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Il caso: 'Xylella Report"
L'analisi di E. Tarsitano

Mentre Milano vive l'esperienza internazionale di EXPO 2015, in Puglia si intravede la catastrofe: il taglio di oltre un milione di ulivi, tonnellate di insetticidi e veleni riversati nelle campagne e la reputazione dell’olio extravergine più buono del mondo compromessa per sempre.

Un’intera foresta di alberi è a rischio: oltre 60 milioni di piante, molte secolari e millenarie, un polmone verde unico al mondo, che produce il 30% dell’olio extravergine d’oliva italiano.

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Un’emergenza che avrebbe un nome: “Xylella fastidiosa”, un presunto batterio killer del quale, in realtà, si conosce molto poco.

Marilù Mastrogiovanni ed Elvira Tarsitano proveranno, martedì 12 maggio alle 16, nella sede Abap (Associazione biologi ed ambientalisti pugliesi) a Bari, in via Giulio Petroni, 15/f, partendo dalla presentazione del libro “Xylella Report” (IdeaDinamica Editore, € 12,00 -128 pag.), a chiarire i termini di questa vicenda che sembra intricata come una spy story.

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Da un lato la giornalista Mastrogiovanni, autrice di “Xylella Report”, libro-inchiesta uscito lo scorso 30 aprile, in tutte le librerie indipendenti di Puglia e Basilicata (acquistabile su Amazon). L’istant book, frutto di oltre un anno di lavoro, ha annodato, uno a uno, gli indizi disseminati da chi avrebbe costruito a tavolino lo smantellamento degli ulivi di Puglia. Racconta, facendo nomi e cognomi, di un disegno criminoso studiato ad hoc per creare il problema e gestirlo entrando in possesso di sostanziosi fondi che, invece di sostenere i contadini, verrebbero poi dirottati altrove.

Dall’altro Tarsitano, biologa, formatrice, ambientalista, presidente dell’Abap (Associazione biologi ed ambientalisti pugliesi), responsabile ambiente nella segreteria regionale del Pd di Puglia, candidata alle prossime elezioni regionali nelle liste del Pd ed esponente di rilievo di quei movimenti per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente e per la promozione e la salvaguardia dei beni comuni che hanno animato il dibattito civile e culturale della nostra regione.

Due donne, a confronto. Due modi di raccontare la realtà, declinandola al femminile, attraverso le proprie diverse competenze. Un unico fine: provare a rispondere ai perché.

Ingresso libero.

(gelormini@affaritaliani.it)