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Global Strike for Climate, anche dalla Puglia: 'Salvare il pianeta ora!'
Milioni sono stati i giovani sono scesi in piazza in oltre 2050 città in 123 Paesi. E la Puglia (Isole Tremiti) si conferma prima regione a vietare la plastica
Milioni sono stati i giovani sono scesi in piazza in almeno 2052 città sparse in 123 Paesi del mondo. Vista l’età dei manifestanti, chi parla di “nuovo Sessantotto”, rievocando altre mobilitazioni di massa. E’ indubbio che il Global Strike for Climate ha svegliato emozioni profonde, ha attivato energie, ha indicato mete, facendo perno sulla “semplicità rivoluzionaria” di una sedicenne (la svedese Greta Thunberg, già opportunamente candidata al Nobel per la pace), per gridare al mondo che o s'interviene adesso o diventa troppo tardi, che l'inquinamento uccide, che la desertificazione genera flussi migratori.
E nello squallore politico generale, lo sguardo tende con speranza a papa Francesco, il primo e più convincente a parlare di "ecologia integrale", con la sua enciclica Laudato si' . Perché natura e umanità sono intrecciati insieme. Perché ecologia e giustizia sono due facce della stessa medaglia. E la Puglia si conferma prima regione a vietare la plastica in spiaggia alle Isole Tremiti.
L’assessore regionale pugliese all’Istruzione, alla Formazione, al Lavoro, Sebastiano Leo, ha commentato: "Vedere tanti ragazzi e ragazze mobilitarsi a difesa del Pianeta ci deve far riflettere e al tempo stesso apre il cuore alla speranza, per il futuro”.
"È il giorno di “Friday For Future. Sciopero Mondiale per il Futuro” con migliaia di manifestazioni in tutto il mondo. Il movimento spontaneo partito dalla protesta della 16enne svedese Greta Thunberg, che da mesi - ogni venerdì - protesta contro il cambiamento del clima, mostrando un cartello davanti al Parlamento del suo Paese, oggi chiede agli adulti risposte concrete. I giovani chiedono speranza per il loro futuro e sono il nostro futuro”.
“I cambiamenti climatici non sono una teoria - ha continuato l’Assessore - ma una dura realtà che le popolazioni vivono sui loro territori. Anche il Mezzogiorno, un tempo caratterizzato dal clima mite, soffre il problema delle ondate di calore, delle piogge torrenziali e nel Salento gli scienziati sono preoccupati per la salinizzazione delle acque della falda profonda, per intendersi quelle destinate al consumo umano. In Puglia ci stiamo confrontando con eventi atmosferici inediti, per i nostri territori, che incidono sull’incolumità dei cittadini e mettono in ginocchio l’agricoltura”.
Leo ha concluso con una riflessione sul ruolo delle scuole rispetto alla questione ambientale: “Le scuole pugliesi stanno facendo molto per sensibilizzare ragazzi e ragazze al rispetto dell’ambiente. I docenti sono impegnati in percorsi di formazione ed educazione, a partire dai più piccoli. Il contributo delle scuole pugliesi al rispetto dell’ambiente è significativo e non è un caso se la protesta che attraversa tutto il mondo sia partita dagli studenti. Noi adulti abbiamo il dovere di dare risposte concrete. La Regione Puglia ha una vocazione verso la tutela dell’ambiente, ma il problema è globale e serve la volontà di tutti”.
"Che forza Greta Thumberg! E che meraviglia i ragazzi che oggi sono in strada per salvare il futuro", ha dichiarato il vicepresidente Dem di Palazzo Madama, Dario Stefàno, dopo essere stato tra le ragazze e i ragazzi che hanno invaso le strade di Lecce per l'iniziativa Friday for Future, "Quello che dobbiamo fare noi adulti è stare accanto a loro in questa battaglia per la Terra. Non lasciamoli mai soli. Non c’è un pianeta B".
“Abbiamo il dovere di ascoltare Greta Thunberg e i tanti giovani che oggi sono scesi in piazza per il #FridaysForFuture perché sui temi ambientali sono più generosi, meno ignoranti e meno egoisti della generazione dei loro genitori", ha sottolineato in un'intervista a Formiche.net Francesco Boccia (PD), "Difendere l’ambiente non significa non innovare più, ma abbiamo oggi gli strumenti, le tecnologie, le intelligenze e il grado di conoscenza per scegliere tra gli investimenti impattanti e quelli non impattanti".
"Stop al consumo del suolo, c'è tanto da abbattere e da ricostruire. Il livello di Co2 dev'essere la nostra ossessione quotidiana. I ragazzi ci hanno dato una lezione morale nelle piazze di tutto il mondo. In piazza a Roma - ha concluso Boccia - c'era anche mia figlia quindicenne, è giusto così. La lezione stavolta è soprattutto per noi genitori”.
Interviene sul tema anche l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Stea: “Nella sua ultima enciclica il Papa ci ricorda che meritano una gratitudine speciale quanti lottano con vigore per risolvere le drammatiche conseguenze del degrado ambientale nella vita dei più poveri del mondo”.
Poi continua dicendo: “i giovani esigono da noi un cambiamento. Essi si domandano com’è possibile che si pretenda di costruire un futuro migliore senza pensare alla crisi ambientale e alle sofferenze degli esclusi”.
"Ecco, con queste parole di Francesco voglio esprimere la mia gratitudine a tutte le ragazze e a tutti i ragazzi che oggi in ogni parte del mondo e delle nostra Puglia stanno manifestando contro i veleni che soffocano la Terra. Greta Thunberg esorta gli adulti ad agire, “non c’è più tempo” sottolinea la giovanissima attivista svedese. Siamo tutti con lei, e non potrebbe essere diversamente, ciascuno di noi per il proprio ruolo, perché l’ambientalismo reale non può essere un business, comincia dai piccoli gesti quotidiani e investe tutte le isituzioni locali, nazionali e mondiali".
"Non dimentichiamo - aggiunge Stea - come le Regioni siano state un vero fattore di progresso del nostro paese anche in materia ambientale e in rapporto alla raccolta differenziata dei rifiuti, atteso che lo Stato Centrale nei meandri dei suoi corridoi, non può per definizione riuscire a comprendere le problematiche delle aree vaste e dei comuni, dei distretti produttivi e delle famiglie, in particolare qui al Sud".
"E’ questo l’esempio da fare per la Puglia che vogliamo e per cui stiamo lavorando per creare uno dei motori di una nuova epoca, anche procedendo all'approfondimento delle tematiche ritenute indispensabili per affinare le modalità di tutela del nostro patrimonio naturalistico e della salute dei cittadini".
"Eppure la strada è irta e ricca di ostacoli. Ricordo - prosegue Stea - che gli obiettivi, in materia non devono essere solo comunali, o locali, ma riguardano una sfida planetaria, e in questo momento storico ognuno è chiamato a fare la sua parte. Ci sono buone premesse di riuscire, ed è importante che i cittadini siano ben consci e che siano parte attiva di questo cambiamento".
"Si tratta di un cambio culturale necessario, e non solo perché lo impone la legge. Personalmente sono convinto dell’importanza di una capillare campagna di comunicazione che mira a raggiungere tutti i cittadini e le attività coinvolte. Campagne di comunicazioni - conclude Gianni Stea - che devono cominciare già nelle scuole per formare italiani profondamente rispettosi dell’ambiente e consci della fondamentale importanza della salvaguardia del nostro ecosistema”.
(gelormini@affaritaliani.it)