritenere questo fenomeno ineludibile".

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"Sabato scorso, una settimana fa, l’Italia si è fermata per qualche minuto di fronte alla notizia del ritrovamento del corpo massacrato di Giulia Cecchetin. Un’altra vittima di femminicidio, morta ammazzata ancora una volta da uno che non accettava la fine della loro relazione. Ci siamo fermati tutti, con il cuore in gola, e non perché Giulia fosse diversa dalle altre, ma perché per un attimo tutti avevamo sperato finisse diversamente. Forse inconsciamente, in quegli attimi, tutti abbiamo coltivato la speranza di ritrovare questa ragazza viva. E appellarci alla sua salvezza per assolverci ancora".

"Invece quest’ennesima tragedia, consumata davanti agli occhi di un intero Paese, ci chiama in causa tutti, ognuno con le proprie responsabilità e competenze, nella sfera personale, professionale, pubblica e sociale. Il dolore ha lasciato il posto alla rabbia e alla necessità di intervenire, agire nella realtà quotidiana senza attendere che si compia l’ennesimo delitto. Ho voluto affiggere anche io, dal balcone del mio ufficio, i versi che in questi giorni, a partire dal Perù, hanno fatto il giro del mondo. Le parole “fa che io sia l’ultima” devono essere una chiamata alle nostre responsabilità, di tutti. Dobbiamo farlo per Giulia, per le 104 donne morte solo nel 2023 e, soprattutto, per tutte le donne che, a differenza di Giulia, se sapremo davvero intervenire, faranno ritorno a casa sane e salve”.

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Le altre commemorazioni organizzate dall’amministrazione comunale in memoria delle donne baresi vittime di femminicidio, a partire da ieri:

·      L’assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano e il presidente del Municipio V Vincenzo Brandi, alla presenza di alcune scolaresche del territorio, hanno deposto una corona di fiori presso la targa stradale di via Santa Scorese, a Palese Macchie;

·      L’assessora al Welfare Francesca Bottalico e la presidente del Municipio IV Grazia Albergo hanno deposto una corona di fiori a Ceglie del Campo, nel giardino Vittime di femminicidio - Chiara Brandonisio;

·      L’assessora allo Sviluppo economico Carla Palone e il presidente del Municipio II Gianlucio Smaldone hanno deposto una corona di fiori nel giardino intitolato a Palmina Martinelli, in via Mauro Amoruso con angolo viale Kennedy.

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Anche la presidente del Consiglio Regionale Puglia ha celebrato la Giornata: “Ho deciso di trascorrere questa giornata del 25 novembre, dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, con le ragazze e con i ragazzi. Sono stata con gli studenti del liceo Vanini di Casarano - ha riferito Loredana Capone - perché è con i giovani che dobbiamo parlare, sono loro che dobbiamo ascoltare. Solo così  potremo davvero compiere la rivoluzione culturale necessaria per liberare la nostra società da stereotipi che vedono in tutti i campi il dominio della figura maschile. Ma per il vero cambiamento servono azioni quotidiane. Per questo l’impegno del Consiglio regionale della Puglia contro la violenza di genere va oltre il 25 novembre”.

“In questi mesi in tutto il territorio regionale - ha sottolineato - si stanno svolgendo numerose attività e iniziative per promuovere la parità di genere. Grazie al bando Futura “La Puglia per la parità”, emesso dal Consiglio regionale della Puglia, voluto fortemente dalla Presidenza del Consiglio regionale, sono stati finanziati 107 progetti presentati da associazioni, enti, fondazioni e imprese. Sono stati realizzati seminari, convegni, laboratori, attività artistiche teatrali musicali, percorsi formativi, rassegne e mostre".

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"Un lavoro sinergico ancora in corso - ha concluso la presidente Capone - che si andrà ad aggiungere alle ulteriori iniziative che con la Giunta intendiamo intraprendere nel più breve tempo possibile per attuare un’azione preventiva più incisiva per arrestare tanta violenza. Per questo lunedì con l’assessora regionale al Welfare, Rosa Barone, incontrerò i responsabili dei centri antiviolenza della Puglia. Insieme redigeremo un Piano di azione”.

“Le iniziative di sensibilizzazione sui territori sono fondamentali per celebrare la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che ricorre il 25 novembre. Parliamo di momenti di confronto per informare sulle attività di prevenzione e contrasto del fenomeno e per ribadire alle donne vittime di violenza che non sono sole”. Lo ha dichiarato l’assessora al Welfare Rosa Barone, che sta prendendo parte a diverse manifestazioni per ribadire il NO alla violenza di genere.

