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Inaugurazione a Bari della Sede Consolare
Onoraria della Federazione Russa
L'inaugurazione della Sede Consolare della Federazione Russa in Bari e l'intervista al Console Onorario Michele Bollettieri.
Martedi 15 maggio alle ore 11 presso il Teatro Petruzzelli il Console Onorario, Michele Bollettieri, presiederà la cerimonia ufficiale di inaugurazione della Sede Consolare della Federazione Russa in Bari, con circoscrizione relativa all’intera Puglia.
“Un sentimento di gratitudine - dice Bollettieri - verso l’Ambasciatore in Italia, Sergej Razov, che ha voluto propormi a tale alto ed impegnativo ufficio ed a Sergej Viktorovic Lavrov, ministero degli Esteri, il quale, ha condiviso la proposta, firmando lo scorso dicembre il relativo decreto di nomina”.
Si tratta di un avvenimento atteso e sollecitato da lungo tempo dalle istituzioni territoriali e dall’intera comunità pugliese nelle sue diverse espressioni ed articolazioni economiche, accademiche e religiose. E’ noto, infatti, che, per la sua posizione geografica di open window verso levante e per ragioni storiche, la città di San Nicola rappresenta un luogo naturale permanente, quasi un baricentro, per lo sviluppo dei rapporti con la Federazione Russa.
La cerimonia si concluderà con un momento musicale (semi-concerto) dell’Orchestra Sinfonica della Fondazione Petruzzelli, diretta dal maestro Alvise Casellati (in programma musiche di Pëtr Il'ič Čajkovskij e di Giuseppe Verdi).
“L’incontro al Petruzzelli - precisa Bollettieri - vuole essere una festa di popolo e della società civile, alla quale prenderanno parte - tra l’altro - anche studenti e docenti di varie città delle Puglie, che studiano la lingua russa, oltre a numerosi sindaci provenienti da diverse parti della Regione”.
“La partecipazione di cittadini pugliesi, insieme alla nutrita rappresentanza di cittadini russi residenti in Puglia, contribuirà alla migliore riuscita di una “giornata” che anticipa di poco più di un mese l’altra data attesa del volo inaugurale S/7 Bari-Mosca”.
“L’auspicio, colmo di fiduciosa speranza –ribadisce Bollettieri - è che tutto ciò possa contribuire all’avvio di una diversa visione degli attuali rapporti geopolitici, per fare sempre più della città di San Nicola e della Puglia il “pivot” di una stagione innovativa di una politica di stabilizzazione, di sviluppo e di cooperazione per la pace e la comprensione tra i popoli”.
L’intervista
Grazie alla meta devozionale barese del Santo di Myra molto venerato anche da russi, è prevedibile che il volo Bari-Mosca possa essere il primo a svolgere una vera azione di incoming, riempendosi più di russi in pellegrinaggio ‘round-trip’ verso la Puglia, che di pugliesi in trasferta verso Mosca?
Se è ben vero che il turismo religioso è particolarmente consistente stante la plurisecolare devozione del popolo russo verso San Nicola, non va sottovalutata la crescente richiesta di visti a vario tipo (turismo, affari, studio, ecc.) che costituisce un indice sicuro del notevole incremento di flusso dalla Puglia verso le città della federazione russa. E’ questo trend evolutivo di flussi turistici da e per la Russia che ha determinato la Compagnia Siberian Airlines (S/7) ad aprire il tanto auspicato collegamento aereo.
E’ immaginabile che l’azione del suo consolato non sarà solo di assistenza ai cittadini russi in viaggio, transito o pellegrinaggio in Puglia. Ci sarà anche un’azione politica di sensibilizzazione verso un ripensamento alle sanzioni economiche in atto e in che modo pensa di poterlo praticare?
Il consolato riprenderà e rilancerà le attività portate con soddisfazione avanti sotto l’egida della Associazione “Conoscere Eurasia”, fondata e presieduta da Antonio Fallico (presidente Banca Intesa Russia), e da me rappresentata in Puglia. E’ noto come in tutte le sedi (non solo italiane!) questa Associazione si sia battuta e continui a farlo contro le anacronistiche ed inique sanzioni, denunciando la sconcertante razionalità economico-politica di un’eventuale, ulteriore, decisione di insistere nell’embargo, che scade il prossimo 31 luglio. La speranza – invece - è che dopo quella data si pervenga ad una normalizzazione dei rapporti tra Unione Europea e Federazione Russa. Vale la pena ricordare che, nell’ultima circostanza, Paolo Gentiloni ha lanciato un segnale all’Europa, dichiarando la contrarietà del nostro Paese ad un nuovo pacchetto di sanzioni antirusse, anche se poi lo ha sottoscritto, così come spesso accaduto in passato. Bari ha un ruolo importante da svolgere in questa direzione, perché l’Italia faccia capire all’Europa, una volta per sempre, che la Russia di Putin non è un nemico, ma un indispensabile partner economico ed il principale alleato nella lotta al terrorismo islamista.
