I Sindaci di Puglia in FdL con Emiliano per un 'Patto partecipato'
I sindaci di Puglia in FdL a confronto con Emiliano per discutere del Patto per la Puglia
Il progetto di “Sindaco di Puglia”, parte del programma di governo del Presidente Emiliano, muove i primi passi con l’incontro in Fiera del Levante, che vede la partecipazione di 150 "primi cittadini", di tutte le forze politiche.
Presenti gli assessori Giannini, Curcuruto, Piemontese, Negro, Capone e di Gioia, con i consiglieri del presidente De Santis e De Simone. Invitato al tavolo di presidenza anche il parlamentare/sindaco Gino Perrone, presidente di Anci Puglia.
Dalla richiesta di stato di calamità per il nubifragio del 10 settembre, annunciata dal sindaco di Ostuni, al tema della sanità a Taranto, fino alla questione dei trasporti e dei rifiuti. Sono stati tanti gli argomenti affrontati “I Comuni della nostra regione - ha detto Emiliano a margine - li sento come mie città, sono consapevole che tutte le richieste che vengono avanzate dai sindaci hanno lo stesso livello” .
Governare - ha aggiunto il Governatore - non può essere un atto solitario. La parte politica di appartenenza, poi, non sposta per niente la mia attenzione nei confronti dei singoli Comuni. Il presidente è giusto che sostenga tutti i sindaci”.
Per Emiliano è necessario “Mettere a punto tutti quegli elementi che ci consentiranno di spendere bene e in fretta i soldi del Patto per la Puglia. Non è un regalo dell'Italia alla Regione e non è un regalo della Regione ai Comuni".
"Ogni Comune - ha aggiunto - ha delle necessità che devono essere soddisfatte con questo denaro che è il denaro della comunità. Ai sindaci sto chiedendo un aiuto per spendere bene le risorse di cui disponiamo. Il sindaco di Torchiarolo, per esempio, sta facendo la procedura per lo stato di calamità per i danni subiti dal maltempo. Rispondere al telefono ai sindaci e avere le informazioni è decisivo per fare bene il lavoro di presidente della Regione”.
"Il bacino idrogeologico pugliese - ha poi precisato Emiliano - è estremamente complesso, anche perché ha delle epoche di ricorrenza, cioè i luoghi vengono impegnati da eventuali alluvioni con intervalli molto lunghi alle volte difficili da prevedere. Il Pai, il piano di assetto idrogeologico descrive questa complessità. È chiaro che noi possiamo intervenire su queste complessità e ridurre i danni. Ci sono risorse dedicate al dissesto idrogeologico: il problema è che dobbiamo spendere sul serio questi soldi e occorre farlo con l’aiuto dei sindaci”.
(gelormini@affaritaliani.it)