A Carapelle, l’assessora regionale, assieme all’amministrazione comunale, al CAV ‘Titina Cioffi’  gestito da Impegno Donna e alle organizzazioni attive sul territorio, ha partecipato alla prima di una serie di attività pensate per coinvolgere tutta la cittadinanza: i ragazzi delle scuole si sono recati davanti alla panchina contro la violenza per ascoltare frammenti di storie di donne vittime di violenza, letti dal sindaco Umberto Di Michele, dal vicesindaco Ulderico Spinapolice e dall’assessore Sergio Izzi.

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A Barletta, l’assessora Barone è stata tra gli ospiti della seconda edizione del “Festival per la promozione delle pari opportunità”, momento fondamentale del percorso formativo “Di Pari Passo”, che da tre anni vede coinvolte le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado della città, frutto della ventennale esperienza dell’Osservatorio Giulia e Rossella Centro Antiviolenza ETS. Mentre ad Accadia ha inaugurato la panchina rossa in Piazza Salvatore per ricordare le vittime di femminicidio.

Le iniziative continueranno anche dopo il 25 novembre:

Lunedì 27 novembre, dalle ore 10, nella sala A della sede della Regione Puglia (via Gentile n. 52), si terrà il seminario “Generi, Stereotipi, Violenza: il potere trasformativo della formazione”, in cui verrà presentato un importante intervento regionale in ambito formativo, realizzato grazie alla proficua collaborazione fra tre università pugliesi e la rete dei Centri antiviolenza. Alle, ancora 15 in Consiglio regionale, si svolgerà un incontro con le responsabili e gli operatori dei centri antiviolenza della Puglia, alla presenza della presidente del consiglio regionale Loredana Capone.

“La violenza contro le donne - ha detto Barone – va combattuta ogni giorno e manifestazioni come queste fanno sì che i nostri messaggi possano arrivare in maniera capillare a tutta la popolazione. Con il presidente Emiliano, tutta la Giunta e i consiglieri regionali ci siamo impegnati nell’ultimo Consiglio a dare vita a iniziative che possano realmente supportare chi tutti i giorni è in prima linea sui territori.  La Regione ha messo in campo una pluralità di azioni per sostenere le donne vittime di violenza e ogni anno vengono erogati oltre 3 milioni fra le risorse del DPCM e le risorse autonome destinate sia a soggetti privati che agli Ambiti territoriali. Per il 2024 sono oltre 3,5 milioni".

"Gli interventi sono molteplici: la presa in carico delle donne sole o con minori, la messa in protezione (CAV, sportelli e case rifugio), il sostegno per l’affrancamento dalla violenza e il recupero dell’autonomia e indipendenza (dote per l’empowerment). Non meno importante è l’attività di sensibilizzazione sul tema indirizzata a tutta la popolazione e la formazione per gli operatori. Vogliamo implementare le campagne di comunicazione per far conoscere il lavoro dei CAV e degli sportelli informativi e far sapere alle donne che vogliono denunciare che c’è una rete a loro supporto. Abbiamo ottenuto risultati importanti con la campagna ‘Allènati contro la Violenza’, per questo l’obiettivo è potenziare le attività informative e stiamo lavorando a idee per coinvolgere maggiormente anche i più giovani”.

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Altra iniziativa Domenica 26 novembre alle 18,00 al Museo ME&DA Museo Etnografico e delle Arti di Castelluccio dei Sauri (FG) si terrà l’inaugurazione della mostra documentaria sul tema della violenza sulle donne dal titolo “VITE SPEZZATE", finanziata dal Consiglio regionale della Puglia nell’ambito dell’Avviso “FUTURA. La Puglia per la Parità”, chiude una attività di ricerca del Centro Studi Diomede O.d.V., iniziata negli anni scorsi, sul tema della violenza sulle donne.

All’incontro partecipano, dopo il saluto delle autorità, il rappresentate dell’Arma dei Carabinieri, Francesca Vecera (pedagogista del Centro Antiviolenza “Libellula” di Troia) e Michele Paglia (presidente del Centro Studi Diomede OdV).

La mostra è articolata in un percorso di pannelli che riassumono ed espongono i dati raccolti sul tema della violenza di genere: violenza domestica, sui luoghi di lavoro, violenza sociale, femminicidi e altre forme di abusi nei confronti delle donne.I pannelli finali sono dedicati ad alcune donne che hanno subìto in prima persona queste forme di violenza e sono riuscite a darne testimonianza oppure, purtroppo, sono finite sulle pagine di cronaca nera.Al di là dei dati raccolti dall’ISTAT (la cui ultima indagine risale a una decina di anni fa), le notizie di cronaca, vicine e lontane, devono farci riflettere sulla necessità del cambiamento.

