Levata di scudi generale e trasversale nei confronti della richiesta per l'insatalazione di un inceneritore a ridosso della città di Bari.
"Voglio ribadire - comunica l’assessore regionale alla Qualità dell’Ambiente, Filippo Caracciolo - la contrarietà della Regione Puglia alla realizzazione dell’impianto di ossidocombustione nella zona industriale di Bari, nelle vicinanze del Comune di Modugno, e sottolineo che si tratta di un impianto non previsto dal Piano Regionale dei Rifiuti".
"Ribadita tale contrarietà da parte della Regione - precisa Caracciolo - è utile anche chiarire che come Regione non possiamo impedire a privati di presentare richieste o istruttorie che vengono esaminate sulla base delle leggi in materia".
"Rispetto alle nostre competenze sottolineo il massimo impegno con cui stiamo affrontando il tema dell’aggiornamento del Piano Regionale dei Rifiuti prediligendo lo sviluppo dell’impiantistica pubblica e seguendo i principi dell’economia circolare".
"Circa la realizzazione dell’impianto - sottolinea Caracciolo - esprimo totale condivisione rispetto alle perplessità e alle preoccupazioni avanzate da rappresentanti delle comunità di Bari, Modugno e Bitonto”.
“Salute e ambiente non viaggiano parallelamente, tra loro vi è uno stretto connubio", dichiara in una nota Luigi d’Ambrosio Lettieri (NcI), componente Commissione Sanità Senato, "Questa correlazione non può essere ignorata. D’altronde, la Puglia l’ha sperimentata direttamente e molti cittadini l’hanno pagata, la stanno pagando e, purtroppo, la pagheranno ancora sulla propria pelle. Se da questo non si impara niente e si continua a perseguire politiche miopi, allora siamo alla follia".
"Il no all’impianto destinato al trattamento e co-incenerimento di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi che dovrebbe sorgere in territorio di Bari, a pochi chilometri da Modugno - in un’area fortemente urbanizzata e tra l’altro già ampiamente interessata da forti criticità di ordine ambientale - deve essere senza se e senza ma", ribadisce il senatore del centrodestra.
"Inquietante risulta la posizione del Comune di Bari - spiega allarmato Lettieri - esattamente quanto quella, anche piuttosto strabica, della Regione Puglia che avrebbe autorizzato la realizzazione dell'impianto. Infatti, la richiesta del Comune di Bari, messa nero su bianco, a quanto si apprende, nel verbale della conferenza dei servizi, di un ristoro ambientale per il rilascio del parere favorevole, con tanto di parchetto giochi per i bambini, peraltro proprio nell’area vicina all’impianto, lascia basiti".
"La contrarietà espressa dal sindaco Decaro - che parla di parere non vincolante dei tecnici del Comune di Bari - deve tradursi in fatti più concreti rispetto a dichiarazioni e missive. In questo contesto, è utile dire che è quanto mai urgente riprogrammare la politica sanitaria in un quadro organico di riforma: una buona governance del sistema sanitario e sociale - conclude d'Ambrosio Lettieri - deve necessariamente estendere il proprio ambito di intervento anche alle gravi criticità determinate dalle condizioni di povertà e dalle emergenze ambientali che incidono sulla salute e sui bisogni di assistenza della popolazione”.
(gelormini@affaritaliani.it)