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L'Edificio della Memoria, magistrati e
avvocati nelle scuole: percorsi di legalità

Antonio V. Gelormini

L’Edificio della Memoria è un progetto rivolto alle scuole, nato nel 2011 su iniziativa dell’Associazione Nazionale Magistrati Bari (ANM) con la collaborazione dell’Ordine degli Avvocati di Bari e della Cooperativa I Bambini di Truffaut.

L’Edificio della Memoria propone agli studenti un percorso di legalità che mette a confronto sia generazioni sia mondi apparentemente molto diversi come la Scuola ed il Palazzo di Giustizia.

L'edizione 2015 del progetto è stata presentata nella sala stampa della Regione Puglia, con gli interventi di Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, Antonio Decaro, sindaco di Bari, Giovanni Stefanì, presidente Ordine degli Avvocati di Bari, Marco Guida e Lilly Arbore, magistrati e ideatori del progetto, e Giancarlo Visitilli, organizzatore del progetto e presidente della coop I Bambini di Truffaut.

A partire da questa V edizione, promossa e sostenuta da Regione Puglia e Comune di Bari, L’Edificio della Memoria diventa “progetto pilota per la Legalità” della Puglia.

“Il progetto - ha affermato EMILIANO - è di “continuità innovativa”, nel senso che promuoviamo un percorso già sperimentato, ma lo innoviamo attraverso l’azione dell’antimafia sociale di un gruppo di magistrati e avvocati che hanno deciso di contrastare la criminalità non solo con il codice penale, ma andando tra i ragazzi, nelle scuole. L’esercizio dell’azione penale – lo sappiamo proprio dalle esperienze di Falcone e Borsellino – non si esaurisce solo con le condanne, ma agendo nella società. E proprio per questa convinzione forse un giorno ho deciso di pensare ad un altro mestiere. E a Bari, città dove c’è una tradizionale qualità nei rapporti tra Magistratura e Avvocatura, tutto questo è iniziato anche grazie all’Anm e all’Ordine degli Avvocati”.

Saranno coinvolti gli  studenti delle classi medie e superiori da Foggia a Lecce, il programma si svilupperà nell’arco dei mesi scolastici con la partecipazione di magistrati, giornalisti, associazioni no profit e testimoni come Giovanni Impastato, fratello di Peppino Impastato, giovane giornalista trucidato dalla mafia il 9 marzo 1979; il regista Filippo Vendemmiati, che ha realizzato un film sull’esperienza dei detenuti che lavorano; Costanza Quatriglio, regista del film sulle donne morte a Barletta nel crollo della fabbrica abusiva; Carmen Totaro, scrittrice e autrice di “Le piene di grazia” (Rizzoli), un romanzo costellato da figure femminili pugliesi, in bilico tra grazie e orrore.

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Il prossimo 23 settembre sarà proprio MARIA FALCONE, sorella di Giovanni Falcone, ad inaugurare l’avvio dell’Edificio della Memoria, alla presenza di oltre 500 studenti nell’auditorium del liceo scientifico Salvemini di Bari (ore 9.30). A lei domani 22 settembre il sindaco Antonio Decaro consegnerà le chiavi della città (ore 18, centro pluriuso di Catino, via del Narcisi 9).

“Sono molto contento – ha tenuto a sottolineare ANTONIO DECARO - di rappresentare la città che farà da apripista a questo importantissimo progetto. Vogliamo che Bari si leghi per sempre al simbolo della lotta all'illegalità consegnando domani  proprio a Maria Falcone le chiavi della città. Mercoledì, invece, avrò l'onore di accompagnare Maria Falcone all'incontro con i ragazzi del liceo Salvemini. Inutile ribadire l'importanza di questi momenti di discussione per i ragazzi ma anche per noi adulti perché troppe volte siamo proprio noi adulti a sottovalutare l'importanza di questi incontri. Per questo, progetti come questo allora sono centrali nell'azione che le istituzioni possono mettere in campo contro la cultura dell'illegalità: noi vogliamo usare la parola, che crea conoscenza, sapere e quindi memoria”.

Gli studenti incontreranno a scuola testimoni diretti della storia recente e saranno coinvolti attivamente, con la guida di tutor, nella produzione di inchieste, corti cinematografici, racconti e rappresentazioni teatrali. Alla fine di un percorso che li porta a conoscere la “storia del presente”.

“Quest’anno il progetto, dunque, cambia rotta: vogliamo fare memoria del presente per proiettarci nel futuro”, ha detto LILLY ARBORE, magistrato e ideatore de “L’Edificio della memoria”, assieme al magistrato MARCO GUIDA.

Le scuole sceglieranno tra quattro temi di indagine, collegati a fenomeni di carattere sociale e culturale che caratterizzano in maniera significativa il territorio. I temi affrontati saranno: “Donne migranti e lavoro” – “Minori, società e diritti” – “Donne, mafia e legalità” – “Beatitudini, pace e legalità”.

“La collaborazione creatasi tra le istituzioni in questo progetto per la diffusione della cultura della legalità nei confronti di quelli che saranno i cittadini di domani è fondamentale; e portare come esempio le persone che hanno sacrificato la propria vita nello svolgimento del loro servizio contro la mafia è il modo migliore per farlo. Questa iniziativa va nel solco della visione del Consiglio dell’Ordine che vuole aprirsi alla comunità e non rimanere nel chiuso delle proprie stanze per far comprendere il ruolo sociale della nostra professione come delineato dal nuovo ordinamento forense”, ha concluso GIOVANNI STEFANÌ, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Bari.

Al momento, queste le scuole della Regione Puglia coinvolte:

BARI: Liceo Salvemini; Liceo Dottula; Liceo Marco Polo; S.M.S. Santomauro

MODUGNO: S.M.S. Dante; ITE Tommaso Fiore

SANTERAMO: IISS P. Sette

MOLFETTA: Ferraris – Montalcini

FOGGIA: Pascal

CASAMASSIMA: S.M.S. Dante

LECCE: Liceo De Giorgi

(gelormini@affaritaliani.it)