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Sono ancora tanti i casi di femminicidi, così come i casi di violenza fisica, economica e psicologica, anche se poco denunciati.Il numero dei casi denunciati è inferiore nel Sud Italia, dove è ancora forte il retaggio culturale che vede nell’uomo il gestore della vita economica della famiglia e nella donna un essere meno capace dell’uomo e dedito all’ubbidienza al capofamiglia e all’accudimento dei figli.

Altrettanto interessanti sono i dati sugli stereotipi, ovvero quei modi di pensare e vedere le cose che ci vengono inculcati dalla società e non hanno alcun fondamento scientifico o razionale.Gli stereotipi sui ruoli e sui comportamenti che la donna “deve” tenere sono diffusi soprattutto nel Sud Italia, in una fascia di età più avanzata e in misura simile tra uomini e donne.

Ciò deve spingerci a fare una riflessione, ovvero che gli stereotipi possono essere combattuti con la cultura, l’informazione, l’educazione.Educare al rispetto dell’altro, della sua diversità, deve essere un obiettivo principale sin dalla più tenera età.L’intento di questa mostra è quello di gettare un seme per le nuove generazioni, sensibilizzando gli uomini e le donne di oggi e di domani, spingendoli a non accettare più situazioni di violenza, di qualunque tipo essa sia, affinché le “Vite Spezzate” non siano state spezzate invano.

Sono operativi i nuovi Sportelli Antiviolenza attivati sul Gargano dalla cooperativa sociale Il Filo di Arianna nell’ambito del progetto Zona franca, sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD.

Lo Sportello Antiviolenza di Rodi Garganico sarà aperto ogni martedì, dalle 9 alle 12, e lo Sportello Antiviolenza di Ischitella ogni giovedì, dalle 15.30 alle 18.30. Sono ubicati nella sede municipale. Finora i due comuni erano sprovvisti del servizio.  Inoltre, sono stati ampliati gli orari degli Sportelli Antiviolenza già attivi a ViestePeschici e Cagnano Varano.

Si rafforzano le attività del Centro Antiviolenza ‘Antonietta Caruso’ dell’Ambito Territoriale di Vico del Gargano, gestito dalla cooperativa sociale Il Filo di Arianna.

Tutte le azioni previste dal progetto Zona Franca - Luoghi sicuri e percorsi di non violenza sono state presentate alla vigilia della Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne, nell’Auditorium comunale ‘Raffaele Lanzetta’ di Vico del Gargano.

Primo nell’elenco dei progetti selezionati da Fondazione CON IL SUD nella seconda edizione del Bando per il contrasto della violenza di genere, l’intervento ha l’ambizione di migliorare i processi di presa in carico e di trasformare il territorio in una zona franca dalla violenza.

“È un progetto che merita la massima diffusione e sicuramente porterà al nostro territorio un valore aggiunto in termini di protezione - ha osservato il sindaco di Vico del Gargano, Raffaele Sciscio, nel suo intervento di saluto anche in qualità di presidente dell’Ambito Territoriale - i Centri Antiviolenza sono un seme che noi dobbiamo piantare in ogni Ambito, in ogni Comune, cercando di farlo germogliare il più possibile”.

In rappresentanza del Comune di Vico del Gargano sono intervenute anche Porzia Pinto, assessore alle Politiche Sociali, e Rita Selvaggio, assessore alle Pari Opportunità.

È stata la project manager Daniela Eronia a illustrare le azioni dell’articolato progetto. “In poco più di un anno, le donne prese in carico dal CAV sono state 29 tra la fine del 2022 e novembre 2023. Sul territorio sono state registrate anche due violenze sessuali, di cui una su una minore. Riceviamo tantissime telefonate al nostro numero H24. Il titolo di questo progetto è un ambizioso obiettivo e un buon auspicio. Zona Franca è un patto con il territorio del Gargano”.

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L’ampio partenariato del progetto è composto da Ambito Territoriale di Vico del GarganoUniversità di Foggia; cooperativa sociale BeFree, che opera nel Lazio, in Abruzzo e in Molise; Aps Followus.

Sarà sperimentato il Cav digitale su prenotazione, attività gestita dalla cooperativa sociale BeFree, e sarà implementato il servizio antiviolenza presso i Presidi Territoriali di Assistenza e i Pronto Soccorso, tramite la stesura di linee guida in sinergia con l’Asl per adottare una nuova metodologia di presa in carico.

