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Giunta - Palese assessore: il PD se ne fa una ragione, ma Amati non demorde

Le dichiarazioni di Michele Emiliano a fine riunone del gruppo PD, sulle nomine assessorili, e la persistente richiesta di Fabiano Amati di appoggio esterno.

Il presidente della Giunta pugliese, Michele Emiliano, sembra essere più sereno al termine della riunione del gruppo regionale del Partito democratico, che avrebbe registrato l'attenuazione dell'alzata di scudi, relativa alla nomina assessorile di Rocco Palese alla Sanità, con la persistente richiesta del consigliere, Fabiano Amati, che chiede cmunque un pronunciamento sulla sua richiesta di appoggio esterno.

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“La riunione è stata molto utile - ha dichiarato Emiliano - il Partito democratico mi ha fatto comprendere che il ruolo che il civismo e le liste civiche svolgono sul territorio va regolato, perché la concorrenza troppo intensa che le liste civiche fanno al PD nei territori e nei comuni alle volte provoca dei conflitti, che evidentemente la nomina di Rocco Palese ha poi fatto in qualche maniera detonare".

"Noi abbiamo ribadito, come Giunta - ha precisato Emiliano - che quella di Palese è una nomina tecnica. Durante la riunione anche l’onorevole Francesco Boccia ha ribadito, per aver lavorato con lui in commissione bilancio, che si  tratta di una delle persone più preparate e competenti con le quali abbia avuto l’occasione di lavorare. Ed è questa la vera ragione della nomina: utilizzare a favore della Regione Puglia un uomo esperto, competente, riconosciuto nei ministeri, stimato dalle forze politiche di maggioranza e opposizione".

"Ovviamente bisogna dargli una mano, nel senso che il Partito democratico deve anche rendersi conto che non è un compito semplice quello che ho delegato a Rocco Palese".

"La riunione è finita in maniera assolutamente positiva - ha sottolineato Emiliano - rimangono in alcuni casi posizioni diverse, ma c’è soprattutto una cosa che va chiarita: il Partito Democratico avrebbe tranquillamente potuto avere personalità in grado si svolgere il ruolo di assessore, ma le condizioni in questo momento hanno fatto scegliere al presidente un tecnico, un dipendente della Regione Puglia. E credo che alla fine, con calma, anche spiegando bene questa cosa a tutti i militanti del Pd, si potrà ricomporre questa incomprensione che si è verificata”. 

“Riunione insoddisfacente - ha bollato, invece, il consigliere regionale Fabiano Amati - il gruppo PD deve ora esprimersi sulla mia proposta di appoggio esterno e sulle proposte degli altri colleghi. Emiliano ritiene che in Puglia non ci sia nessuno migliore di Palese e mi ha costretto a ricordare, carte e numeri alla mano, che mi sembra una scelta inadeguata, perché l’assessore alla sanità non è un tecnico se sa fare le punture, ma se risulta preparato su profili ordinamentali e organizzativi relativi a ospedali nuovi, ospedali di comunità, presidi territoriali d’assistenza, screening mammari, colon e collo dell’utero, liste d’attesa, onco-genetica, genetica medica, spesa farmaceutica e grandi macchine".

"Tutti argomenti - ha spiegato Amati - di grande importanza e impronta riformista, che sul piano tecnico hanno appunto bisogno di notevoli doti giuridiche e contabili e non di un gioco di società politicista, senza alcuna considerazione per il fatto che l’amministrazione pubblica è il luogo dove è prioritario immedesimarsi nei dolori delle persone”. 

“Nel suo intervento introduttivo - ha proseguito Amati - il Presidente Emiliano ha giustificato la scelta sulla base dell’ampiezza della sfida che abbiamo dinanzi, citando argomenti di merito tecnico e di qui descrivere questa curiosissima insostituibilità tecnica dell’assessore prescelto in ambito addirittura regionale. In altri termini, in Puglia non ce ne sarebbero di migliori. E invece è proprio il contrario e perciò contesto la scelta. Penso infatti che Palese non possa riuscire a immettersi con immediatezza su questioni su cui la maggior parte dei Consiglieri regionali possiedono maggiore conoscenza anche tecnica". 

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"Sui nuovi ospedali - ha poi ricordato Amati - la più grande programmazione dell’era Vendola nata per risanare gli effetti negativi prodotto dai piani ospedalieri sostenuti da Palese nel 2002, ci sono questioni giuridico-contabili sull’acquisizione di arredi e attrezzature per Taranto; ritardi ingiustificati e lodi arbitrali non propriamente logici, ancora una volta legati a questioni di diritto e conti, per Monopoli-Fasano; maggiori oneri per 150 milioni derivanti dalla progettazione, portando la previsione di spesa complessiva a 250 milioni per Andria, cioè sempre diritto e conti; ritardi nella gara per la progettazione per Maglie-Melpignano; stasi nel procedimento per Bari nord". 

"A ciò si aggiunga la necessità di mettere in attività decine di ospedali di comunità e PTA, per colmare vecchi inadempimenti derivanti dal Piano sostenuto da Palese nel 2002, che per fare in fretta si ha bisogno di persone con particolare conoscenza di tutti gli aspetti ordinamentali e contabili più recenti. E sempre all’insegna della necessità di avere una guida politica in grado di porsi in accordo con l’immediatezza, mi limito solo a citare gli altri argomenti di tipo assistenziale-ordinamentale che la maggior parte dei Consiglieri regionali, anche d’opposizione, sarebbero in grado di gestire con efficacia tecnica maggiore rispetto a Rocco Palese: screening mammari, colon e collo dell’utero, liste d’attesa, onco-genetica, genetica medica, spesa farmaceutica e grandi macchine. E di questo vi è prova nel grande lavoro consiliare svolto in questi anni, anche in sostituzione del Governo regionale”.

(gelormini@gmail.com)

*Photo della Giunta a cura di Michele Falcone