PugliaItalia

Il centrodestra che verrà, Ncd: “Silvio sbaglia, federiamo i moderati”

Antonio Bucci

Bari – Il kick off del centrodestra che verrà è fissato per il primo giugno ed il tour pugliese di Angelino Alfano ne disegna gli scenari: “Milioni di italiani non vogliono aderire al maggiore  partito della sinistra ma neanche vogliono uscire dall'Europa o abbandonare l'euro, che sono le tesi di Salvini. In questo spazio noi stiamo organizzando un'area popolare che può  essere l'embrione di un polo che sfiderà il Pd al ballottaggio del nuovo sistema elettorale. Noi siamo la vera novità di queste elezioni”, azzarda da Foggia il Ministro dell’Interno.

alfano foggia
 

Alle urne manca ancora una settimana ma la sensazione è che si guardi già oltre, archiviando in fretta una campagna elettorale “mai veramente cominciata”, per definizione dello stesso coordinatore Ncd Massimo Cassano. Certo, servirà la ratifica delle preferenze per pesare gli eserciti e far valere le posizioni ma, mentre – verosimilmente – Michele Emiliano si insedierà nell’agognato ufficio di Nichi Vendola, a destra sarà tutto da rifare, in Puglia prima ancora che a Roma. Come? “Berlusconi sbaglia a riproporre lo stesso schema di vent’anni fa, allora perché non fa giocare nel Milan anche Gullit e Van Basten?”, provoca da Affari il brindisino Massimo Ferrarese, collega di Cassano con delega al Salento.

Le pedine sono già tutte in movimento, a partire dal quartier generale di Palazzo Grazioli: “Se i moderati non riescono ad avere l'intelligenza di stare assieme, ci dovremo tenere questo governo per chissà quanti anni. Dobbiamo convincere i moderati ad andare a votare!”, invoca l’uomo di Arcore, immaginando un modello vicino ai Repubblicani d’America. Raffaele Fitto lavora al nuovo soggetto, pallottoliere alla mano, ed Ncd resta alla finestra, federato in sette simboli diversi per le sette Regioni al voto. Una struttura liquida e leggera ma che potrebbe rappresentare il vero progetto dei centristi.

Alfano Bari
 

“Dall’implosione del Pdl sono nati alcuni satelliti, che possono mettersi insieme quando si va al voto ma devono mantenere la propria autonomia e specificità: serve una federazione delle forze moderate”, chiarisce Ferrarese, regista del tandem tra Area Popolare e Movimento Schittulli nel Tacco, nonostante i malumori di chi avrebbe abbandonato l’oncologo ed il main sponsor di Maglie, preferendo le insegne forziste. Difficile dire se le strade si potranno incrociare con quelle dei Conservatori e Riformisti dell’europarlamentare salentino. Per ora, l’ex Presidente della Provincia di Brindisi apre ad una “possibile grande sintonia con il progetto di Fitto, a patto che si uniscano gli obiettivi e non i partiti” e mette i paletti: “Mai con questa Forza Italia, almeno per come è ora. Si sono comportati nel modo peggiore in cui si potesse agire in campagna elettorale”.

Alfano Bari2
 

Nessuna confluenza, quindi, ma la garanzia che la galassia popolare sarà ugualmente terreno privilegiato di conquista per stabilire i confini dei nuovi assetti. Fino ad allora, l’ex Cavaliere non esita ad affondare la lama nella gestione del partito azzurro da parte dell’ex delfino Alfano: “Quando mi richiamarono perchè senza me Fi era sceso all'11,7%, io esitati ma tornai in campo e mi dovetti buttare, negli ultimi 45 giorni della campagna elettorale”, racconta a TeleRama, precisando anche che gli “mancò la possibilità di seguire la formazione delle liste che furono affidate al potente di turno nelle varie Regioni. Alfano si prese la Sicilia, Cosentino la Campania, Fitto la Puglia e Fitto, sempre contro quello che aveva predicato, decise personalmente e senza alcun procedimento democratico, i candidati alla Camera ed al Senato”.

Solo fuoco di fila da vigilia elettorale?  Quali saranno i riflessi pugliesi della vicenda e quali i ruoli di Massimo Cassano e Francesco Schittulli negli equilibri venturi? “Noi pensiamo che la sfida in Puglia sia a due, tra Emiliano e Schittulli, non c'è una terza ipotesi perché queste due sono le candidature più forti e anche sostenute da progetti politici chiari. Sono convinto che i risultati delle nostre liste alle regionali dimostreranno che c'è un grande spazio per costruire tra Renzi e Salvini”, rassicura Alfano. Per scoprire se basterà come punto di tangenza con i Ricostruttori avremo tutta l’estate.

(a.bucci1@libero.it)