Toccherà all’Università di Foggia formare i docenti e sensibilizzare le famiglie attraverso il laboratorio di tecniche narrative e autobiografiche per il contrasto della violenza di genere Narrazioni Antiviolenza, promosso dalla Cattedra di Psicologia dell’educazione. I destinatari sono 240 tra insegnanti e componenti delle famiglie provenienti da 24 scuole.

Al sostegno delle donne vittime di violenza e dei minori sono destinate risorse, in forma di voucher, per favorire l’autonomia abitativa. In accordo con l’Ordine dei Giornalisti della Puglia e con la Fondazione Marisa Bellisario, sarà promosso il Festival Le Parole Giuste.

A Vico del Gargano è stato presentato anche il blister su cui è riportato il numero d’emergenza 1522. Si tratta di un’attività di informazione, formazione e comunicazione che coinvolgerà 26 tra farmacie e parafarmacie presenti sul territorio. Sarà realizzata, inoltre, la prima strada della non violenza, che unirà idealmente gli otto Comuni dell’Ambito Territoriale La Montagna del Sole attraverso altrettanti murales, con il supporto di StornaraLife Aps.

Nel corso dell’evento, l’artista Francesca Maiorano ha dipinto una tela e ha rappresentato il turbamento e la paura che prova una donna quando a farle del male è la persona che ama. Presenti in sala gli assistenti sociali dell’Ambito e le operatici della cooperativa sociale Il Filo di Arianna.

È intervenuta anche Cinzia Piccaluga, direttrice del Distretto Socio Sanitario di Vico del Gargano“La Asl è molto sensibile al problema della violenza sulle donne. Considero il Gargano un’isola nella nostra provincia, per cui è ancora più importante la sensibilizzazione – ha detto in riferimento alla morfologia del territorio - Abbiamo due Punti di Primo Intervento e il servizio di Continuità Assistenziale. La Asl diviene, così, un altro importante anello della catena per poter raccogliere il grido di dolore delle donne che subiscono violenza”.

In rappresentanza degli altri comuni dell’Ambito Territoriale hanno preso la parola Graziamaria Starace, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Vieste; Nicolino Gramazio, consigliere delegato ai Servizi Sociali del Comune di Carpino; Maria Voto, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Rodi Garganico.

Le conclusioni sono state affidate alla presidente della cooperativa sociale Il Filo di Arianna, Barbara Rosaria Patetta“La cooperativa opera sul territorio da un po’ di anni, e Zona Franca rappresenta il prolungamento di questo lavoro, ma in una chiave nuova, perché per potenziare il processo di emersione è necessario innovare il linguaggio. Per Il Filo di Arianna – ha concluso - Zona Franca è un seme nel cuore del Gargano”.

In ocasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, nel Colonnato del Palazzo della Città Metropolitana, sarà esposta un’installazione dell’artista Guillermina de Gennaro, curata da Cellule Creative aps e dalla galleria Misia Arte, dal titolo “Dafne è stanca”.

I pannelli esposti, che raffigurano volti di donna, sono stati oggetto di una mostra realizzata in passato nelle acque del castello alfonsino di Brindisi: oggi, dopo diversi anni, quelle figure, forti del tempo trascorso, testimoniano un tempo infinito che interpreta l’esperienza delle differenze di genere interiorizzando sguardi consapevoli, bisogno di attenzione, resistenza e una linea invisibile che unisce senza esitazione.

La consigliera delegata ai beni culturali della Città metropolitana Francesca Pietroforte e la consigliera comunale delegata alle politiche di valorizzazione del patrimonio storico, artistico ed architettonico Micaela Paparella dialogheranno con Guillermina de Gennaro. L’iniziativa gode del patrocinio di Soroptimist International Club - Bari.

Dafne è stanca - C'è un tempo senza tempo che si ferma, si sospende e lascia andare via ogni imperfezione, ogni segno che ha colpito la sfera preziosa della nostra essenza. Ma gli sguardi conserveranno sempre quei passaggi in file remoti della memoria.

Il lavoro si compone di 8 panelli di misure variabili reduci di una sosta faticosa in acque difficili, figure forti del tempo trascorso, testimoni di un tempo infinito che interpreta e interiorizza sguardi consapevoli, bisogno di attenzione, resistenza e una linea invisibile che unisce senza esitazione,

L'opera come traduzione per immagini di un passato segnato, occhi senza tempo da cui emergono storie sepolte, ferite nascoste, complessità delle relazioni.

(gelormini@gmail.com)

*Il quadro in copertina è dell'artista Daniela Saliani - Modugno

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