PugliaItalia
Il tarallo biologico pugliese
Testa di ponte all'Anuga di Colonia
E’ riconosciuto in Italia e anche all’estero come uno dei prodotti principe dell’artigianalità alimentare della Puglia: il tarallo, nelle sue svariate forme e sfaccettature rappresenta oggi più che mai un alimento che entra di prepotenza nelle case degli italiani per riempire sempre più momenti della giornata, rappresentando uno snack consumatissimo. Specialmente se biologico e con ingredienti naturali (farina, olio, sale, vino bianco, olio extra-vergine di oliva), certificati e di alta qualità.
Per l’azienda Puglia Sapori S.r.l., tra le più affermate in Italia nella produzione di taralli e tarallini tradizionali e da alcuni anni anche biologici, è alle porte un appuntamento fieristico internazionale: a Colonia, dal 10 al 14 ottobre, con Anuga, la fiera leader a livello mondiale per il settore alimentare e del mercato della ristorazione dove sono attesi quasi 7.000 espositori provenienti da tutto il mondo.
L’azienda di Conversano (Ba), attiva dal 1991, e oggi presente in tutta Italia nella Grande Distribuzione all’interno di insegne prestigiose (Esselunga, Penny Market, Famila ecc.), oltre al suo core business costituito dai taralli e tarallini, è una delle realtà pioniere nell’aver lanciato sul mercato il tarallo biologico, lavorato con materie prime esclusivamente biologiche, riuscendo così a servire con successo tutti i maggiori distributori del settore Bio a livello nazionale e a conquistare gli scaffali della GDO, così come la maggior parte dei negozi specializzati Bio oltre che le farmacie e parafarmacie.
Un giro d’affari, quello registrato di recente sul consumo di prodotti biologici, superiore ai 2,1 miliardi di euro nel solo canale domestico, senza considerare tutto quello che passa attraverso la ristorazione, i bar, le mense e in generale il food service. Questo trend ha visto in crescita anche i volumi di affari dell’azienda pugliese, che ha registrato un incremento del 25% sul fatturato nel settore Bio rispetto al 2014.
“E’ la nostra quarta partecipazione ad Anuga – spiega Roberto Renna, direttore operativo di Puglia Sapori - ed anche quest’anno vogliamo darci l’opportunità di varcare i confini nazionali ed affacciarci al mercato internazionale, in cui siamo presenti, con l’obiettivo di superare la soglia del 10% già dal 2016, mediante la partecipazione a fiere internazionali e all’acquisizione di nuova clientela, specialmente nei mercati occidentali. Riteniamo che Anuga, nota come tra le più imponenti fiere agroalimentari mondiali, sia per noi occasione di confronto con competitor attuali e potenziali, oltre che di analisi del mercato tedesco ed internazionale, insieme alla possibilità di entrare in contatto e valutare potenziali fornitori e migliori materie prime sulle quali siamo molto attenti (in primis l’utilizzo esclusivo di olio di oliva ed extra-vergine)".
"Proprio per questo - aggiunge Renna - abbiamo mantenuto una lavorazione artigianale per il prodotto emblema della tradizione pugliese, sebbene ciò comporti notevoli sacrifici in termini di costi di produzione, evitando di perseguire politiche di prezzo perverse che prevedano l’utilizzo di materie prime di scarsa qualità e di dubbia origine. Eclatante è l’utilizzo sempre più frequente di olio vegetale di palma od olio di sansa di oliva che, oltre a denaturare il tarallino “pugliese”, conferiscono un profilo qualitativamente basso oltre ad inficiare sulle proprietà salutistiche del prodotto stesso”.
All’orizzonte per Puglia Sapori una ulteriore novità per diversificare ulteriormente la propria offerta: una linea di taralli GlutenFree già pronta per il mercato internazionale e in attesa dell’inserimento nel registro nazionale dei prodotti erogabili dal SSN per il mercato italiano, che saranno disponibili per l’inizio del 2016.