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I Rettori Università e Politecnico Bari: 'Ecco perché serve l'Alta Velocità'
I Rettori dell'Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro', Stefano Bronzini e del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino, sostengono "L'isola che non c'è".
I Rettori dell'Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro', Stefano Bronzini e del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino, sostengono l'Associazione culturale "L'isola che non c'è" l'azione di sensibilizzazione per l'Alta Velocità anche sulla dorsale Adriatica dei treni da e per la Puglia.
L'iniziativa porta il nome #Vogliamoanchealsudtrenipiuveloci, e coinvolge oltre 200 personalità del mondo della Cultura, del Giornalismo e della Politica. “La Puglia è una regione No Tav - sostiene Francesco Cupertino - non perché noi la Tav non la vogliamo, ma perché siamo stati sempre esclusi negli anni, da tutti quei finanziamenti che hanno portato a creare infrastrutture importanti solo in una parte del paese”.
“Quegli investimenti nell'Infrastruttura dell’Alta Velocità - continua il Rettore Cupertino - hanno portato sviluppo dell’economia e dimostrato che, in tutte quelle regioni in cui è arrivata, c’è stata una crescita significativa della capacità di sviluppare il Pil di quelle regioni, collegate ad infrastrutture moderne, sicure veloci ed efficienti”.
“Muovere velocemente beni e persone", spiega Cupertino, che guida una delle più importanti scuole politecniche del nostro Paese, con un trend di crescita iscritti a due cifre - è un presupposto per la costruzione dell’economia. E noi in Puglia vogliamo semplicemente essere trattati come il resto dell’Italia: vogliamo una parità di opportunità”.
Poi Cupertino, insieme ai suoi colleghi, lancia una idea che potrebbe rappresentare una straordinaria occasione, quella di realizzare al Sud un collegamento attraverso un sistema di trasporto, dei territori vicini, proprio grazie, al cosiddetto “sviluppo delle città intelligenti”. In questo modo, ogni metropoli diventa un nodo di scambio con le altre aree dello stesso territorio e le risorse e le competenze si connettono.
Una idea rivoluzionaria che Cupertino sintetizza con un esempio: “A me piace pensare, ad esempio, per il futuro del Politecnico (un'istituzione divisa tra due città Bari e Taranto) che ci possa essere un treno che unisca i due centri, con una fermata presso i campus. E un treno che magari, in un’ora, ci consenta di spostarci da una sede all’altra. Questo sarebbe un grandissimo vantaggio per i nostri studenti che potrebbero fruire delle attrezzature didattiche, dei laboratori di entrambe le sedi. Sarebbe utile per le aziende del territorio che potrebbero facilmente continuare a dialogare con il Politecnico, rafforzando una consuetudine sempre presente negli ultimi anni”.
“Infine - aggiunge - sarebbe un vantaggio anche per le altre istituzioni del territorio, per la fruizione dei servizi sanitari, per fare un esempio. Questa infrastruttura creerebbe una vera città metropolitana, collegata con l’Italia, con un sistema di Alta Velocità e con il resto dell’Europa. Ecco perché - conclude il Rettore - vogliamo anche al Sud treni più veloci”.
(gelormini@gmail.com)
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Pubblicato in precedenza: #Vogliamoanchealsudtrenipiùveloci sulla facciata al Consiglio Regionale Puglia