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L'Apulia ionica di
Paolo Caccia Dominioni
Senza enfasi e caratterizzate da una confortante qualità rievocativa le celebrazioni del centanario della Grande Guerra, da qualche settimana, sono segnate dalla presenza pugliese in forma sempre più originale e piuttosto raffinata.

Appena presentato alla Biblioteca Provinciale di Santa Teresa dei Maschi a Bari l'E-book "La Recluta e il Primo Ministro" - Tommaso Fiore e Antonio Salandra nella Grande Guerra, LB Edizioni, e come un controcanto da Trieste si annuncia l'inaugurazione della mostra "Paolo Caccia Dominioni - Un artista sul fronte di Guerra", la cui immagine scelta per l'invito ufficiale è la rappresentazione della Puglia fatta dall'autore, che fu progettista anche del comprensorio turistico di Riva dei Tessali nel tarantino. La tappa trentina è la seconda din un trittico, che prevedeva in precedenza Gorizia e. dopo Trieste, l'approdo della mostra a Bruxelles.

Architetto, artista, scrittore (Premio Bancarella con El Alamein 1933-1962 edito da Longanesi), decorato del Primo Conflitto mondiale, eroe della Seconda Guerra mondiale, progettista del sacrario militare di El Alamein, Paolo Caccia Dominioni Conte di Sillavengo (Nerviano 1896 – Milano 1992) parlava correntemente tedesco, francese, inglese, arabo e svolse la sua intensa attività progettistica, unita ad una fertile attività letteraria e illustrativa attorno alle proprie vaste esperienze belliche, anche in tarda età.

La realizzazione dell'ambizioso progetto in Puglia è ripresa nella Sezione Nuove Architetture, in cui si evidenzia come il complesso turistico ionico fu "inserito - come spiega la curatrice della mostra triestina Marianna Accerboni - in un suggestivo paesaggio boschivo, senza abbattere alcun albero, ma adattando armonicamente e con eleganza le nuove edificazioni alla natura, nel più assoluto ed ecologico rispetto per l’ambiente".
Tra le collaborazioni riportate nel materiale divulgativo c’è quella del Rotary Club Riva dei Tessali (il cui logo è stato disegnato nel 1977 proprio da Paolo Caccia Dominioni): ispirata da Maria Carmela Bonelli, che alla soglia del suo fine mandato presidenziale, commenta con soddisfazione la ripresa dell'opera “Apulia” (tecnica mista su carta, 1974) nella documentazione promozionale della mostra: "Sono grata all’arch. Accerboni della scelta operata per l’invito, nel quale oltre al disegno del Sacrario di El Alamein, c’è quello del Tacco d’Italia, circondato da scorci e panorami di Ginosa, Laterza, Riva dei Tessali, Taranto, Valle d’Itria, Otranto, Novaglie, Triggiano, Massafra; luoghi tra i quali l’Artista volle riportare anche Matera con San Pietro caveoso. Va detto, peraltro, che P.C.D. è stato socio del Rotary Club del Cairo e socio onorario del R.C. di Gorizia; lo stesso Club di Gorizia si è avvalso della sua creatività per il proprio logo".

"L’adesione del Rotary Club al progetto, con la divulgazione della mostra-evento anche nella provincia jonica - sottolinea Maria Carmela Bonelli - permette di conoscere la poliedrica personalità dell’architetto Caccia Dominioni e, con essa, pagine eroiche della storia nazionale. La rassegna nel mese di novembre sarà trasferita a Bruxelles, con il patrocinio del Commissario Generale Belga alla Commemorazione della Prima Guerra Mondiale".
"E' il tributo ad un italiano straordinario, di geniale creatività - segnala la dottoressa Accerboni - indirizzato in particolare ai giovani, per il segnale positivo di vita che il progetto contempla, raccontando l’esistenza di un architetto-artista-scrittore di altissimo livello, probo, disinteressato al denaro e al potere, verso i quali fu sempre sottilmente ironico".
(gelormini@affaritaliani.it)