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Giunta Emiliano, Zullo (CoR): 'Governatore accentratore. Assessori spesso smentiti'

Antonio Bucci

Bari –  Il Rivoluzionario Gentile e il Gladiatore, ancora una volta a confronto sui metodi di governo: “Anche Vendola inseguiva una leadership nazionale ma, mentre Vendola aveva una Giunta forte, delegava le questioni ai suoi assessori e dava loro ampi margini di autonomia decisionale, Emiliano accentra tutto. Non permette ai suoi assessori di prendere iniziativa e li smentisce continuamente”, attacca il capogruppo regionale dei fittiani, Ignazio Zullo. L’occasione è la conferenza stampa con la quale gli uomini dell’ex Ministro di Maglie chiedono la proroga di un ulteriore anno dei termini di adeguamento, da parte dei Comuni, dei piani urbanistici alle previsioni del PPTR (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale).

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Salvo rare eccezioni, spiegano - oltre a Zullo - i colleghi Renato Perrini e Francesco Ventola, nessun Comune è riuscito a provvedere all’adeguamento entro la scadenza fissata per il 23 marzo scorso e lo stesso esecutivo regionale ha preso atto delle difficoltà, attraverso un disegno di legge presentato dalla titolare dell’Urbanistica, Anna Maria Curcuruto: “Anche lei è stata smentita da Emiliano con uno stop in Aula sul tema. Per questo, parliamo di assessori fermi, dei quali non mettiamo in discussione le competenze ma l’autonomia”, incalzano i consiglieri, puntando l’indice contro le ambizioni dell’ex primo cittadino barese, reo – secondo l’accusa – di puntare tutte le fiches sulla contrapposizione con il premier Renzi, trascurando in toto il proprio ruolo di amministratore. “Emiliano si distrae dal governo della Puglia e, allo stesso tempo, non permette ai suoi assessori di affrontare i problemi. Non servono le dimissioni della Curcuruto, Emiliano in primis preferisce girare per i talk show televisivi ma non lascia la delega alla Sanità, come più volte chiestogli”, rincarano dalla pattuglia Cor.

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Un cavallo di battaglia – quello delle proiezioni nazionali dell’inquilino di Lungomare Nazario Sauro - già dell’opposizione al Masaniello terlizzese, tornato di attualità con le recenti fibrillazioni, filtrate a mezza bocca ed attribuite ad alcuni componenti della Giunta. I nomi dell’ex Prefetto Nunziante, dell’assessore all’Ambiente Santorsola e del numero uno dell’Agricoltura, Leo Di Gioia, si sono rincorsi nelle indiscrezioni giornalistiche, fino a far ipotizzare qualche passo indietro, ma senza arrivare ad alcun redde rationem formale. In compenso, difficilmente l’argomento andrà in archivio a breve: con l’esito del referendum di domenica, infatti, Emiliano sarà consacrato definitivamente ad un ruolo di spicco nel centrosinistra nazionale. Quale, di preciso, lo decideranno il raggiungimento (o il mancato tale) del quorum, il dato pugliese sul voto e le reazioni dello stato maggiore dei democratici. A quel punto, Emiliano potrà decidere se lanciare l’opa sulla minoranza dem ed aprire la contesa frontale per la partita di ottobre - con la consultazione popolare confermativa sulle riforme costituzionali –, oppure continuare a puntellare i propri distinguo, come sulla Buona Scuola. Intanto, dall’opposizione sono piccati: “Dove sta la partecipazione tanto sbandierata in campagna elettorale?”. E martedì si torna in Consiglio…

(a.bucci1@libero.it)