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Ilva Emiliano scrive a Renzi
Minervini: "Serve piano di riserva"
La Svizzera blocca e nega il rientro in Italia di circa 1,2 miliardi di euro della famiglia Riva, che erano stati sequestrati più di due anni fa dai magistrati di Milano in una delle inchieste sulla gestione dell’Ilva e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, chiede immediatamente un incontro al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dopo aver appreso della decisione del tribunale federale di Bellinzona.
In una nota a proposito, il capogruppo regionale di "Noi a Sinistra per la Puglia", Guglielmo Minervini, afferma. “Le conseguenze della decisione della magistratura svizzera sul mancato rientro dei capitali dei Riva possono essere nefaste. Quei capitali sono stati portati illegalmente all'estero. Devono rientrare nel nostro paese per bonificare e ambientalizzare l'ILVA. Altrimenti il Governo deve intervenire. Velocemente e con decisione. Bene ha fatto Michele Emiliano a chiedere subito un incontro al Presidente Renzi”.
“Purtroppo la strategia del Governo - continua Minervini - si è rivelata un azzardo, soprattutto perché non è stato pensato a un piano di riserva nella ipotesi, che invece va prendendo piede, di una mancata restituzione alla Puglia e ai tarantini di quelle preziose risorse economiche. La situazione sta assumendo connotati davvero preoccupanti”.
“Per questo è necessario pensare immediatamente a nuove possibili soluzioni per garantire la riconversione dell'impianto produttivo assieme alla salvaguardia delle migliaia di posti di lavoro. Il Governo deve prendere in mano la situazione prima che precipiti definitivamente. Il Governo regionale, gli attori sociali, tutta la Puglia faccia sentire forte la sua voce. Se dovesse essere confermata la decisione della magistratura svizzera - conclude Minervini - davanti a noi avremmo davvero pochissimo tempo per scongiurare il peggio”.
(gelormini@affaritaliani.it)