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Il giallo Becciu, legali smentiscono la vacanza Giampaolo conferma l’incrocio
Si tinge di giallo l'incrocio tra l'ex card. Becciu e il Postulatore Nicola Giampaolo nel centro termale di San Casciano ai Bagni in Toscana.
Si tinge di giallo l’incrocio nell’esclusivo centro termale di San Casciano ai Bagni, in Toscana, tra l’ex card. Giovanni Angelo Becciu e il postulatore Nicola Giampaolo: i due protagonisti delle recenti cronache vaticane e dei servizi d’inchiesta di Report, a proposito di mazzette per accelerare dossier di beatificazioni più o meno illustri - come quello del Servo di Dio, Aldo Moro - nonché di risvolti sorprendenti sugli irrisolti misteri del caso Emanuela Orlandi.
Nicola Giampaolo - Postulatore
Da un lato, con la smentita arrivata in Redazione da parte dei legali dell’ex cardinale sia “del soggiorno di Sua Eminenza presso la struttura in questione” sia “della persona ritratta nelle fotografie”; dall’altro con la reiterata conferma da parte di Nicola Giampaolo del causale incrocio nell’amenità della location senese dove era ospite di amici.
Raggiunto da Affaritaliani.it, Nicola Giampaolo ha dichiarato: "Durante la sera del 22 giugno scorso, sono stato contattato telefonicamente da due giornalisti che volevano accertarsi di dove realmente fossi, avendo avuto una cosiddetta “soffiata” giornalistica, e, soprattutto mi chiedevano se, per caso, durante la giornata avessi incontrato Mons. Giovanni Angelo Becciu. Inizialmente, questa domanda mi spiazzava totalmente, in quanto non avevo contezza di quel che stava accadendo. In quel preciso momento ho iniziato a rendermi conto che qualcosa di strano c’era nell’aria, quindi, insospettitomi, ho cominciato a restare vigile su quanto mi circondava".
"La mattina successiva, durante la colazione (ore 09:00 circa) - ha aggiunto il Postulatore - ho avuto modo di ascoltare, indirettamente, una telefonata intercorsa da una persona che era vicino al mio tavolo, e che parlava a voce alta, facendo riferimento a un confronto telefonico con Sua Eminenza il Cardinale Giambattista Re. Ecco, in quell’attimo tutto mi è stato più chiaro. Immediatamente mi sono messo in stato di allerta, capendo, con chi da giorni, casualmente, ero ospite nella stessa struttura".
"Dopo un breve confronto telefonico con miei più stretti e affidabili collaboratori, e avuta ulteriore conferma del disagio dovuto all'illustre presenza - ha sottolineato Giampaolo - abbiamo convenuto che, al fine di evitare possibili imbarazzanti incontri, l’unica soluzione era quella di lasciare immediatamente il luogo, divenuto oramai non più sicuro per la mia privacy. Nella giornata di ieri, ho avuto, inoltre, la conferma della presenza di un giornalista Rai nella struttura in cui soggiornavo".
Il giallo si infittisce nel prosieguo degli eventi e Giampaolo ribadisce: "Per quel che mi riguarda, continua la mia azione di sostegno alla dottrina politica, sociale e religiosa del Santo Padre, per il contrasto alla corruzione nella Chiesa. Ho informato la magistratura italiana di quanto è accaduto in merito alle note questioni riguardanti la causa di Beatificazione dell’Onorevole Aldo Moro e ho denunciato quanti hanno diffamato la mia persona con un Comunicato Stampa".
Ora vedremo se il caso sarà da affidare alla determinazione del Commissario Salvo Montalbano o ai raffinati e diplomatici metodi investigativi dell'Ispettrice Petra Delicado. Forse, il contesto richiederà l'intervento di entrambi!
(gelormini@gmail.com)
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