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Grandine sulla Puglia, un disastro per vigneti, frutteti e oliveti
Pomodori distrutti, olive a migliaia per terra, uva ‘mitragliata’ nelle province di Bari, Bat e Foggia A Terlizzi perdute intere produzioni di rose e girasoli.
Grandine sulla Puglia, un disastro per vigneti, frutteti e oliveti
Una violenta grandinata si è abbattuta nel Barese e nel Foggiano. Duramente colpite le zone di Ruvo, Terlizzi, Lucera, San Severo e Torre Maggiore. Mentre la pioggia è caduta con intensità diversa su quasi tutto il territorio pugliese. Al momento si registrano gravi danni alle serre. E, per ciò che concerne le produzioni, in particolare ai vigneti, agli oliveti e nel Foggiano ai pomodori.
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Per Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia, “Siamo in una fase molto delicata, in alcune zone la vendemmia è ancora in corso e anche le olive sono esposte”. Al momento, mentre alcune aree sono ancora colpite dalle precipitazioni non è ancora chiara una stima dei danni. "Un evento come le grandinate odierne, se non compensato, potrebbe causare gravi danni o addirittura mettere a rischio un intero anno di duro lavoro e investimenti. Sfortunatamente - aggiunge Lazzàro – a causa della mancanza di guadagni adeguati dalla vendita dei prodotti, gli imprenditori agricoli non sono in grado di sottoscrivere polizze assicurative per coprire eventuali danni economici".
Finisce un'estate che si classifica, dal punto di vista climatologico, al primo posto tra le più calde mai registrati nel pianeta, con il cambio di stagione che sta portando il maltempo in Puglia che si è abbattuto a macchia di leopardo su oliveti, vigneti e ortaggi, con grandinate, nubifragi, frane, smottamenti, campi allagati e alberi spogliati dalla violenza di vento e acqua. A sottolinearlo è Coldiretti Puglia, in relazione all’ondata di maltempo con grandine e tempeste d’acqua che si è abbattuta in provincia di Bari sull’area nord con epicentro a Terlizzi e in provincia di Foggia a San Severo, Lucera, San Nicandro Garganico, Pietramontecorvino e Torremaggiore.
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La caduta della grandine nelle campagne - afferma la Coldiretti regionale - è la più dannosa per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni, mandando in fumo un intero anno di lavoro. La grandine colpisce i frutticini proprio nei primi giorni di formazione in modo da provocarne la caduta o danneggiandoli in modo tale da impedirne la crescita o lasciando deformazioni tali da renderli non adatti alla commercializzazione.
"Un evento climatico avverso che - precisa la Coldiretti - si ripete sempre con maggiore frequenza ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis".
"Con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani addirittura superiore di 1,15 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo, siamo di fronte - spiega la Coldiretti - ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo".
"Negli ultimi 5 anni a causa degli eventi catastrofali sono andati persi in Puglia 200 milioni di quintali di cibo, per cui serve una stretta - conclude Coldiretti Puglia - sugli strumenti innovativi sia di investimento che di agricoltura digitale per tutelare prodotti agricoli e agroalimentari e reddito delle imprese, dopo che in 10 è andato perso il 30% delle aziende agricole in Puglia che scontano lo scotto degli alti costi di produzione, del clima pazzo, della concorrenza sleale, in uno scenario aggravato deli effetti del conflitto in Ucraina, con i rincari energetici che hanno fatto aumentare i costi di produzione delle aziende agricole con un impatto devastante sui bilanci, ma anche sulla spesa dei consumatori".
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“É un disastro, c’è chi ha perso tutto”. Gennaro Sicolo, presidente CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, commenta così quanto è successo nel pomeriggio di sabato 23 settembre. Pomodori distrutti, olive a migliaia per terra strappate dalla furia di vento e grandine, stessa cosa per l'uva, con i vigneti sferzati e i grappoli sbattuti al suolo. Sono disastrosi gli effetti di grandinate e tempeste di vento e pioggia che si sono abbattute su tutto il Nord della Puglia, interessando tre province: Capitanata, Barletta-Andria-Trani e Area Metropolitana di Bari. In provincia di Foggia, i danni maggiori si riscontrano in special modo nelle aree rurali di San Severo, Lucera, Sannicandro, Torremaggiore. Nel Barese, gli effetti peggiori dell’improvvisa ondata di maltempo si sono avuti a Molfetta, Terlizzi, Ruvo, Corato, Giovinazzo e Bitonto.
ADDIO ROSE ROSSE. A Terlizzi, intere produzioni di rose rosse sono andate completamente perdute. Completamente distrutto anche un ettaro di girasoli. Dopo una prima ricognizione, è stata convocata per stamattina la Commissione consiliare Agricoltura del Comune di Terlizzi. In videoconferenza parteciperanno anche l’assessore regionale Donato Pentassuglia e Francesco Paolicelli, presidente della IV Commissione consiliare della Regione Puglia. La situazione è drammatica non solo per il settore agricolo tradizionale, ma anche per tutto il settore florovivaistico.
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VENDEMMIA COMPROMESSA. Interi campi di ortaggi, in tutto il Nord della Puglia, sono andati distrutti. Colpite dalla grandine, sferzate dal vento e appesantite dalla pioggia molte coperture delle serre hanno ceduto. Il peso dei chicchi di ghiaccio caduti dal cielo ha lacerato i teli delle serre. Tutta la parte settentrionale della regione è terra di vigneti: i grappoli, in attesa di essere raccolti per la vendemmia ormai imminente, sono stati ‘mitragliati’ dalle grandinate, strappati e buttati al suolo dal vento.
OLIVETI DANNEGGIATI. L'autunno è iniziato come peggio non poteva, nel segno di eventi atmosferici estremi che distruggono il lavoro di un anno intero. Particolarmente pesanti appaiono i danni ai prodotti orticoli, ma anche a vigneti e uliveti, proprio nel momento in cui ancora tante aziende agricole dovevano vendemmiare. Danni enormi anche al settore olivicolo, con la stagione della raccolta sempre più vicina. “Le segnalazioni e le immagini che ci sono arrivate sono uno strazio, migliaia e migliaia di olive sono a terra, spazzate via dalla furia di vento e grandine”, spiega Sicolo.
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CAMBIAMENTI CLIMATICI. La Protezione Civile ha diramato una nuova allerta meteo, valida su tutto il territorio regionale. Sulla Puglia settentrionale, in particolare, sono in arrivo precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale.
“I cambiamenti climatici ci stanno mettendo di fronte a una situazione che, ormai, non è più da considerarsi eccezionale: gli eventi climatici estremi, infatti, si stanno verificando con sempre maggiore costanza e intensità”, dichiara Gennaro Sicolo. “L’agricoltura, ovviamente, è il comparto più esposto, quello che subisce i danni più ingenti. Per questo occorre trovare nuove e più efficaci soluzioni di difesa e maggiori garanzie assicurative e di ristoro, perché risollevarsi da mazzate come queste, che tra l’altro ora si verificano una dopo l’altra a intervalli sempre più corti, è davvero molto dura, a volte può essere impossibile”.