Altro settore di sicuro interesse, nelle relazioni pugliesi con la Russia, è il comparto energetico. In quali ambiti potrebbe svilupparsi e in quali forme di collaborazione?
La Russia sta facendo un grande sforzo di diversificazione e di potenziamento dei propri comparti industriali strategici. In particolare sta investendo nei comparti energetici. Ci sono due settori specifici in cui sarebbe possibile aprire spazi per una collaborazione tra operatori pugliesi ed operatori russi e cioè:
a) Settore nucleare. E’ noto che in Italia non si riescono a trovare soluzioni per la denuclearizzazione dei siti nucleari né per la localizzazione dei cosiddetti cimiteri nucleari. Quello proposto ai margini della Puglia, a Ferrandina, non decolla per l’opposizione legittima del territorio che teme per la sua naturale vocazione turistica ed agricola. Sarebbe un tema importante da porre ad un tavolo congiunto tra operatori russi ed italiani ed il consolato onorario di Bari potrebbe essere una sede direi quasi naturale per aprire un confronto ed un cammino che porti al superamento delle tante problematiche.
b) Il gas. La Puglia è un terminale di arrivi di nuovi collegamenti provenienti dall’Est. Le popolazioni fanno resistenza anche perché il valore aggiunto pugliese è nullo. Perché non porre e porsi l’obiettivo di creare a Bari un hub commerciale per questo nuovo gas?
L’attività consolare può incidere o contribuire anche allo sviluppo del dialogo interreligioso tra cattolici cristiani e cristiano ortodossi?
Il 12 Dicembre del 2016 nel foyer del Petruzzelli, sotto l’egida di “Conoscere Eurasia” organizzai un incontro interreligioso a più voci, al quale parteciparono eminentissimi esponenti delle diverse confessioni religiose che, insieme al folto pubblico, vissero un momento importante di comunione religiosa, spirituale e culturale.
Vi presero parte S.E. il patriarca dei Mosca Hilarion, S.E. Monsignor Francesco Cacucci, i rabbini di Roma e Napoli ed i Mufti di Vicenza e Bologna. La giornata si concluse con l’esibizione presso una gremitissima Basilica di san Nicola del superbo coro sinodale del Patriarcato di Mosca. Fu una giornata indimenticabile, una tappa importante, sul lungo cammino della costruzione dell’unità
E' mio intendimento rilanciare tutte le attività già svolte, favorendo e promuovendo in ogni modo ogni iniziativa volta a migliorare la comprensione e la solidarietà tra i nostri popoli secondo l’antica vocazione della città di San Nicola di essere un “legame tra i popoli”
Teatro, musica e danza sono le piattaforme comuni che possono rilanciare - come ha già avuto modo di anticipare - la Fondazione Petruzzelli, il politeama barese e le sue produzioni. E’ pensabile anche un programma relativo a un approccio più incisivo verso la letteratura russa moderna e l’arte contemporanea?
Potremmo definire il Petruzzelli utilizzando le parole usate da Giuseppe Verdi a proposito del Teatro alla Scala, definito come il “luogo più sublime dell’Arte” Il Petruzzelli rappresenta il meglio dello spirito d’intrapresa delle classi mercantili baresi capaci di concezioni di ordine superiore a cui si deve la bellezza e grandezza di Bari. E’ un luogo magico, ricco di gloria e di storia in cui si respira l’aura del mito, che gode di notorietà e fama mondiale. E’ giusto fare di tutto per aiutare questo teatro ad internazionalizzarsi non solo ospitando quanto di meglio si produce nella federazione russa ma esportando il frutto della propria creatività artistica ed i propri saperi artistici anche attraverso forme di coproduzione e collaborazione con le superbe realtà musicali delle città russe.
Il grande pittore olandese Vincent Van Gogh in una lettera al fratello acutamente osservava che “in Shakespeare c’è qualcosa di Rembrandt…e in Victor Hugo qualcosa di Delacroix” , volendo affermare il principio dell’esistenza di una base unitaria dietro le molteplici espressioni artistiche, per cui un vero operatore culturale o, meglio, un programma di carattere artistico-culturale non può limitarsi al solo teatro musicale (anche se Paul Verlaine diceva “La Musica prima di tutto!”) ma deve abbracciare tutte le forme artistiche che esprimono il sentimento, la creatività, la poesia di un popolo.
Un’ultima curiosità, console Bollettieri, il 15 maggio si brinderà con vodka o bollicine?
Non so cosa rispondere, in quanto sono diventato astemio.
(gelormini@affaritaliani.it)
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Pubblicato sul tema: Lev Tolstoj, mostra arte russa a Bari e Polignano a Mare