PugliaItalia
OASI: il patto tra città e campagna
Nel nome dell'olivo e dell'identità meridiana
Grande partecipazione a OASI. per l'appuntamento con la millenaria tradizione olivicola, per sancire il patto tra città e campagna nel nome dell’ulivo. Mons Cacucci lo ha raccomandato nell’omelia della celebrazione per i germogli d'olivo: "Un’alleanza per la pianta-simbolo di pace, umiltà, modestia, fiducia e sobrietà, valori importanti in tempi difficili". Oggi chiusura con il focus sulla Xylella con il commissario Silletti
“Il momento doloroso che stiamo vivendo per la malattia dell’ulivo può servire per avere una costante cura della natura: una ‘gran signora’ che esce dalle mani di Dio; e quando la natura non si rispetta le conseguenze prima o poi si pagano”. E’ stata dedicata all’olivo, simbolo di pace, umiltà, modestia, fiducia e sobrietà, valori importanti in tempi difficili, e ai suoi straordinari doni, fra cui l’olio nella sua sacralità, l’omelia di Mons. Francesco Cacucci, nella messa celebrata stamattina a Oasi, il salone dell’Olivo inaugurato ieri, 24 aprile, alla Fiera del Levante.
L’arcivescovo di Bari ha auspicato inoltre una maggiore collaborazione fra gli agricoltori e le loro associazioni per dare più spessore ed efficacia alle azioni e agli interventi messi in atto a tutela delle nostre produzioni. Di fatto, un’anticipazione del tema del giorno, la Xylella, che aleggia sin dall’apertura del Salone, e che domani, nella sua giornata conclusiva, troverà l’atteso approfondimento con l’incontro aperto a cui parteciperà il commissario straordinario Giuseppe Silletti.
Nella seconda giornata del Salone - molta affluenza di pubblico, nonostante il week end festivo – affrontato anche il tema della cooperazione, approfondito nella tavola rotonda dedicata al patto tra città e campagna, che ha affrontato il legame tra urbanistica e agricoltura, tracciando le opportunità di un’olivicoltura urbana nel barese, grazie al supporto delle politiche comunali e regionali.
“Occorre ripensare la funzione dell’urbanistica e riscoprire l’importanza delle radici agricole - ha commentato l’assessore all’Urbanistica del Comune di Bari, Carla Tedesco. Bari può e deve essere la porta di territori emergenti che hanno intrapreso percorsi di sviluppo legati al paesaggio rurale e alla cultura”. Sulla scia Nino Paparella, presidente del CIBi, Consorzio Italiano per il Biologico: “Sotto il profilo di città agricola, Bari ha importanti prospettive di crescita. Partendo dai dati dell’ultimo censimento agricolo, il capoluogo conta oltre 4mila ettari di superficie coltivata, 1.700 ettari di oliveto e una produzione stimata di 850mila litri d’olio di oliva, di cui 160mila biologici”.
Il tema del valore simbolico e culturale della pianta d’olivo è stato affrontato anche nell'incontro tra i rappresentanti delle tre grandi religioni monoteiste. Il sacerdote cattolico, Mario Persano, il rappresentante della comunità palestinese in Puglia, Hasyr Hasan, il teologo esperto di religione ebraica, Michele Loconsole, si sono scambiati parole di pace e fratellanza intorno al potente simbolo evocativo dell'olivo, pianta mediterranea che accomuna i popoli. Lo scrittore Enzo Varricchio ha introdotto l'evento con una prolusione sui "racconti dell'oliva", cioè sui miti, leggende e tradizioni di questo frutto prezioso e del suo succo prodigioso.
Succo che ha applicazioni anche in campo non alimentare: ad esempio nella cosmesi. Se ne è parlato con esperti del settore nell’incontro “La cosmesi naturale biologica: una passeggiata di 5000 anni”, coordinato da Alessandro Spadoni del Comitato Tecnico BiolItalia: “Il mercato della cosmesi bio ed ecologica è in grande crescita – ha dichiarato - e ad oggi vanta circa 300 aziende produttrici. Il nostro incontro ad Oasi ha riunito forse per la prima volta attorno allo stesso tavolo i pionieri del settore, venuti anche dall’estero per testimoniare l’importanza di una produzione sostenibile e attenta agli aspetti salutistici”.
Non sono mancati altri incontri a tema, laboratori per famiglie, momenti di degustazione, showcooking che hanno coinvolto i visitatori, tra aromi e sapori della terra di Puglia, anche attraverso la mostra mercato dei produttori biologici locali legati ai gruppi di acquisto solidale. Domani, giornata conclusiva, sempre ad ingresso gratuito. Iscrivendosi online su www.oasi.me - o tramite la pagina facebook OASI: Olivo, Ambiente, Salute e Innovazione - si avrà diritto a una bottiglia d'olio da ritirare in Fiera.
Il calendario di domenica 27 aprile ultima giornata di OASI
Ore 10,00 focus sulla Xylella: Ritorniamo a coltivare e piantare olivi: la nostra risposta alla Xylella
Intervengono Giuseppe Silletti - Commissario straordinario per la lotta alla Xylella; Giovanni Cantele, Presidente Coldiretti Puglia; Giovanni Paolo Martelli, virologo e fitopatologo; Francesco Porcelli, entomologo; Paolo De Castro - presidente Commissione Agricoltura Parlamento Europeo (in video conferenza); modera Roberto De Petro, giornalista.
Ore 18 “Vivere mi piace da morire - Tutti i cibi anticancro” con Pino Africano – Associazione LaSaluteMeLaMangio. Una performance per far conoscere quanto sia importante per la nostra salute evitare gli oli industriali a favore dell’extravergine d’oliva per prevenire l’insorgenza dei tumori.
(gelormini@affaritaliani.it)