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Ilva, i salmi in Gloria del vescovo Santoro. Calenda a Taranto vede Melucci
Le esortazioni dell'Arcivescovo di Taranto, Mons. Filippo Santoro, fanno breccia nel muro contro muro Governo-Regione Puglia-Comune di Taranto
Le esortazioni dell'Arcivescovo di Taranto, Mons. Filippo Santoro, fanno breccia nel muro contro muro che si era creato fra Governo e Enti locali pugliesi (Regione Puglia e Comune di Taranto), dopo il ricorso presentato.
Carlo Calenda, ministro per lo Sviluppo economico, piomba improvvisamente a Taranto per incontrare il Sindaco, Rinaldo Melucci, e riaprire un tavolo sulla questione Ilva, che finalmente coinvolga anche le istituzioni locali.
"Un fatto importante", ha dichiarato subito Michele Emiliano, "che non deve vincolare la ritrovata disponibilità al solo ritiro del ricorso". In altre parole, le questioni correranno parallele e l'eventuale ritiro sarà valutato in funzione di un reale e significativo cambio di azione, nell'interesse esclusivo della salute dei cittadini di Taranto.
"La trattativa riparte con un peso specifico degli enti locali tutto nuovo, da protagonisti - ha commentato il sindaco Melucci - e passa finalmente il messaggio fra gli interlocutori che ci sono uestioni non negoziabili che sono l'ambiente, il miglioramento dell'Aia e la salvaguardia dell'indotto. Abbiamo registrato impegni precisi del ministro e del premier Paolo Gentiloni: aspettiamo la convocazione del tavolo per lavorare insieme al nuovo investitore. Ora può partire la copertura dei parchi minerali con date certe e partono alcuni interventi di bonifica che rivendicavamo in un clima di rinnovata collaborazione istituzionale che fa bene al territorio".
(gelormini@affaritaliani.it)